4. Annabel

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Non ci posso credere.
Che cavolo mi sento la ragazza più stronza del mondo.
Durante le prima due lezioni mi sono sforzata a seguire la lezione ma i sensi di colpa e il pensiero della figuraccia non mi lasciavano in pace.
O diamine penso di essere la più sfigata del mondo, probabilmente farei una figuraccia ancora più grande se gli dicessi che i miei genitori mi hanno tolto il cellulare. L'ho avuto indietro proprio questa mattina e il suo bigliettino ce l'ho fissato con una puntina alla lavagnetta di sughero in camera mia.

Appena suona la campanella che segna l'inizio dell'intervallo corto, quello di dieci minuti, prendo Claire per il braccio e la trascino nel bagno delle ragazze.
<<O dio Claire>> piagnucolo appena giro la chiave di uno dei bagni, mi sedò sul coperchio del water e lei si appoggia alla porta guardandomi confusa.
<<Che ti prende? Ho visto anche com'eri distratta durante la lezione. Tu che prendi appunti di tutto fin dal primo giorno e invece oggi a mala pena hai scritto dieci righe>> mi fa notare lei.
Io mi prendo il viso tra le mani
<<Kai>> mormoro il nome del mio problema
<<Cos'hai detto?>> mi domanda confusa
<<Kai>> ripeto più chiaramente
<<Cosa? Ma se vi siete scambiati quattro parole>> è ancora più confusa di prima
<<No Claire, l'ho conosciuto quest'estate, in Spagna. Ero con lui e i suoi amici di Londra quando i miei mi hanno messa in punizione perché ero arrivata tardi.>>
<<Cosa?! E perché non me lo hai detto>> esclama lei e io le faccio segna di abbassare la voce
<<Te lo sto dicendo ora, quando avrei potuto dirtelo se non adesso>> ribatto
<<Ok quindi è per questo che ora sei così...sconvolta?>> mi domanda
<<No, lui mi aveva dato il suo numero, lo aveva scritto su un foglio di carta  e infilato nella mia borsetta e ora mi sento in merda perché non l'ho mai schiantato, visto che non potevo. Mi ha detto di stare tranquilla, che non c'è nessun problema ma i sensi di colpa sono più forti>> concludo la mia spiegazione e Claire rimane a bocca aperta.
<<Va bene, adesso posso capirti, mi sarei sentita allo stesso modo anche io. Comunque è una coincidenza pazzesca, da non crederci>> dice
<<Stiamo parlando di me, la spiga fatta a persona quindi non mi stupirai così tanto. Ah e non dirlo a Jax, di sicuro lo dirà a Kai e poi penserà che parlo di lui e->>
<<Dio Bell, sarò muta come un pesce, e poi se lui ti ha detto di stare tranquilla allora dovresti dargli retta. Da come me ne ha parlato Jax sembra un bravo ragazzo>> mi tranquillizza lei interrompendomi visto che stavo iniziando a parlare a raffica.

Mancano un paio di minuti alla fine della pausa così io e la mia amica torniamo in classe per le prossime due lezioni.

O diamine dopo ci sarà la pausa pranzo e con Jax e gli altri di sicuro ci sarà anche lui.

Avanti Bell, datti una calmata. Non è la fine del mondo.

Le seguenti due ore di lezione le passo più tranquilla grazie a Claire, se non glielo avrei detto sarei morta per un attacco di panico.
E come avevo previsto al nostro abituale tavolo della mensa si trova Kai.
<<Andrà tutto bene>> mi rassicura la mia amica come se avesse sentito l'ansia che si stava espandendo nel mio corpo.

<<Ciao ragazzi, ehi amore>> Claire fa un saluto generale e poi al suo ragazzo dandogli un bacio per poi sedersi al suo solito posto accanto a lui e poi io saluto a mia volta e mi siedo davanti a lei come al solito solo che questa volta accanto a me si trova Kai e la sedia non è vuota.
Lui e i suoi occhi azzurri, i capelli tirati indietro ma allo stesso tempo scompigliati come se ci avesse passato le mani più e più volte e i primi due bottoni della camicia aperti, con il nodo della cravatta allentato, la giacca posata sullo schienale della sedia ed è fasciato alla perfezione nella camicia bianca che mette in risalto il suo fisico allenato...oh diamine.

Forever usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora