19-atteggiamento

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"SANDRO PUOI CHIAMARE MARISSA? LA CENA E' PRONTA

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"SANDRO PUOI CHIAMARE MARISSA? LA CENA E' PRONTA." urlò Leo dalla cucina.

"Perché sempre io?!?" Ho sbuffato.

"Perché sei il più giovane." Me lo ha detto Matteo.

"Avrò 18 anni il prossimo mese. Siamo letteralmente nati nello stesso anno." Ho risposto.

"Aspetta, com'è possibile?" chiese Marissa scendendo le scale.

"Loro sono nati all'inizio dell'anno e io sono nato alla fine dell'anno. Ma alla fine nasciamo tutti nello stesso anno." Ho risposto.

"Quindi la mamma ha dato alla luce tre creature in un anno?!?" Ha interrogato.

"Sì, Marissa." Marcello le rispose in tono stupido.

"R.I.P quella vagina- Uh voglio dire, quindi questo mese è il tuo compleanno, Sandro?"

"LA CENA PER I BAMBINI È FOTTUTAMENTE PRONTA! PORTATE QUI I VOSTRI CULI E Smettete di chiacchierare in sala!" Tony ha urlato per noi.

"Tony ha problemi di rabbia." affermò Maria.

"Facciamo tutti Rose." L'ho chiamata con un nome falso.

"Non chiamarmi così e no, Leo non ha problemi di rabbia, è letteralmente... la mamma di casa." disse Marissa dirigendosi verso la sala da pranzo e ci sediamo ai nostri soliti posti.

"Non ti vedo da giorni." Marissa lo ha detto a Lorenzo.

"Lavoro." Lui ha risposto.

"Lo sai che questa è la nostra prima cena tutti insieme in una settimana, vero?" Ha interrogato.

Erano tutti così impegnati con il lavoro e stavamo cercando di catturare il suo fratellastro, abbiamo detto a qualcuno di aiutarlo a scappare di prigione in modo da poterlo avere. E lo abbiamo adesso. Quel figlio di puttana morirà in modo così inimmaginabilmente doloroso e lento. Stiamo ancora cercando i suoi amici, però.


Quindi nell'ultima settimana di solito c'era solo lei in casa oppure vedeva a volte Leo che le preparava da mangiare o me, a volte i gemelli.

"Siamo molto occupati, Bambina." Leo glielo disse.

"So che dirai di no, ma io-" "Se sai che dirà di no, allora perché chiederlo?" Marcello interruppe Marissa.

"Non stavo parlando con te." Lei lo guardò.

"Lascia perdere l'atteggiamento." Lui le ha detto.



"Mi annoio Lorenzo. Sono chiuso qui da una settimana e sono abituato all'azione nella mia vita e ora mi sento così dannatamente- voglio dire così tanto annoiato." Ignorò Marcello.

"Cosa vuoi fare?" le chiese Lorenzo.

"Senti. Volevo farlo alle tue spalle, ma in qualche modo lo scoprirai sempre. Ma ricorda la settimana scorsa alla partita... sai che ho vinto e ora ho il diritto di controllare una banda per un giorno-"

"RIUNITI PER LEI"   "is_it_true_l0ve" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora