6. Annabel

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Si è offerto di insegnarmi a giocare, ma io non sono capace, farò una figuraccia questo è certo, si stuferà vedendo che non riesco e finirà come sempre che sono quella che non è in grado di fare nemmeno una cosa così facile.

<<Claire amore, mentre loro fanno lezione noi giochiamo al tavolo qui accanto>> dice Jax appena entriamo nella sala con i tavoli da biliardo.
<<Va bene, mi raccomando, quando avete finito torneo serio>> Claire lancia un sguardo sia a me che Kai e poi si volta prendendo a braccetto il suo ragazzo e vanno a prendere le stecche.

<<Ok allora, sai le regole e te le spiego?>> mi domanda Kai con tono gentile
<<Ehm no, non c'è bisogno>> stringo la stecca nella mano sinistra, me le hanno spiegate milioni di volte, il mio problema è la pratica.
<<Bene allora mostrami come colpisci>>
Io faccio quello che dice fallendo il tentativo, la pallina bianca non colpisce il triangolo, ho una mira orribile.
<<Cavolo, ok, vieni qui>> lui si avvicina a me e posiziona la bilia battente al sua posto.
Mi mette la stecca in mano facendomi poggiare le dita in modo strano e poi si posiziona dietro di me.
Quando sento il suo petto contro la mia schiena e il suo metro e novanta che mi sovrastata mi irrigidisco d'istinto.
<<Ehi, rilassati>> mi sussurra, il suo viso è accanto al mio e sento il suo fiato caldo sulla guancia, d'altronde tutto il suo corpo mi trasmette calore.
<<Segui i miei movimenti>> dice poi e io cerco di ammorbidirmi.
Con un movimento fugace colpiamo la bilia insieme che colpisce perfettamente le altre che si spargono per il tavolo.
<<Ok, ora diciamo che tu hai le bilie dalla uno alla sette>> dice alzandosi lasciandomi spazio.

<<Riprova, mettici un po' più di forza e prendi bene la mira>> mi dice dopo una mezz'ora buona che mi aiuta a colpire le palline, ora devo farla da sola.
Chiudo un occhio per pendere la mira come si deve e mi concentro sulla bilia rossa per farla arrivare nel buco.

Oddio

<<Oddio>> dico sotto voce <<Ce l'ho fatta!>> esclamò contentissima, per la prima volta in vita mia faccio arrivare quella dannata bilia nella buca
<<Kai c'è l'ho fatta>> dico ancora e senza rendermi conto lo abbraccio, quando mi rendo conto della mia azione è troppo tardi per staccarmi perché ormai lui mi ha avvolto tra le sua braccia e tocco terra appena appena con la punta dei piedi.
<<Bravissima Bell>> mi dice lui lasciandomi dalla presa calda.
<<Non ci credo, Kai ma cosa sei?>> Jax arriva da noi incredulo
<<Sei stata grande>> Claire mi prende per le spalle e mi scuote sorridente
<<Sul serio Bell, hai spaccato>> dice Jax
<<Andiamo ragazzi era sono un colpo di fortuna>> dico io, manco avessi vinto le olimpiadi.
<<Bene adesso giochiamo, andiamo, iniziamo noi due>> Claire mi prende a braccetto e mi porta al tavolo dove si trovava lei prima insieme a Jax.

Ho perso contro Claire, c'era da aspettarlo però sono comunque riuscita a giocare e devo ammetterlo, sono stata brava.
Adesso Kai e Claire stanno giocando visto che Jaxon ha perso contro Kai che sta vincendo anche contro Claire.

Come avevo previsto pochi minuti dopo Kai fa cadere la bilia con il numero otto nella buca e vince la partita.
<<Bella giocata Claire>> dice lui alla mi amica
<<È stata solo fortuna sfacciata la tua Harvey>> ribatte lei per poi rimettere la stecca al sua posto.
<<Possiamo andare adesso? Sono stanco morto>> si lamenta Jaxon e in effetti ha ragione, sto sbadigliando da tutta la partita.

Claire e Jax si siedono dietro invece io mi becco il posto davanti visto che non mi va di fare il terzo incomodo dietro.
Nessuno parla visto che siamo tutti stanchi, è mezzanotte passata e almeno io sono svegli dalle sei quindi non vedo l'ora di toccare il letto.
Alla radio danno una canzone che non conosco però è tranquilla e potrei addormentarmi all'istante.

Jaxon abbassa il finestrino per buttare la cicca e un brivido di freddo mi percorre la nuca riportandomi alla mente il calore che mi trasmetteva Kai mentre era alle mie spalle.
Tutte le volte che lo sentivo trattenevo il respiro involontariamente e le sue mani che accarezzavano le mie mi dava una sensazione...non saprei però non mi dispiaceva.
Pensavo di sentirmi a disagio visto che non ci conosciamo e solitamente io nemmeno ci parlo con le persone che conosco appena, figuriamoci stare così vicini.
Se devo essere sincera lo rifarei.
Sentire il sua fiato sfiorarmi la pelle mi faceva rizzare i peli su tutto il corpo e i suoi capelli scompigliati che mi accarezzavano sembravano piume.

Ugh ma dove sto andando a parare con questi pensieri? È stato solo gentile ad insegnarmi a giocare, non stavamo certo girando un film romantico.

<<Grazie del passaggio e per avermi insegnato a giocare>> dico scendendo dall'auto ed improvvisamente ritorno a quella sera.
Lui mi guarda con un sorriso
<<Di niente, mi ha fatto piacere>> io rimando lì come una scema, Jaxon sta sonnecchiando dietro e io mi sento una stupida per quello che sto per dire.
<<Sono stata bene...con te>> sono certa di essere arrossita
<<Sei carina quando arrossisci piccola Bell>>

O Dio.

I miei genitori sono già a letto, non si preoccupano quando sono con Claire perché di lei si fidano. Faccio piano per arrivare alla porta della mia camera.
Una volta dentro infilo la mano nella tasca della giacca per recuperare il cellulare e quando lo tiro fuori qualcosa cade.
Quando raccolgo da terra il pezzo di carta sto per buttarlo quando mi accorgo che c'è scritto qualcosa.
Un numero di telefono. O mio dio.

Spero che questa volta lo userai.
K.

Mi siedo ai piedi del letto e rimango con il foglietto in mano. Ma quando c'è lo ha messo lì?
Non so se sono più sconvolta per questo, per la frase che mi ha detto prima o perché mi ha chiamata "piccola Bell" in quella stessa frase.

Una volta a letto non faccio che girarmi e rigirarmi, in testa ho solo una cosa.
Kai.
Prendo il telefono e il pezzo di carta con il suo numero. Lo digito sulla tastiera e lo aggiungo ai contatti e prima che possa accadere qualche altro imprevisto gli scrivo un messaggio.
Non so con quale coraggio ma lo faccio.

Come fai a capire che arrossisco anche se siamo al buio?

La risposta non tarda ad arrivare.

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