1. Kai

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<<Kai, è il tuo turno. Muovi quel culo e vai a prendere da bere>> mi incita Loris. Ha ragione, è il mio turno ma la verità è che non ne ho la minima voglia. Al bar è sempre affollato e fa talmente caldo che potrei soffocare.

<<Kai!>> il mio amico mi richiama e a quel punto mi alzo dalla panchina improvvisata con un tronco e mi dirigo con passo pigro verso il bar. Certo che potevano mettere qualche luce decorativa in meno, è così illuminato che lo vedrebbe pure un cieco quel bar.

Una volta superata la marea di gente mi avvio al bancone, appoggio i gomiti alla superficie in legno e inizio a giocherellare con l'anello di mio padre. Appena uno dei baristi mi passa vicino lo chiamo per poter ordinare. Per fortuna ho studiato spagnolo altrimenti non me la sarei mai cavata qui per ben due settimane.

Mentre il ragazzo prepara i drink mi guardo un po' intorno, la musica non è eccessivamente alta quindi le persone sono sedute o semplicemente ondeggiano in piedi sorseggiando dai loro bicchieri, tutto assolutamente normale finché, seduta un paio di sgabelli alla mia destra una ragazza con un paio di cuffie più grandi della sua testa e china su un libro attira in particolare la mia attenzione.

Sarà da sola? Chi cavolo viene a una festa in spiaggia per stare in disparte è leggere? Certo che è strano ma anche altamente curioso.

Senza pensarci due volte balzo sullo sgabello accanto a lei, non si accorge minimamente della mia presenza così mi prendo un attimo per studiarla. La chioma ondulata di capelli scuri le ricade sulla schiena superando i gomiti, indossa un vestito bianco di un materiale che sembrerebbe lino, è stretto in vita e largo nella parte inferiore dove le arriva a metà coscia. Ai piedi indossa dei semplici sandali anch'essi bianchi e in grembo tiene una borsetta.

<<Hai bisogno di qualcosa?>> una vocina femminile dall'accento inglese attira la mia attenzione, è lei. Non mi ero accorto che si fosse accorta di me. Due occhioni azzurri come il cielo mi guardano incuriositi in attesa di una risposta.

<<Ehm...no, ti avevo notata e beh, mi sembrava curioso che leggessi ad una festa>> confesso passandomi una mano sul collo. Sembra leggermente sorpresa visto che ho parlato la sua lingua per poi abbassare lo sguardo sul suo libro che ora tiene in grembo sopra la borsetta.

<<Ecco...ehm>> sembra in imbarazzo e a confermarlo sono le guance che diventano sempre più rosse, merda l'ho messa a disagio.

<<Che cosa leggi?>> le domando cercando di migliorare la situazione

<<Sto leggendo un romanzo fantasy>> si limita a dire, nel frattempo il barista mi consegna il vassoio con i sei drink e io lo ringrazio

<<Sei sola?>> chiedo con una punta di preoccupazione, non è proprio sicuro per una ragazza stare in posti del genere da sola. Lei alza lo sguardo e annuisce, la guardo per qualche secondo e...cavolo sembra davvero piccola, non dimostra più di quindici anni. Le cuffie che ora ha intorno al collo sono davvero giganti rispetto alla sua fisionomia. I due grandi occhi azzurri contornati da ciglia folte e scure mi guardano. Ha due labbra carnose e rosee, un nasino leggermente arrossato con la punta rivolta all'insù e due sopracciglia folte e scure. I suoi lineamenti sono fini ed eleganti e non pare avere nemmeno un filo di trucco.
Santo cielo ma che ci fa qui da sola?

<<Stai aspettando qualcuno?>> attendo la sua risposta speranzoso che sia un sì, altrimenti giuro che la porto con me o la riaccompagno a casa sua. Non so nemmeno come si chiami ma lasciarla qui, in bella vista a qualche malintenzionato...non se ne parla.

<<Mhh, non più, mi hanno dato buca>> abbassa di nuovo lo sguardo, ma che cavolo.

<<Sono Kai>> mi presento sorridendole, mi fissa sorpresa e poi accenna un sorriso timido

Forever usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora