LA VENDETTA PEGGIORE

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CAMILLA
Ore 11.05
Avevo preparato tutto quello che avremmo visto in quelle ore a Venezia.
Arrivate alla stazione di Milano centrale, guardammo il monitor  per vedere il nostro treno, per poi  andare al binario.
Era la seconda volta che facevo un viaggio senza la mia famiglia, ma sentivo il cuore leggero per la prima volta da quando avevo preso quel treno quella mattina senza che loro fossero venuti a salutarmi.

<<A cosa pensi?>> chiese Lidia guardandomi.

<<Che sono felice di andare con te  per  la prima volta a Venezia>>dissi. Non stavo mentendo alla fine era la verità.

Eravamo al binario, ma il nostro treno non era ancora arrivato, eravamo arrivate 50 minuti prima che il nostro treno partisse perché avevo costretto Lidia ad andare prima dato che avevo organizzato tutto per filo e per segno e non volevo che niente e nessuno rovinasse la giornata.

Chiamata persa brando moro

Chiamata persa brando moro

Non avrei risposto, avevo già avuto troppi problemi per colpa sua, era partito senza neanche salutare e ora mi chiamava alle 11:22 per dirmi sicuramente qualcosa che non mi interessava.
Squillò di nuovo il  telefono ma stavolta era un messaggio.
Avevo aperto di nuovo il telefono quando il messaggio era stato cancellato e decisi di non chiedere spiegazioni quindi ripensi il telefono, ci avrei pensato l'indomani con calma.
Erano le 11:45 e del treno neanche l'ombra, forse non era ancora partito dal deposito.

11:50 nessuna traccia del treno ancora

11;55 non era ancora arrivato, da lì a pochi minuti sarebbe dovuto partire e quindi decisi di andare dal tipo della sicurezza alto 2 metri che aveva lo sguardo di chi non aveva voglia di rotture di palle.
Io mi avvicinai per chiedere, quando sentii dire da un ragazzo che il treno era stato spostato ad un  altro binario che era quello più lontano dal nostro.

<<Lidia abbiamo esattamente 4 minuti per farci dal binario 3 al binario 11>> dissi guardando il telefono.

<<Non ce faremo mai è lontanissimo>> disse con lo sguardo di chi non aveva nessuna voglia di correre.

<<Noi ce la facciamo,dobbiamo solo correre>>dissi cercando di rimanere positiva

Non sapevo se saremmo arrivate in tempo,ma non potevo ascoltare la mia ansia che continuava dire "non arriverete, siete troppo lente " ,"dovevate chiedere prima" e mentre correvamo cercavo di farla stare zitta , non volevo che la mia paura di fallire mi rovinasse quella giornata.

Binario 6

Binario  8

Binario 9

Mancavano 2 minuti, noi stavamo correndo per poter battere il tempo e ce la stavamo facendo, eravamo arrivate al binario 11.
Ma arrivate lì,le porte si chiusero e solo lì capì di aver fallito, avevo appena rovinato la giornata che doveva essere  perfetta, il mio cuore stava battendo troppo forte lo sentivo fin dentro la gola,le gambe mi tremavano e le lacrime stavano scendendo sulle guance.

<<Oi oi ascoltami,guardami,guardami non è colpa tua>>disse Lidia tenendomi le mani.

<<Mi dispiace....volevo solo che questa Giornata andasse bene>>provai a dire fra un singhiozzo e l'altro.

Ma a un certo punto vidi le porte del treno che erano davanti a noi,aprirsi e vidi uscire il capotreno che ci guardava come se si fosse messo una mano sulla coscienza.

<<Salite, prima che ci ripensi>>disse il capotreno mentre ci avviciniamo alla porta e mentre tiravamo fuori il biglietto per farglielo vedere.
Dopo aver fatto i controlli del biglietti, andammo a cercare i nostri posti , poco dopo li trovammo e ci sedemmo una a fianco all'altra.

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