Vince
Seppure abbia proposto lei di andare in giro per i negozi di Boston, la vedo piuttosto sovrappensiero e distratta; ogni volta che le chiedo dove vuole andare o se vuole comprare qualcosa risponde vacua;, chissà cosa le frulla per la testa.
“Tutto bene, Edi?”
Lei si affretta ad annuire, sul volto stampato un sorriso a dir poco falso.
“Dove vuoi andare ora?” le domando, e sul volto le si accende una luce strana.
“Hmm non saprei, magari in un bar, ma ho voglia di biscotti”
“A quest’ora è tutto chiuso”
“Che importa che ora facciamo, è Venerdì, cavolo!” esclama senza far conto di ciò che ho appena detto.
“Si, ma la situazione non cambia” ribatto leggermente scocciato, sapendo già dove sta andando a parare.
“Sai benissimo a cosa sto pensando…” fa notare con un sorrisetto sul volto
“Okay, okay, ma stiamo là solo per qualche minuto”
“Perfetto!” esclama saltellando sul posto come se le avessi promesso soldi infiniti per tutta la vita.
Saliamo sulla mia Land Rover Defender del ‘96 nuova di pacco e comincio a dirigermi verso l’Insomnia Biscuits.
Non ho neanche il tempo di parcheggiare che Eden salta senza alcun preavviso giù dalla macchina rischiando di rompersi le ginocchia e corre all’interno del bar.
STAI LEGGENDO
Flooded Hearts: at the bottom of the lake
Chick-LitEden ha appena cambiato città per procedere con gli studi ad Harvard. Lei è come un fiocco di neve: brilla alla luce del sole con una luce tutta sua pur essendo fredda, gelida. Comincia però a dubitare della sua freddezza quando incontra gli occhi v...
