19. In Love With the Devil

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Le occhiaie erano ancora piuttosto evidenti ma per il resto Sahara Visser era impeccabile.

Vista da fuori, nessuno avrebbe percepito quanto quei pochi mesi da ricercata erano stati difficili da tollerare.

La giacca scura lunga fino ai piedi svolazzava attorno al fisico magro, con il corpetto di raso a stringerle il busto. Lo sguardo deciso non faceva intuire nulla delle sue reali emozioni.

Con entrambe le mani spalancò il portone della sala e al gesto gli occhi di tutti i presenti si posarono su di lei.

"Ben arrivata" l'accolse il viceammiraglio Tsuru.

In realtà l'accoglienza spettava a quel burbero di Sakazuki ma era palese che il grand'ammiraglio volesse essere da tutt'altra parte tranne lì, con lei. Tuttavia, il ruolo che ricopriva reclamava la presenza dell'uomo, in quanto la cerimonia di investitura andava svolta davanti agli altri corsari.

"Grazie. Devo stare in piedi o mi siedo?"

"In piedi, non ci vorrà molto" quasi borbottò Sakazuki, prendendo ad armeggiare con dei fogli disposti sopra al tavolo.

Sahara fissò con gli occhi verdi i presenti che affollavano la stanza. All'appello avevano risposto solo Drakul Mihawk, Edward Weeble e...Donquijote Doflamingo.

Cazzo, non ci voleva.

Passò oltre il biondo e lo percorse di sfuggita, non soffermandosi nemmeno per un istante sui dettagli tanto che vide solo un contorno sfocato.

Eppure avvertiva forte e chiaro lo sguardo del pirata perforarle la nuca.

Anche se visivamente lo ignorava, ciò non toglieva che fosse a conoscenza di ogni movimento o gesto che compiva nella stanza, come il sedersi a cavalcioni su una sedia e osservare i presenti con un ghigno da psicopatico.

Mentre Sakazuki finiva di raccogliere i documenti, Sahara ne approfittò per chiacchierare con Mihawk.

"Occhi di falco, non ci vediamo da Marineford."

"Mi ricordo."

Non era molto loquace lo spadaccino di fianco a lei ma il silenzio nella stanza era a dir poco imbarazzante, quindi si impegnò per riempirlo.

"Ho sentito che hai passato un po' di tempo a Kuraigana. Carino quel posto, un po' cupo mi hanno detto e con molte scimmie assetate di sangue."

Un guizzo divertito sollevò il labbro dello spadaccino, "Sì, avevo bisogno di staccare. E penso che anche tu, da oggi, potrai tornare a riposarti. O sbaglio, preda dei pirati?"

Lei gli sorrise di riflesso, "Hai letto dei miei ultimi mesi spericolati..."

"Ci sono passato anch'io."

Per tutta la durata della conversazione con Mihawk, Sahara aveva avvertito chiaramente lo sguardo di Doflamingo puntato sulla sua figura. E diamine se bruciava ma per merito di chissà quale forza era riuscita a ignorarlo.

Ben presto aveva esaurito gli argomenti di conversazione ma Sakazuki la tolse dall'inghippo girandosi verso di lei.

"Siamo pronti per il giuramento. Avvicinati, Sahara Visser."

Lei fece come detto e si sporse verso il tavolo ovale.

"Sarò veloce visto che nessuno di noi ha del tempo da perdere. Giuri tu, Sahara Visser, di contribuire a mantenere l'equilibrio mondiale tra gli Imperatori e la Marina, schierandoti al fianco di quest'ultima quando verrai convocata?"

Che schifo dover acconsentire a questa pagliacciata.

"Lo giuro."

"Giuri anche di svolgere missioni per conto del Governo in caso di necessità?"

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