Pov Guido
Sono esattamente le 3:00 di notte e il mio telefono non smette di squillare da circa tre minuti, o è morto qualcuno o la situazione è gravè. Chissà chi cazzo è.
Allungo una mano sul comodino e rispondo senza leggere il nome di colui che mi sta chiamando
G:"chi è morto?"
V:"nessuno Guido, devi correre a casa mia"
G:"Valentì ma tu sei scemo che mi chiami a quest'ora? Che cazzo è successo?"
V:"Guì vieni a casa mia e basta"
G:"stai in pericolo? Inizio a chiamare la polizia?"
V:"NO" dice frettolosamente
G:"arrivo arrivo, dammi dieci minuti" mi alzo dal letto e dopo essermi sciacquato la faccia e aver infilato un jeans e una felpa mi dirigo in macchina per andare da Valentino, chissà che gli è successo.
Il tragitto lo passo con il cuore in gola a causa dell'ansia, chissà che cosa lo turba e cosa lo ha spinto a chiamarmi nel bel mezzo della notte.
Arrivo davanti casa di Valentino e suono il campanello, mi apre con una faccia che è a dir poco sconvolta, sembra che gli sia apparso davanti un fantasma. Arriviamo nel salotto e su una poltrona c'è un ragazzino con un viso familiare che piange.
G:"Che sta succedendo Valentino?" Chiedo preoccupato
V:"non lo so neanche io. Lui è Domenico, un ragazzino che viene allo psicoteen"
G:"qui però mi pare che siamo a casa tua non allo psicoteen" dico in modo molto infastidito perché ha osato buttarmi giù dal letto per qualcosa che in un primo momento mi sembra infantile
V:"non è come pensi"
G:"se magari mi spiegate ve capisco e ve do na mano. Però c'è stai te che nun mi fai capì un cazzo, quello sta disperato e pare affetto da mutismo. Che cazzo ne so che vi succede"
V:"non posso raccontartelo io"
G:"siete andati a letto insieme? Lo sai che non è una cosa professionale ma chiuderò un occhio e a Davide cambieremo psicologo"
V:"ma che sta a dì? Non siamo andati a letto insieme e comunque si chiama Domenico"
G:"bene Domenico e saresti così gentile da raccontarmi quello che ti sta succedendo"
V:"siediti, vado a prendere un po' di caffè e torno"
G:"magari il caffè lo eviterei alle" Rocco lo schermo del telefono per vedere l'ora e poi torno a parlare
G:"Tre e cinquantadue di notte"
V:"e allora cosa vuoi?"
G:"acqua, un po' di acqua fresca andrà bene"
Mentre Valentino va in cucina a prendere l'acqua fresca io mi siedo sulla poltrona accanto quella di Davide o Daniele o Domenico, insomma quello lì.
G:"posso sapere che succede"
V:"ecco l'acqua" dice porgendomi un bicchiere di vetro con dentro l'acqua
D:"io"
G:"tu?" Chiedo incitandolo
D:"credo di avere un problema con la legge"
G:"con la legge? E noi dello psicoteen che centriamo?"
V:"continua Domenico" dice poggiando una sua mano sulla coscia del ragazzo, gesto che potrebbe sembrare innocuo ma conoscendo Valentino da anni potrei dire che si è preso una cotta per quel ragazzo.
D:"sono nei guai fino al collo. Tu ce l'hai presente Bomba?"
G:"ma chi? Il direttore di quell'azienda di cui mezza Roma sa i traffici illegali che compie?"
D:"ecco quello. Io avevo bisogno di soldi e sono andato a chiederli a lui"
G:"MALE! MOLTO MALE"
V:"Guido" dice Valentino rimproverandomi per il tono di voce che ho usato
G:"scusa prosegui"
D:"adesso pretende che io spacci droga, che minacci la gente che gli deve dei soldi. Mi ha portato con lui durante una-una" dice iniziando a singhiozzare
G:"durante una?"
D:"una rapina"
V:"e la notte Domenico non riesce a dormire a causa dell'ansia e dei ricorrenti incubi"
G:"e avete pensato di chiamare la polizia"
D:"MA SEI PAZZO?" Dice alzandosi dalla poltrona
G:"senti coso vedi di sederti che adesso anche noi siamo complici"
V:"dobbiamo trovare un modo per tirarlo fuori dai guai"
G:"e se non lo diciamo alla polizia come pensi di poter fare? Andiamo a prenderlo noi a manganellate? Non mi pare un'ottima idea Valentino"
D:"io ho paura di denunciare"
V:"stai sereno" dice Valentino mettendo un braccio intorno alle spalle del ragazzo che prontamente lo abbraccia e crolla in un pianto liberatorio.
G:"io proporrei"
V:"andiamo in questura così vedi la donna misteriosa e affascinante di cui ti sei invaghito?" Dico Valentino facendo un sorrisino di sfida
G:"no, però se preferisci la questura andremo in questura"
D:"state con me però, non abbandonatemi"
V:"mai Domenico, te l'ho già detto"Pov Ludovica
Essere svegliati alle quattro del mattino è sicuramente un trauma, ma essere svegliati a causa del lavoro è ancora peggio. Mi lavo velocemente e indosso le prime cose che trovo nell'armadio, un jeans nero, un maglioncino grigio e dei texani.
Arrivo in questura e trovo già Carlo e Mauro pronti ad aspettarmi.
L:"a cosa è dovuta quest'urgenza?"
C:"siamo arrivati ora, non sappiamo niente"
Entriamo in questura e dopo aver parlato con il poliziotto all'entrata scopriamo che c'è un ragazzo che deve parlarci di traffici illeciti. Togliamo tutti e tre i cappotti e ci rechiamo velocemente nella sala interrogatori dove ad un' estremità del tavolo sono seduti rispettivamente un ragazzo con degli occhi azzurri, un ragazzino che potrà avere diciotto anni e quel maledetto cantante che mi perseguita e di cui non ricordo il nome. Entriamo anche io, Carlo e Mauro e ci sediamo di fronte a loro, sarò io a dover porgere le domande perché ho un grado superiore ai miei colleghi.
L:"buongiorno" dico porgendo la mano a tutti e tre e dopo aver salutato tutti riprendo con le mie domande
L:"siete qui per quale motivo?"
D:"loro due non c'entrano niente" dice il ragazzino al centro
D:"io sono Domenico, e ho delle informazioni su una persona"
L:"dica di più"
D:"su un certo Bomba, un signore che in realtà non è quello che vuole far credere"
L:"continua ti prego" dico iniziando ad aprire la mia agenda e annotando tutti i dettagli di quella conversazione.
4 ore dopo siamo ancora seduti attorno a questo tavolo ad ascoltare il racconto di Domenico, e tutti i sospetti che avevo già avuto su quell'uomo diventano reali.
Solo il tre, anzi si è presentato come Guido quindi lo chiamerò Guido, è uscito una ventina di minuti fa prendere aria.
M:"posso farlo rientrare?"
L:"si, vai ad aprire" dice Mauro chiedendomi il permesso di far entrare Guido che è tornato dalla sua urgente passeggiata
G:"io ho pensato di portarvi la colazione, siete qui dentro da troppo tempo. Avete lo stesso colore delle pareti" dice poggiando un sacchetto contenente la colazione sul tavolo
M:"grazie mille signor Guido"
C:"grazie mille"
L:"grazie"
Guido si siede e con molta calma ci illustra i gusti dei cornetti e passandoci a tutti un caffè.
M:"per me va bene al pistacchio"
C:"per me alla nutella è perfetto"
G:"e per lei?" Dice distraendomi dai miei pensieri
L:"per me va bene qualsiasi gusto"
G:"ma come qualsiasi? Ne ho elencati otto più o meno" dice ridendo
L:"crema, Sisi alla crema va benissimo" dico e mi porge un cornetto avvolto in un tovagliolo.
Dopo questa brevissima interruzione l'interrogatorio riprende fino alle 10 del mattino.Ecco qui l'outfit che ho pensato per Ludovica
NUOVO CAPITOLOOOOOOO, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE 🦋🦋🦋🦋🦋🦋💙💙💙💙💙
VI AMOOOOOO ✨✨✨
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Due mondi diversi
FanfictionIl tre, noto rapper di Roma è da sempre attento ai bisogni e ai problemi degli adolescenti e insieme ad un team di psicologi e psicoterapeuti fonda un'associazione dove tutti i giovani possono andare a sfogarsi su argomenti che appaiono difficili e...