Ti prego, ascoltalo

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Pov Ludovica
Torno a casa intorno alle 20:30 e mentre sto mettendo l'acqua a bollire per cucinarmi degli spaghetti a causa della fame sento suonare il campanello
L:"chi è?"
Vick:"sono Vick, ti ho portato il maglione rosso che mi hai chiesto" dice ridendo
Oddio, le avevo chiesto di portarmelo ma non era così urgente, chissà cosa l'ha spinta a prendere il primo traghetto e arrivare qui da me. Apro la porta e me la ritrovo davanti ma in mano non ha nulla a parte il suo telefono, e scorgo sull'uscio della porta anche Kiki, Valentino e Domenico.
L:"ciao raga, e voi che ci fate qui?"
Vick:"possiamo entrare o dobbiamo stare qui fuori?"
L:"nono entrate, anzi scusate per come vi ho accolto" dico spostandomi verso il muro per lasciarli entrare
L:"posso offrirvi qualcosa"
K:"nono"
V:"nono"
L:"a te Domenico?"
D:"no grazie mille"
Vick:"noi ora andiamo via, siamo venuti per un saluto, torniamo domani" dice Vick mentre si dirige verso la porta con molta fretta.
Saluto tutti con un bacio e prima di uscire Vick mi sussurra una frase all'orecchio
V:"ti prego, ascoltalo"
L:"a chi?" Chiedo ansiosa ma non ricevo alcuna risposta
L:"Vick ma il maglione?" Le chiedo mentre sta scendendo le scale ma anche stavolta Vick preferisce fare scena muta, quanto la odio quando fa così.
Torno dentro per prendere gli spaghetti da mettere in pentola ma qualcuno risuona al campanello
L:"chi è?"
X:"sono il ragazzo del quinto piano ma ho dimenticato le chiavi"
L:"ok" dico aprendo il portone dell'ingresso principale per poi sbirciare dallo spioncino portone questo misterioso vicino di cui non ho mai sentito parlare, probabilmente mi sarà sfuggito quando ho fatto il giro degli appartamenti per presentarmi con i vicini. Peccato che non esista nessun vicino del quinto piano e quello che mi ritrovo davanti casa è semplicemente Guido che aspetta che io apra. Aspetto qualche minuto e dopo averlo sentito bussare circa sei volte vado ad aprire fingendomi sconvolta di vederlo a casa mia.
L:"come l'hai trovato?"
G:"il tuo indirizzo?" Chiede e io annuisco con la testa
G:"beh, sono venuto con gli altri"
L:"ah capisco"
G:"posso entrare? Ho il tuo maglione rosso nello zaino"
L:"entra"
G:"eccolo" dice tirando fuori dal suo zaino il mio maglione rosso
L:"grazie, lo puoi poggiare sul divano"
G:"va bene" dice posizionando il maglione
L:"beh non so che dirti, hai cenato?" Chiedo e Guido scuote la testa da destra a sinistra
L:"sto facendo degli spaghetti tonno e olive, ne vuoi?" Chiedo per cercare di fare conversazione in qualche modo
G:"si grazie"


Pov Guido
G:"credo sia arrivato il momento di chiarire delle cose" dico mentre Ludovica inserisce gli spaghetti nella pentola
L:"Gui non c'è nulla di cui parlare, non devi giustificarti nulla e noi stiamo bene così"
G:"e invece no, e ti chiedo solamente di ascoltarmi"
L:"Gui per favore, stai per diventare papà ed è l'unica cosa che conta nella vita" dice poggiando una sua mano sul mio braccio
G:"allora ti correggo e mi correggo, non diventerò papà"
L:"in che senso?" Chiede sconvolta
G:"Fabiana mi aveva imbrogliato, io e lei non andavamo per niente d'accordo nell'ultimo periodo"
L:"mi dispiace"
G:"e di cosa? Sono io che devo scusarmi con te, per non essermi preso le mie responsabilità e soprattutto per non aver ammesso i miei sentimenti"
L:"Gui che stai dicendo?"
G:"Che mi piaci" dico poggiandomi allo stipite accanto i fornelli
L:"Gui forse è meglio se terminiamo qui questa conversazione?"
G:"Perché Ludovì? Spiegamelo"
L:"perché non mi sembra il momento ecco, fino a pochi minuti fa ci odiavamo"
G:"io non ti ho mai odiato!" Dico interrompendola
L:"e io si invece! Ti ho odiato quando hai sempre fatto gesti carini per me, ti odiato quando sono venuta a casa per dirti ciò che provavo e invece mi sono trovata Fabiola o Fabiana come cazzo si chiama davanti a me"
G:"Ludo"
L:"fammi finire di parlare. Come pensi che possa essere stata dopo aver saputo che saresti diventato papà?"
G:"non posso neanche immaginare come ti sia sentita tu, e mi dispiace, mi dispiace davvero tanto però penso che dovremmo baciarci prima di avere l'alito che puzza di tonno" dico ridendo per poi avvicinarmi al viso di Ludovica per poi posare le mie labbra sulle sue, un bacio veloce e casto, quasi come se ci imbarazzassimo di quel gesto
L:"che stiamo facendo Gui?" Dice poggiando la testa al mio petto
G:"seguiamo i nostri sentimenti Ludo, ci siamo rincorsi per troppo tempo e adesso basta, ci siamo stancati di correre"
L:"abbiamo fatto una maratona Gui" dice ridendo
G:"campioni olimpici!" Dico ridendo anche io
G:"torni a Roma?"
L:"ci penso un po' se non ti dispiace"
G:"nessun dispiacere, io la musica posso farla anche dalla Sardegna guardando il mare dalla finestra della tua cucina" dico abbracciandola
L:"beh allora ti aspetto qui per qualche settimana" dice dandomi un bacio sulla guancia per poi metterci a mangiare il piatto di spaghetti


CIAO RAGAAAA, FINALMENTE LUDOVICA E GUIDO SI SONO BACIATIIIIII 🥳🥳🥳🥳🥳🥳🥳COSA NE PENSATE DI QUESTO CAPITOLO? FATEMI SAPERE, VI AMOOOO 🦋🦋🦋💙💙💙

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