13. Basic instinct

215 6 3
                                    



Doflamingo non ci mise molto a cacciare via gli ultimi ospiti. Dopo aver tenuto un cerimonioso discorso che suonava falso a chiunque e aver ringraziato gli ospiti per i soldi donati in beneficenza –ma quale beneficenza, poi?- il Re aveva letteralmente dispensato gli ultimi saluti chiarendo le sue reali intenzioni, e cioè che tutti si levassero dai piedi e pure alla svelta.

Il biondo stava giusto chiacchierando con gli ultimi due invitati rimasti, Crocodile e Alvida, quando Sahara li raggiunse e si unì al gruppo, le mani allacciate dietro alla schiena e un'espressione che si era fatta composta per celare quanto accaduto pochi minuti prima, sul balcone del palazzo reale.

Gli occhi attenti di Crocodile si posarono sulla nuova arrivata e i denti si tesero divertiti attorno al sigaro, "Allora non siamo davvero gli ultimi, Alvida" commentò con impostata sorpresa. Sembrava essere al corrente o comunque sospettare che qualcosa univa lei e il pirata biondo, "Devono essere davvero importanti questi affari che intrattieni con Doflamingo per costringerti ad essere presente fino all'una di notte."

La bocca di Sahara si spalancò dallo sconcerto, decisamente impreparata alla battuta dell'ex corsaro della Flotta dei Sette. Come replicare? Lei era una cacciatrice di taglie molto abile con la spada mentre con le frasi ad effetto si destreggiava assai male. Per non dire che era una principiante.

Stava cercando una valida scusa fissando al contempo Doflamingo negli occhi in cerca di aiuto quando ci pensò Alvida a venirle incontro, appoggiando la mano sul braccio dell'uomo, "Sei proprio un maleducato, Croco. Non vorrai davvero mettere in difficoltà una persona che hai appena conosciuto" lo ammonì, prima di voltarsi con un sorriso aperto verso Sahara, i capelli ondulati che le ricadevano in delicate onde attorno al volto ovale "Perdonalo per la mancanza di tatto. Ci sta ancora lavorando: la detenzione in prigione se possibile l'ha reso ancora più scontroso di quanto già non fosse."

Crocodile sembrò cogliere al volo il sottointeso e stese le labbra in un ghigno, "Come sempre hai ragione, cara. Non vi tratteniamo oltre e vi lasciamo ai vostri affari" concluse calcando volutamente sull'ultima parola, non prima di aver strinto l'occhio a Sahara.

Mentre i due si allontanavano in direzione dei giardini reali, la cacciatrice si ritrovò a chiedersi se stessero assieme e immaginò di sì visto che Crocodile posò una mano sulla vita di Alvida, appoggiandosela contro mentre passeggiavano.

La voce calda, profonda di Doflamingo la portò a riposizionare l'attenzione sull'uomo muscoloso che stava al suo fianco, "Sei mai stata a palazzo prima di oggi?"

"Solo quella volta in cui ti sei incontrato con Akainu, ma non ho visto nulla."

"Allora ti porto a fare un giro."

Doflamingo le mostrò da perfetto padrone di casa tutti i saloni principali del palazzo. C'erano stanze maestose, ricolme di dipinti e pregiati mobili in cui si tenevano riunioni o talvolta banchetti, molte biblioteche arricchite da generazioni e persino diverse splendide sale da ballo, decorate da specchi e sfarzosi lampadari.

"Davvero impressionante" commentò Sahara, mentre si girava attorno cercando di catturare quanti più dettagli con la vista, stupita dall'oro e dal lusso che la circondava.

Doflamingo continuava a camminare al suo fianco, elencandole tutte le caratteristiche, "Mentre questa è la mia camera" concluse, aprendo una porta più ampia rispetto alle precedenti e tenendola spalancata per permetterle di accedere per prima.

Gli occhi azzurri della donna si posarono di riflesso sul gigantesco letto matrimoniale a baldacchino, di un forte colore amaranto –merda era davvero gigante, non le aveva mentito- poi saettarono su una grande scrivania piena di documenti e scartoffie impilate in malo modo, oltre che allestita con una trentina di lumacofoni spenti, infine proseguirono verso un bagno privato dalle dimensioni incredibili, dotato di ogni accessorio.

La Ballata della CacciatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora