𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 17

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Vi sono mancata?
Per questa volta vi ho graziato e vi ho lasciato qualche scenetta tra Theo e Cassie 🤭✨
Buona lettura 🩶





Eve
Il giorno dopo, lunedì


Ho sempre pensato che la vita sia un caso da risolvere e che ci sia bisogno che ognuno faccia la propria parte affinché questa si chiarisca.

Condivido questa mia idea con ogni persona che mi rivolga la parola, ormai.

A volte, Theo mi prende ancora in giro a causa di quella volta in cui gli raccontai che pensavo che sua madre fosse una spia russa soltanto perché diceva spesso di dover andare via di casa, senza rivelare mai la destinazione.

Avevo dieci anni, non ci posso fare niente (non che le cose siano cambiate in meglio...).

In effetti, ho sempre avuto una passione indomabile per la risoluzione dei misteri e quando la professoressa Fletchey, al corso di criminologia, ci ha parlato dell'eccidio, ho capito che quello sarebbe stato il mio momento.

Sarò realista, da grande non vorrei lavorare come detective o qualcosa del genere, ma non dovrei neanche scartare l'ipotesi a priori.

Comunque, rimane il fatto che sto iniziando a credere che quello che sta succedendo a Londra sia una specie di continuazione del rapimento di Jasper.

E, soprattutto, ne sono sempre più sicura grazie a quello che mi è stato riferito via cellulare qualche ora fa.

Questa mattina, prima di andare a scuola, mi sono decisa a telefonare l'agente Stoker. Rispetto agli altri, suppongo sia un minimo più affidabile.

Più che altro, è l'unico che si è degnato di darci una mano fin dall'inizio.

Il fine della mia chiamata era soltanto uno e sono riuscita a portarlo a termine.

Ho chiesto quando abbiano trovato il primo cadavere facente parte del pluriomicidio e la risposta che mi è stata data, ha destato molti dubbi, ma anche verità nascoste, all'interno della mia mente.

La prima vittima, un ragazzo di vent'anni, risale al 9 dicembre 2019, esattamente ventiquattro giorni dopo il trasferimento di Cassie qui a Londra.

Prima di questo evento non sono stati ritrovati cadaveri con i soliti segni ricorrenti ed è per questo motivo che voglio parlarne con la mia migliore amica.

Nonostante sia in ospedale e voglia che si riprenda presto, non riesco a smettere di pensare che non siano poche le cose che mi stia tenendo nascoste.

Vorrei tanto non dover dubitare della sua fiducia, ma non mi resta altra scelta.

Risolvere questo caso potrebbe finalmente farmi ritrovare la pace con me stessa e aiutarmi ad accettare la sparizione di mio fratello.

Finché non ne verrà ritrovato il corpo, continuerò a credere che sia ancora vivo, da qualche parte là fuori, ma comprendo anche io che forse sia giunta l'ora di metterci una pietra sopra.

È l'unica cosa che per anni mi ha dato la forza di andare avanti e non può continuare ad essere così.

«Eve, vogliamo andare?», la voce di Theo mi riporta alla realtà in meno di due secondi. Ci siamo promessi che saremmo andati a trovare Cassie tra meno di mezz'ora.

«Come mai tutta questa fretta? Si trova a due passi da qui.», gli dico mentre mi scruta appoggiato sull'uscio della porta della mia camera.

Arrossisce lievemente allo scattare della mia domanda, ma si ricompone lestamente.

𝐓𝐡𝐞 𝐆𝐮𝐢𝐝𝐞 𝐓𝐨 𝐒𝐨𝐥𝐯𝐢𝐧𝐠 𝐓𝐡𝐞 𝐂𝐚𝐬𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora