Affreschi nella realtà

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Ormai era passato un mese dal mio arrivo a Londra.

Probabilmente il mese più pieno della mia vita.

Ne erano successe di cose...

Fatto sta, avevo deciso di prendere un giorno di pausa.

Un giorno tutto per me.

Almeno quello era l'intento.

Come ogni mattina chiamai mia madre, parlai con mio fratello e salutai mio padre.

Successivamente feci due chiacchiere con Carol ed Alex, che non sentivo da tempo, i quali mi aggiornarono sugli ultimi gossip della mia classe italiana, e mi rimproverarono leggermente per non essermi fatta viva nelle ultime due settimane.

In tutto questo, loro non sapevano minimamente quello che era accaduto con il Principe.

Nessuno lo sapeva, se non i miei amici qui a Londra.

A proposito di amici Londinesi, con il mio gruppo mi trovavo sempre meglio.

I ragazzi erano dolcissimi e molto premurosi.

Avrei voluto far conoscere le ragazze a Jane, secondo me sarebbe stata una grande idea.

Ripensai agli impegni che avevo quel giorno.

In pratica nessuno, se non cenare con Jane.

Mi avrebbe dovuto far vedere una nuova ala del Palazzo.

L'unica pecca era che forse ci sarebbero stati anche Matthew, Michael e...... Jasmine.

Il motivo della presenza dell'ultima in realtà, proprio non lo potevo immaginare.

Sapevo solo che, insomma.... era molto amica di Matthew.

Forse la sua presenza era stata richiesta proprio da lui.

Io però ero maturata.

Non avrei fatto scenate.

Non avrei risposto alle sue provocazioni.

Non avrei provocato.

Queste erano le mie intenzioni.

Erano.

Improvvisamente arrivò un messaggio.

JANE- Sophie, io sono pronta. Quando vuoi scendi, e cerca di essere puntuale

TU- Arrivo subito. E comunque sono sempre puntuale-

Richiusi il telefono.

Ero pronta? Ovviamente no.

Avrei fatto ritardo? Sicuramente.

Mi alzai dal letto per andare verso l'armadio.

Che cosa avrei dovuto indossare?

Ripresi il telefono.

TU- Nel caso in cui ancora non fossi del tutto vestita, cosa dovrei mettermi?

JANE- Sei un caso perso, Sophie. Il giorno in cui arriverai in tempo nevicherà. Comunque, vestiti abbastanza elegante, ma non troppo-

Quando lessi il suo messaggio mi misi a ridere.

Pesi un vestito intero blu scuro con un fiocco centrale, ed una gonna che arrivava ai miei piedi.

Misi degli orecchini di perla, legai i capelli in una coda alta con il gel, mi truccai ed infilai dei tacchi non particolarmente alti.

Ero pronta.

Con mezz'ora di ritardo.

Ups.

Quando arrivai da Jane, non impiegai tanto a capire che era arrabbiata.

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