Ricercando lo specchio

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"Caro Quirinus, come vedi, non mi sono dimenticato di te! Appena riesco passo a trovarti. I tuoi sono sempre così disponibili... E l'ultima volta tuo padre mi ha fatto sentire quel gruppo... Quello bello bello... I Falling Stones, giusto?"

Quirinus non aveva resistito all'epoca, e la correzione a matita "Rolling" era ancora visibile ora. Sorrise riguardando quel particolare.

"Comunque, non vedo l'ora di esercitarmi con te per gli esercizi di trasfigurazione, in giardino! È bellissimo provare in libertà, senza paura di essere tracciati! Che barriere usano i tuoi? E poi... Ho trovato un libro, nella sezione proibita, che ho deciso di portare a casa per un po'. Ma mamma l'ha scoperto e ha deciso di rimandarlo alla scuola con una lettera di scuse. So già che ciò comporterà qualche punto in meno per i Serpeverde. Ma ho scoperto che esiste un'ala nascosta di Hogwarts, detta la CAMERA DEI SEGRETI. E mi chiedo se sia come la stanza delle necessità, o come il nascondiglio dei sotterranei... È una stanza che a quanto pare è stata inventata da Salazar, e credo fosse riservata SOLO ai membri della sua casa. Però a quanto pare è molto più pericoloso! Purtroppo, ho letto solo le prime righe a riguardo... Beh, ti racconterò tutto di persona! Passando a cose più concrete: ho comprato un pensatoio. Se ti va possiamo metterci i ricordi di questi anni. Non vorrei mai dimenticare la faccia di Bill Weasley, quando s'è visto respinto dall'ippogrifo. Avrei dovuto dirglielo che gli avevo spruzzato un repellente sul mantello?
E quando Frederick ha fatto esplodere la ricordella sul calderone? Penso che abbia ancora gli incubi! Piton lo ha obbligato a copiare dieci volte la procedura... Va beh, ovviamente Frederick ha stregato la piuma d'oca, così da risparmiare un po' di tempo! Figurati se voi TORDONERO vi arrendete per così poco!
Allora ci vediamo da te. Scrivimi solo quando!
Il tuo SEMPREMERDE
Orion Sinclair!

P.s.: ho preso dei biscottini al pollo per Dimitri, sono sicuro che li adorerà!"

"No! No! Cazzo!" Raptor imprecò, lasciando la pergamena all'amata.
"Che c'è, amore?" Gli domandò Ingrid.
Il mago sospirò: "C-credevo mi avesse dato più i-informazioni! Invece poi... C-che stupido e-egoista sono stato!"
"Perché dici così?"
"Orion era ve-venuto a casa mia do-dopo quella lettera e anziché pa-parlare della camera dei se-segreti, avevamo de-dedicato tutto il tempo alla m-mia qualità di A-animagus. P-perché esercitandoci i-in giardino, m-mi ero trasformato in scoiattolo!"
"Ah..."
"P-poi la volta d-dopo c'era anche F-Frederick e abbiamo pa-parlato di altro... N-no è mai p-piú venuto il di-discorso!"

Ingrid lesse la lettera prima di dire altro.

"Quirinus, hai già fatto tanto... "
"I-io non ho fa-fatto nulla... A-ancora una volta è me-merito di Orion!"
"Ti sbagli. Se non foste stati amici non avremmo nemmeno saputo dell'esistenza della Camera dei Segreti. Ora so che mio cugino deve cercare sue notizie nella sezione proibita della biblioteca!"
Raptor annuì.
"Tra l'altro -Continuó Ingrid - Silente prenderà provvedimenti... Ora provo a contattare Gilderoy!"
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I lampi di luce violacea brillarono nello specchio barocco sulla scrivania di Allock, specchio che rimase totalmente ignorato; salvo qualche osservazione dai ritratti dello scrittore, che poterono solo osservare tramite i quadri: "che brutta crepa!"
"È pure cambiato il colore della luce!"
"Pensi che dovremmo dirlo?"
"Lascia stare! È già abbastanza preoccupato!"

Gilderoy era infatti intento a girare per i corridoi alla ricerca della Camera dei Segreti! Era sicuro che tutti i segreti di Hogwarts fossero racchiusi lì dentro, come d'altronde diceva il suo nome! E sicuramente avrebbe avuto la risposta su dove fosse stato il suo SPECCHIO DELLA MODA!
Anzi! Magari lo avrebbe direttamente trovato lí. Ma come si trova una Camera dei Segreti? E chi è questo erede?! Mentre Allock si poneva queste domande, dei passi rapidi alle sue spalle lo fecero scattare. Preferì nascondersi. Si imboscò in una porta di legno che dava nei bagni e lasciò che i gemelli Weasley, complottando e ridacchiando, si allontanassero nel corridoio, almeno, poteva intravederli dalla fessura della porta.

"Che bello! Abbiamo un nuovo insegnante... " Una vocina giuliva lo fece sobbalzare.
"Tu sei... "
"Una giovane da troppo tempo sola!" Il fantasma di una ragazza con gli occhiali e i codini gli sfiorò la mano, Gilderoy poté sentire solo il gelo.
"Suvvia, qui a Hogwarts siamo tanti... E non siamo poi così freddi come sembra!" La fantasmina si avvicinó, lasciando che la divisa ectoplasmatica si aprisse un pochino.
Allock corse via dal bagno.
Ci mancavano solo le avances di Mirtilla Malcontenta!
Seguì a debita distanza i passi dei gemelli, fino al piano superiore. Li avvicinò solo vedendoli sparire dietro una statua. Era quella della strega orba.

Si fiondò dietro di loro.

Fu costretto a farsi luce con la bacchetta, così come i due davanti a lui, mentre percorreva un interminabile corridoio buio. Le pareti attorno a lui erano in legno, così come il pavimento, le cui vecchie  assi cigolavano ad ogni suo passo; il ché tradí la sua presenza.

"Chi c'è!?" Chiese uno dei gemelli, voltandosi.

"Che ci fate qui?" Domandò in tutta risposta Allock, assumendo un tono autoritario.

"Non... No-Noi veramente..." Balbettò Fred
"Eddai, non può chiudere un occhio, Professore?"
Aggiunse George, con un sorrisino da leccaculo.
"È solo una scorciatoia: porta a Mielandia!" Si giustificò l'altro.
"E va bene!- Sospirò Allock- Non dirò a nessuno che siete entrati qui! Ma ora tornate indietro e filate subito nelle vostre sale comuni!!"
"Dopo tutta questa strada?"Sbuffò nuovamente George, poi seguito da Fred: "Almeno un'ape frizzola per recuperare gli zuccheri ce la meritiamo!"
"Non avete il permesso di allontanarvi dal castello! Siete ancora minorenni!" Li rimproverò Gilderoy.
"No... A meno che non ci accompagni Lei!" Rispose prontamente Fred.
"E sarà un onore per noi offrire una cioccozucca al caramello al nostro scrittore preferito!" Terminò George, comprandosi senza fatica la fiducia dell'insegnante.
"Va bene! Va bene. Ma facciamo in fretta: se ci scoprono sono licenziato in tronco!" Così, Allock scortò i due gemelli, scoprendo che quel passaggio era a lui inutile.

Negli interminabili giorni a seguire, Gilderoy provò a contattare Ingrid, ma sempre nei momenti sbagliati. Riprese a peregrinare per le scale e i corridoi del castello, senza un'idea chiara del tipo di stanza che stesse cercando.
Silente, oltretutto, non era mai disponibile per una chiacchierata in cui avrebbe potuto indagare di più.

Finché un giorno, tentò di nuovo il passaggio dietro la Strega Orba, metti che nel buio avesse ignorato la presenza di qualche porta segreta, in quel corridoio di legno?

E infatti... A lui non parve vero! Un pannello in frassino, dalla verniciatura scrostata, alto quanto una persona, sovrastava  le travi marce del legno... Doveva essere per forza un'entrata nascosta!
"Alohomora!" Pronunciò, muovendo la bacchetta con mano ferma.

Peccato che il pannello cedette sotto il peso del terreno, zuppo dalla neve caduta il giorno prima.

Una frana bloccava ora il passaggio e il mago fu costretto a tornare indietro, demoralizzato e sporco di terra.
Aprì la porta della sua camera esausto e con la sola voglia di seppellirsi nel letto sfatto.
Non fece in tempo nemmeno a pensare di smacchiarsi l'abito, poiché la sua attenzione fu catturata immediatamente da altro! Lo specchio, infatti , stava debolmente brillando di una luce viola.
"Ingrid!!!" Lo scrittore si precipitò a toccare il vetro con il palmo.
Nessuna risposta. Tutto tacque.
Ritentò lui una connessione con la cugina, sperando che quest'ultima non avesse messo il suo specchietto in borsa, rimandando la conversazione.
"Ingrid, ti prego!... Rispondimi!!!"

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