Camilla30/07/23 Milano
Erano passati 10 giorni da quando me ne ero andata da casa e avevo lasciato il mio fidanzato da solo.
Avevo bisogno di metabolizzare il lutto e alla fine l'avevo accettato, ma sentivo come un'assenza di sentimenti dentro di me e mi faceva strano. Sapevo che quei pochi sentimenti che erano rimasti avevano smesso di esistere per permettermi di tornare a vivere anche se sapevo che avrei ferito chiunque si sarebbe messo sulla mia strada.
Era arrivato il momento di tornare a casa mia, i genitori di Ester mi avevano trattato come una seconda figlia ma sentivo quanto per loro fosse stato difficile badare sia a me che ad Oliver, poi io avevo una casa e un fidanzato che mi stava aspettando.
In casa non c'era nessuno e decisi di lasciare un biglietto sul tavolo per poi uscire"Eccomi qui a scrivervi un piccolo pensiero per poi andare via e tornare alla normalità.
Voglio dirvi che vi sono grata per tutto l'amore che mi avete dato in questi 10 giorni che ho vissuto con voi.
Grazie Olga per avermi fatto da seconda mamma nei momenti più difficili e di avermi stretto la mano mentre avevoquei maledetti attacchi di panico che mi svegliavano la notte e tu con la tua pazienza venivi e ti mettevi vicino a me stringendomi forte la mano e dicendomi che non ero sola.
Grazie anche a te Valerio per esserti preso cura di Oliver come se fosse il figlio maschio che hai sempre voluto e ti ringrazio per tutti quegli abbracci che mi hai dato senza una ragione ma che mi hanno fatto bene al cuore.
Grazie Ester per esserti presa questo peso che nessuno avrebbe mai preso, invece tu sei sempre stata lì nei miei momenti peggiori e nei momenti migliori.
E mi ricorderò per sempre le parole che mi hai detto la prima volta che hai provato a buttare giù il muro che mi ero creata.Vi voglio bene, la vostra Camilla"
Mentre stavamo per uscire guardai per l'ultima volta quello che per me era stato il "posto sicuro" e mi scese una lacrima che levai subito per poi chiudere la porta per dirigermi verso la metro.
Tornai a casa, non c'era nessuno: Edoardo era ancora a lavoro.
Mentre aspettavo il suo ritorno a casa decisi di chiamare Laura per chiederle gli orari della settimana.
STAI LEGGENDO
Paradiso e inferno
RomansaPer tutte quelle persone che hanno sofferto stando in silenzio.