Pov Ludovica
E ci ritroviamo ancora qui, io, Carlo e Mauro a cercare di risolvere questo caso che sembra non avere fine.
C:"a me sembra impossibile che possa fare tutto da solo, deve avere dei complici"
L:"e se adescasse dei minorenni? Li paga e loro svolgono il lavoro"
M:"non iniziare ad agitarti, non abbiamo le prove per dire tutto questo" dice Mauro riordinando i fogli
L:"allora ricominciamo" dico alzandomi dalla sedia e dirigendomi verso la lavagna con tutti gli indizi
M:"Ludovica sai che non funziona così, dobbiamo solo stare sereni e cercare più indizi che possano incastrarlo"
C:"io proporrei di andare a casa sua visto che in questo momento lui sta sempre in azienda e vedere se troviamo qualcosa"
M:"ma tu stai dando i numeri Carlo! Irruzione in una casa, non se ne parla"
L:"per me si può fare"dico appoggiando l'idea di Carlo
M:"no, io non vi accompagnerò"
Dopo una breve discussione durata circa venti minuti siamo finalmente tutti e tre in macchina con Mauro alla guida.
C:"hai visto che alla fine ci hai accompagnato"
M:"vi sto solo facendo un favore sia chiaro. Io li dentro non ci metterò piede"
C:"ed è per questo che entrerà Ludovica, lei per frotuna non usa mai i tacchi"
L:"entro io state sereni, voi dovreste solo darmi una mano ad entrare e poi farete le sentinelle tutto qua"
M:"a me questo piano non mi piace, rischiamo la galera tutti e tre"
L:"se io ho il pessimismo di Leopardi tu hai quello di Schopenhauer mio caro"
C:"come diceva Orazio, carpe diem Mauro"
M:"altro che carpe diem, noi faremo dentro la prigione diem"
L:"mi piace questa tua filosofia di vita, però ora accelera sennò arriviamo domani mattina"
Arriviamo a casa dell'uomo che stiamo seguendo da circa 4 settimane e il problema è non farci vedere dai vicini visto che vive in una villetta a schiera.
M:"allora, lasciamo la macchina più dietro. Giriamo sul retro della casa, diamo una spinta a Ludovica e arriva direttamente al secondo piano dove il balcone non può essere chiuso a chiave"
C:"e menomale che avevi paura della galera" dice Carlo ridendo.
E così facciamo, metto un piede sulle mani di Mauro e uno sulle mani di Carlo e con una spinta arrivo sul balconcino della camera padronale, è stato più semplice del previsto. Infilo i guanti e apro il balcone e appena entrata in casa inizio a rovistare ovunque alla ricerca di qualche indizio. Non trovo nulla, solo qualche foglio con dei numeri e dei nomi, faccio una foto e poi li controlleremo in ufficio. Guardo l'orologio che ho al posto e noto che sono le 12:41, tra meno di venti minuti il nostro sospettato tornerà a casa quindi mi precipito nuovamente sul balcone dove trovo Carlo e Mauro pronti ad aiutarmi a scendere e torniamo subito in macchina.
M:"allora? Trovato qualcosa di interessante?"
L:"niente di che, dei numeri che poi controlleremo in ufficio"
C:"sei stata bravissima" dice Carlo vedendo la mia mano poggiata sul cuore. Batte. Batte davvero forte ma non per l'ansia, per l'adrenalina
L:"mi è piaciuto farlo" dico ridendo
M:"adesso stai a vedere che diventa una ladra" dice ridendoPov Guido
Oggi giornata di ferie dallo psicoteen e perciò mi dedico completamente alla musica, suono qualcosa, abbozzo qualche pezzo ma nulla di serio, non riesco a concentrarmi.
Esco un po' fuori sul balcone alla ricerca di ispirazione ma l'unica che ho è stata la cacca di un uccello sulla mia scarpa, la giornata non potrebbe andare peggio di così. Mi maledico da solo e dopo aver cambiato le scarpe decido di prendere la moto e uscire un po', alla fine il sole sta tramontando ora quindi roma dovrebbe essere quasi deserta. Imbocco varie strade e alla fine mi fermo davanti alla strada dove giorni fa abbiamo mangiato con i ragazzi dello psicoteen, chissà se rivedrò mai quella ragazza. È da quel giorno che vive costantemente nei miei pensieri, ma non perché mi piaccia, semplicemente perché aveva un viso stravolto e mi piacerebbe capire il motivo. Non ci faccio troppo caso ai miei pensieri e decido di fermarmi davanti alla questura, estraggo il telefono dalla tasca della felpa e scrivo un messaggio a Valentino.G:"a che ora stacchi?"
V:"tra 10 minuti
Perché?"G:"ci becchiamo alla
questura e ci beviamo
una birra al bar di fronte?"V:"si, dammi un
Po di tempo e arrivo"Ringrazio mentalmente Valerio e dopo aver ricevuto conferma spengo la moto e mi siedo sulla panchina che c'è di fronte alla questura, questo è l'orario migliore per una bella birretta. Una mano si poggia sulla mia spalla dopo circa venti minuti, eccolo Valentino in tutto il suo splendore.
V:"eccomi, ho fatto il prima possibile"
G:"grande bro, andiamo" dico alzandomi dalla panchina
V:"ma quella lì non è la ragazza della trattoria?" Dice Valentino girando di più la testa e anche io faccio lo stesso. Si è lei, sta uscendo dalla questura con un tailleur color cannella, delle scarpette sportive e una 24 ore dello stesso colore del tailleur.
G:"lavora in questura?"
V:"e che ne so io Gui, mica la conosco. Vacci a parlare se ti interessa"
G:"ma sei pazzo, sai che cazzo me ne frega a me. Andiamo" dico prendendo Valentino sotto braccio ed entrando nel locale anche se inconsapevolmente i miei occhi non hanno staccato lo sguardo da quella ragazza e soprattutto il mio cuore batte all'impazzata.CIAO RAGA ECCO QUI UN NUOVO CAPITOLO, SPERO VI PIACCIA. FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE 💙💙💙💙💙💙💙💙🦋🦋🦋🦋🦋🦋🦋🦋
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Due mondi diversi
FanfictionIl tre, noto rapper di Roma è da sempre attento ai bisogni e ai problemi degli adolescenti e insieme ad un team di psicologi e psicoterapeuti fonda un'associazione dove tutti i giovani possono andare a sfogarsi su argomenti che appaiono difficili e...