10-inaspettato

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"Forse sì? Non lo so!" Ho detto

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"Forse sì? Non lo so!" Ho detto.

Tutto questo mi ha colpito adesso. I miei fratelli, il mio sangue, le persone con cui vivo, il mio tutore legale, la mia famiglia.

Sono assassini.

Il loro lavoro è uccidere le persone. Sono persone cattive.

Trovo difficile crederlo, ma dicono sempre che è sempre difficile accettare la verità. E io sono avere difficoltà ad accettarlo. So che nel profondo è vero.

Sto rigirando la pistola tra le dita. Mi sento un po’ al sicuro, un po’ in controllo della mia sicurezza.

Mi guardano tutti divertiti e curiosi. Cosa li diverte, per l'amor di Dio? Sono così spaventosi!

Non sono i miei fratelli che mi spaventano, è la loro idea, è quello che fanno.

Ha senso. Le guardie ovunque. Joe chiama Leo "capo". Parlano italiano, noi siamo italiani. La mafia italiana.

Sono la mafia italiana.

"Per proteggerti." Per proteggere la principessa mafiosa? Chi sono io?

Ho capito adesso. Capisco. Ma ho il controllo? Non proprio. Questo mi spaventa.

È tutta una questione di controllo.

"Stai attento con quella pistola tra le mani. Non vogliamo che tu ti faccia del male." Lorenzo si disse composto, comportandosi nel modo più normale possibile.

Mentre sto vivendo una guerra al rovescio. Sono sicuro di avere un aspetto di merda. Puzzo di alcol e sigarette. I vestiti che indosso sono troppo larghi per me perché non ho ancora cambiato i vestiti di mio fratello. Le mie guance sono rosse e gonfie per le lacrime. I miei occhi sono lucidi mentre penso.

Questa cosa deve finire. Anche se non ho il controllo. Devo comportarmi come sono. Quindi ho fatto un respiro profondo. Mi siedo sul pavimento. Seppellisco il viso tra le mani per ricompormi. Per concedermi un minuto.

Adesso alzo lo sguardo e tutti mi guardano confusi, curiosi -e arrabbiati, quello è Marcello-

Ma guardo il leader. "Chi sei?" Chiedo a lui.

"Sai chi sono." Lui risponde.

"Davvero?" chiedo alzando le sopracciglia.

"Penso di sì adesso." Egli ha detto. Ha capito, sa che lo so.

"Quindi è vero? Voglio solo sentirlo." gli chiedo rivolgendogli la mia faccia più fredda. Ma nel profondo, sto per svenire.

"Lo voglio sentire anch'io. Cos'è che vuoi sapere se è vero Marissa?" Mi ha sfidato. Mi sta torturando.

Non posso dirlo però.

"Che cosa..?" Anche Matteo se ne è accorto. Penso che ormai se ne siano accorti tutti. Dall'aspetto dei loro volti. Le loro mascelle sono flesse e mi guardano con freddezza. "Lei sa?" ("Lei sa?")

"RIUNITI PER LEI"   "is_it_true_l0ve" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora