Il viaggio di ritorno fu ancora più tremendo dell’andata, ufficialmente detestavo i treni. Purtroppo il signor Mason quando fu aggredito aveva perso ogni suo avere e denaro, quindi fummo costretti di nuovo a viaggiare su un vagone economico.
Durante il viaggio eravamo tutti nervosi non sapendo esattamente cosa aspettarci, che cosa sarebbe successo una volta tornati a casa. Il signor Mason prese la decisione di voler tornare immediatamente a casa per vedere di persona la situazione visto che era scaduto il mese di tempo, non sapevamo cosa aspertarci. Io e Maud invece volevamo andare direttamente alla polizia senza perdere tempo prezioso. Tra l’altro non volevamo correre rischi inutili pensando che probabilmente la casa sarebbe stata occupata dagli scagnozzi di Elijah pronti a farci del male appena ci avrebbero visti, però lui rimase fermo sulla sua decisione. Pensai che probabilmente voleva vendicarsi con le sue stesse mani, ma come poteva averla vinta quando era uno solo e ancora non riusciva a camminare bene aiutandosi con un bastone, ero davvero preoccupata. Così alla fine, Maud gli rivelò dei passaggi segreti che aveva scoperto anni prima e che aveva usato per nascondersi, dicendogli che avremmo usato quelli per vedere come fosse la situazione e se fosse stata pericolosa saremmo andati dritti alla polizia senza fare storie. Alla fine fu costretto ad accettare la proposta di sua figli ritenendo la cosa più saggia da fare.
I ragazzi e il signor William, affamati, decisero di andare nel vagone ristorante, seguiti dal signor Mason stanco di starsene seduto volendosi sgranchire le gambe. Stavo per alzarmi anch’io, quando fui trattenuta da Maud, pensai che volesse parlarmi in privato approfittando del vagone che si era appena svuotato.
Quando restammo sole sul vagone mi attirò a sé baciandomi. Non era il solito bacio di sempre, era come se temesse un qualcosa, come se temesse che questo fosse il nostro ultimo bacio. Sentii le sue mani esplorami come se volesse spogliarmi. Mi staccai da lei vedendo la disperazione nel suo sguardo.
<<Cos’è che ti turba così tanto?>>, le chiesi preoccupata.
<<Temo di non poter più stare con te dopo questa storia… temo che ci accada qualcosa di brutto…>>, alla fine gli si spezzò la voce.
<<Andrà tutto bene>>, cercai di rassicurarla.
<<Non puoi saperlo, sono persone spietate pronte a tutto. Non voglio che ti accada nulla di male… non voglio che ti uccidano…>>, singhiozzò.
<<Non temere, saremo un passo avanti a loro>>.
<<Può sempre andare qualcosa storto>>.
Le diedi un bacio sul capo. <<Ti prometto che non mi farò uccidere e non farò nessuna pazzia. Non farla neanche tu, intesi?>>.
<<Non so se riuscirò a trattenermi quando vedrò quella donna che ha cercato di uccidermi>>.
<<Non essere avventata, Maud, atteniamoci al nostro piano>>.
<<Sempre se funzionerà>>.
<<Andrà bene, vedrai, avremo la nostra giustizia>>.
<<Lo spero tanto>>. Distolse lo sguardo.
<<Guardami>>. Con titubanza tornò a rivolgermi lo sguardo. <<Sii positiva, così le cose andranno per il meglio>>.
<<Voglio solo che questa brutta storia finisca al più presto e per il meglio>>.
<<Così potremo vivere finalmente felici>>, finii la frase per lei.
<<Solo io e te?>>, mi chiese speranzosa.
<<Se lo vorrai, sì>>.
Mi guardò con amore. <<Sposami>>.
Quella semplice ma significativa parola, fece sussultare il mio cuore.
<<Non eri tu quella che non voleva per nessuna ragione al mondo sposarsi?>>. Le sorrisi.
Sorrise a sua volta. <<Tu non mi considererai mai come un soprammobile, semplicemente mi amerai>>.
<<Questo è vero, però sai che non possiamo sposarci, non c’è permesso>>.
<<Non voglio una cerimonia religiosa, non mi importa, voglio solo qualcosa che suggelli il nostro amore per sempre. Stavo pensando a una cerimonia intima con i nostri cari>>.
<<Penso che sia una bellissima idea>>. Le presi la mano dandole un bacio sul dorso. <<Quando questa faccenda sarà finita attendi la mia proposta, va bene?>>.
<<Va bene>>.
<<Ti amo>>, le sussurrai.
<<Ti amo anch’io, non sai quanto>>, mi sussurrò a sua volta dandoci un bacio pieno d’amore e passione, quando a un tratto sentii quel tossire familiare del signor William che mi fece staccare da lei frustrata. Quando avrebbe imparato a non interromperci?!
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Miss
Historical FictionLondra 1853, Isobel viveva felicemente con i suoi genitori a Kensington. Suo padre era uno stimato medico e sua madre una famosa scrittrice di libri per bambini. Erano molto felici, ma tale felicità non durò a lungo, finendo in tragedia. Un giorno...