La rivelazione che fece Jane mi destabilizzò completamente.Già era stata una serata impegnativa, in più sapere che avevo aiutato involontariamente la sorella di Matthew da ubriaca, non era una grande cosa.
Fatto sta che la ragazza, circa quindici secondi dopo aver sganciato la bomba, si addormentò come se nulla fosse.
Era tardi, e probabilmente dormire sarebbe stato di grande aiuto anche per me.
Così decisi di assopirmi sulla poltrona.
Più tardi, suonò la sveglia.
Guardai l'orologio: erano le sette.
Quattro ore di sonno, non male.
E sarebbe stato anche il primo giorno di lezioni.
Ancora meglio.
Jane dormiva come un angioletto, mentre io, un quarto d'ora dopo essermi svegliata, ero già pronta.
«Signorina Sophie, è sveglia?» era la voce di Will fuori dalla stanza.
«Oh, si, Will. Sono sveglia»
«Possiamo entrare?»
«Si, certo»
Un momento, in che senso "possiamo"?
Con un'altra copia delle chiavi, il maggiordomo aprì la porta, seguito da due guardie, e da... lui.
Mi fermai a guardarlo.
Ero in condizioni pietose: mi vergognavo di me stessa per quanto facevo schifo appena sveglia.
«Eccola qua, grazie Gesù» esclamò il Principe appoggiandosi al letto.
Il mio, letto.
«Mi scusi signorina per l'intrusione, ma come può immaginare, stanotte non è stata una notte tranquilla» iniziò Will.
«Infatti abbiamo dovuto cercare per tutta la sera la Principessa Jane nella discoteca, anche se nessuno dopo una certa ora l'aveva più vista. Dei testimoni oculari avevano detto che era andata a prendere qualcosa al bar, ma che, bicchiere dopo bicchiere... beh, sa la storia. Abbiamo ascoltato, mediante le telecamere, la registrazione di voi due che tornavate a casa. Devo ammettere che a quell'ora e per di più da sole non è stata proprio una grande idea, ma ammiro molto il suo coraggio, e la ringraziamo per la gentilezza. Siamo qui per chiederle esattamente cosa ha detto mentre era in stato di ebrezza, dato che ci sono già stati dei precedenti» continuò.
Deglutii.
«Will, non c'è di che. Io non sapevo chi fosse. Andando in bagno dopo un gioco... vabbè, ero semplicemente andata in bagno per chiarirmi le idee, mi ero sdraiata a terra, ed avevo iniziato a sentire qualcuno che piangeva. Mi sono alzata e ho visto questa ragazza, che non voleva dirmi come si chiamava perché pensava che la stessi prendendo in giro, dato che, a sua detta, tutti la conoscevano. Poi ha iniziato a piangere, perché affermava di essere stata scansata dagli altri. Io le ho più volte chiesto se qualcuno l'avesse disturbata, ma non ha mai risposto. O meglio, diceva di non ricordare. Per farla alzare da terra, è stato un parto. Avevamo entrambe i tacchi, ma solo una di noi l'equilibrio, per cui, siamo cadute circa una decina di volte. Successivamente abbiamo preso il taxi, e penso che il resto lo abbiate già sentito e visto. Non so perché abbia lanciato i tacchi alle finestre, o perché abbia fatto quel che ha fatto, ma ho capito che stava soffrendo. Se queste cose possono essere compromettenti per lei o per la sua reputazione, io non dirò nulla, ovviamente. Ho scoperto la sua "identità" perché, dopo averla aiutata a... purificare il suo stomaco, insomma, si era soffermata sul vestito appeso all'armadio. Diceva di avermi già visto da qualche parte, e pian piano, sono riuscita a scoprire il suo cognome. » dissi.
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La struttura dei sogni
RomanceA Sophie hanno sempre detto che avrebbe fatto grandi cose nella vita. Sin da piccola abituata a studiare per acquisire una cultura personale che le consentisse di compiere le scelte giuste, non se lo fa ripetere due volte... È così infatti che, dopo...