PARTE PRIMA

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Capitolo 1

Eden

Camminando per le viuzze e i negozietti di Boston con Nothing's new (speed up version) che mi esplode nelle orecchie, sento un'invitante odorino di caffè e biscotti appena sfornati, così svolto l'angolo e procedo verso questo.
L'insegna del bar da cui proviene il profumo recita "Insomnia biscuits, i biscotti dei notturni", così mi dirigo verso l'ingresso; è un posticino davvero carino, adornato di led viola su ogni parete e bambù ad ogni angolo, una combinazione improbabile ma assolutamente approvata. Per di più è una incredibile coincidenza che nella zona in cui mi sono trasferita ci sia un bar con un nome del genere: non dormo bene da quando ho cambiato città per la prima volta, e nel corso della mia vita ne ho provate di pastiglie e siringhe per riuscire a dormire sonni tranquilli, ma non ha mai funzionato nulla. Per fortuna siamo nel 2024 ed esistono i correttori, o la gente prenderebbe paura scambiandomi per un cadavere che cammina, con i miei sott'occhi.
Mi accomodo ad un tavolo e un cameriere dal cartellino affisso al petto che recita "Martin" mi offre il menù.
'Martin non è un nome molto comune in questa zona, chissà se è nato qua'.
Lo comincio a sfogliare sovrappensiero, e quando richiamo l'attenzione del cameriere, mi cade il portatile dalla borsa.
Una chioma bionda schizza nella mia visuale, e, prima che possa concretizzare ciò che sta accadendo, Martin lo ripone nella mia borsa.
Con uno sguardo a metà tra il rimprovero e l'apatico, prende il mio ordine e si dirige verso il banco.
Solo ora riesco a guardare il cameriere che ha salvato il mio povero portatile, e devo ammetterlo, è davvero un bel ragazzo, anche se ha tratti stranieri.
Il cameriere porta il mio ordine, che ho preso per asporto, e mi dirigo verso casa.
Casa mia è un semplice appartamentino al centro della città di Boston; molti mi chiedono perché vivo in un appartamentino così semplice.
Effettivamente, chi poteva dargli torto: a me non sono mai mancati i soldi, ma nonostante ciò, non ho mai amato il lusso. Preferisco qualcosa di piccolo e accogliente piuttosto che qualcosa di grande e freddo, come la casa in cui sono nata e ho trascorso l'infanzia. E poi, sinceramente non è neanche uno degli appartamenti più piccoli di Boston! E' formato da un lungo corridoio con 5 porte da un lato e 5 dall'altro.
E' tutto fatto in legno, marmo, e pietra, e ogni stanza è adornata da un piantina diversa: la cucina con dell'edera, in soggiorno la lavanda, e così via.
Apro la confezione di carta e addento il mio biscotto doppia nutella mentre scrollo un reel dopo l'altro, dopodichè prendo il mio cappuccino e mi dirigo verso la mia postazione da gaming: non è nulla di speciale, ma giocare ai videogiochi mi ha sempre aiutata a svuotare la mente.

Flooded Hearts: at the bottom of the lakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora