- 3. Il Sentimento -

280 18 0
                                    

Dadda's pov:

Sono passati 5 giorni da quando me ne sono andato da casa di Simo, sono triste, erano state le 3 settimane più belle della mia vita.

Ha vomitato altre 5 volte nelle 2 settimane dopo lo svenimento, l'ultima, la terza, invece é stato bene, quindi ho deciso, a malincuore, che era l'ora di tornare a casa mia. Sarebbe stato troppo strano rimanere altri giorni da lui senza senso, perché alla fine, ero lì solo per controllare che stesse bene.

Ora sono a casa, ma tra poco andrò in studio per registrare con Riccardo e con Simo, dopo settimane di assenza su YouTube.

Richi's pov:

Prendo le chiavi, saluto Jasmine con un bacio e mi dirigo verso la macchina per arrivare in studio.

Trovo Simone già in studio, ma non c'è Dadda, strano perché per venire in studio di solito non ritarda mai.

Non risponde alle chiamate, ci preoccupiamo perché, dopo un'ora, non era ancora arrivato.

Simone sembra essere più in panico di me, guarda il telefono e riceve una notifica, ha detto che doveva andare via per un motivo ancora adesso sconosciuto, lo lascio andare e li aspetto entrambi in studio.
Nel frattempo continuo a chiamare Dadda.

Awed's pov:

Dadda mi aveva mandato un messaggio con su scritte queste parole
-Simone, sono a casa mia, aiutami-

Corro immediatamente fuori dalla porta dello studio, prendo lo stesso monopattino di ieri e lo raggiungo i 10 minuti, per fortuna non devo fargli fare sforzi per rispondere al campanello, io e Riccardo avevamo una copia delle sue chiavi di casa.

Spalanco la porta e lo trovo seduto, per terra, davanti al tavolo a gambe incrociate mentre singhiozzava.

Mi fiondo su di lui - Dadda, guardami, sono io, Simone, sta tranquillo ok? Quansiasi cosa, sto qua. -

Continuo a ripetergli frasi rassicuranti per il seguenti 15 minuti.
Stava male e il suo respiro veloce é affannato non ne voleva sapere si calmarsi nenache per un secondo. Non sapevo nemmeno la causa del perché stesse così, si rifiutava di dirmelo.

Dadda's pov:

20 minuti prima...

Non respiro bene, il petto si alza a vuoto e sento le mie gambe tremanti cedere, così mi siedo a gambe incrociate, di fronte al tavolo e aspetto che Simone arrivi, ero riuscito a mandargli solo un messaggio in cui gli dicevo di correre a casa mia, solo lui sa dei miei attacchi, solo lui sapeva cosa dovesse più o meno fare.

È arrivato.

Borbotto parole sensa senso, mentre Simone mi abbraccia e mi rassicura.

Io mi astengo dal sentirlo perché ho in testa solo tre parole
- Simone, lo amo? -
Non riesco a smettere di pensare al perché io non sia normale.
Io non posso amare Simone, é un ragazzo e poi é il mio migliore amico, siamo come fratelli...

Sono io quello sbagliato, e poi in qualsiasi caso mi rifiuterebbe, chi mi vuole a me, chi lo vuole uno così, come me, c'è lui é Simone, é bellissimo, ha un sorriso stupendo, degli occhi color nocciola meravigliosi, dei capelli fantastici, delle labbra e un nasino altrettanto perfetto, un buonissimo senso dell'umorismo e una generosità infinita, io sono solo, io...

Simone mi mette una mano sulla spalla, e la stringe.
Non capisco dove volesse andare a parare, l'unica cosa che riesco a fare é alzare lo sguardo verso i suoi occhi, pieni di lacrime per il panico creato dalla situazione.

- Scusa - é la prima cosa che riesco a dire e che mi viene in mente.

Awed's pov:

-Va tutto bene Dadda, non devi chiedere scusa, non é colpa tua, ora sono qui, posso aiutarti, parlami. Ogni tuo problema é anche mio - gli dico.

I suoi occhi sono belli anche pieni di lacrime, so benissimo cosa gli stesse succedendo, un altro attacco di panico, ma non so cosa lo avesse scatenato. Dovevo saperlo, per me Dadda ora conta più di ogni altra cosa e adesso, aiutarlo, é l'unica che voglio e che devo assolutamente fare.

Dadda's pov:

Riesco finalmente un po' a calmarmi e a tornare lucido. Sento le sue parole, così decido di dirglielo non andando troppo nel dettaglio, così da non fargli capire il soggetto del discorso.

- Non so cosa mi stia succedendo. Sto parlando della mia sessualità Simo, non so più che cazzo mi succede, un giorno mi piacciono le ragazze, oggi un ragazzo, non so più cosa provo e non riesco a capire se é amore o semplicemente amicizia stretta che provo verso di lui, visto che é mio amico - Dico.

- Dadda, sono contentissimo che tu mi abbia confidato questa cosa, so come aiutarti perché ci sono passato anche io qualche anno fa, come ti ho detto sono bisex e posso ascoltare i tuoi problemi ogni volta che vorrai sfogarti con qualcuno. - mi dice come se fosse in qualche modo sollevato.

Si, ho appena capito al cento per cento che mi potrebbe piacere Simone.

Non so come ho fatto a non accorgermene prima, lo stimo così tanto.

- Hey Dadda, te la senti di andare in studio per registrare? - mi chiede, annuisco e vado per sciacquarmi la faccia. Metto la giacca ed usciamo.

Vado per entrare nella smart e, insieme, recarci allo studio, entro in macchina, infilo la chiave, la giro e la smart non parte, é completamente morta, ieri andando in palestra non mi sono accorto che fosse finita la benzina - Cazzo - Simone mi chiede cosa fosse successo, gli spiego e gli dico che dovevamo trovare un altro modo per arrivare allo studio, lui aveva ancora parcheggiato il monopattino noleggiato e scendendo dalla smart lo indica con la mano.

Gli dico che non potevo noleggiarne un'altro - ah si, potrebbe essere una soluzione, se solo avessi l'app, non sono riuscito a registrarmi l'ultima volta - lui ridacchia e dice
- scemo, possiamo andiamo insieme -
Io resto pietrificato, arrossisco leggermente e accetto - S-sicuro? Io non sono leggero come te, tutti i miei muscoli non é che ti fanno perdere l'equilibrio?? - scoppiamo a ridere e ci avviamo verso lo studio.

Awed's pov:

Saliamo sul monopattino e decido di guidare io. Saliamo e dadda, per reggersi e non perdere l'equilibrio mi prende la vita con le braccia - Vai! - dice, io, completamente arrossato e imbarazzato, parto.

Arriviamo finalmente allo studio dopo aver fatto aspettare Richi per 40 lunghi minuti.

Mentre scendiamo dal monopattino perdiamo l'equilibrio e cadiamo, uno sopra l'altro e in circa 2 secondi mi ritrovo sopra Dadda con le nostre faccie appiccicate. Divento completamente rosso, cosa che fa anche lui ma non ci faccio caso perché, non potrò mai piacergli...
La voglia di baciarlo in quel momento era tanta, ma non potevo assolutamente. Avrei rovinato TUTTA LA MIA ESISTENZA E ANCHE LA Nostra INTERA AMICIZIA. Il bacio era fuori discussione.
Rimaniamo così per quelle che sembrano delle ore, a guardarci, direttamente negli occhi. Era molto cinge, ma allo stesso tempo così piacevole.

Richi's pov:

Ho visto Simone innamorato. Diventa timido, introverso ma continua. Fare il simpatico, prorpio come si comporta con Dadda.
È innamorato perso e non vuole dirmelo, gli darò i suoi tempo, ache se é ormai da un anno che aspetto.

Li vedo finalmente dalla finestra arrivare con un monopattino, non mi faccio domande, mi spiegheranno sicuramente quando entreranno, continuo a scrollare tik tok mentre aspetto che entrino da soli per chiedere cosa fosse successo, dove fossero ecc.

Non li vedo né li sento ancora entrare, così decido di uscire io.
Li trovo distesi, per terra, uno sopra l'altro - RAGAZZI, MA CHE CAZZO FATE - esclamo. Erano da 5 buoni minuti che stavano fermi lì così.

Dadda's pov:

Siamo ancora per terra a guardarci intensamente, finché non arriva Riccardo che, urlando di alzarci, rovina l'atmosfera, catturando così l'attenzione di awed facendolo alzare da sopra di me.
- Non senti che freddo qua fuori richi, ci stavamo scaldando, si stava bene -
Riccardo scoppia a ridere mentre Awed, rigido e palesemente imbarazzato entra, non ci faccio caso perché, come potevo piacergli?
Ero stato troppo azzardato a dire quella cosa, si sarà offeso? Ora cel'ha con me? È arrabbiato? Non lo so, gli chiederò scusa dopo le riprese.

Non t'ama chi amor ti dice, ma t'ama chi ti guarda e tace❤️🩹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora