Capitolo 14: Chiamata inaspettata 🔞

126 4 0
                                    

Rimango in piedi imbambolato nel salotto per qualche secondo, mentre vedo mia madre andarsene sbattendo dietro di lei la porta della piccola casa.

Si puó sapere da dove è uscita questa stronza?
Da un cazzo di film horror?
Eppure fino all'etá dei miei due anni è stata un miscuglio di amore e serenitá per me.

"Quindi? le è piaciuto? lo compra?" mi chiede Emily eccitata, non appena metto piede in cucina, riportandomi alla realtá.

"Ci penserá" rispondo coinciso, sedendomi nuovamente.
Gioco con il lembo strappato della mia maglia nera, mentre guardo la ferita di Kiara, che è seduta sopra di me.

Mi sento cosí in colpa per Emily, al punto tale da non riuscirla neanche a guardare in faccia.

Adesso i problemi sono tre:
I genitori di Kiara, mia madre e i soldi di Emily.
Nuoto tra i miei pensieri, cercando una risposta a tutto ció.

"Hey, tutto bene?" mi chiede Sarah con un colpetto sulla mia spalla.

"Si, tutto okey, ho solo bisogno di schiarirmi le idee con una bella doccia." rispondo.

"Emily, posso usare la doccia?" chiedo alzandomi dalla sedia, spostando ormai per la terza volta Kiara seduta sulla mia gamba.

"Ma certo, sai giá la strada" mi risponde la donna con un lieve sorriso, per poi tornare a sparecchiare i piatti della colazione.

"Si puó sapere che stai facendo?" mi chiede Kiara visibilmente infastidita dai miei continui spostamenti.

Non le rispondo, continuando a camminare verso le scale

"Hey, ma che ti prende?!" mi chiede con tono piú alto mentre mi guarda allontanarmi.

Tutto questo stress non lo reggo piú e vorrei solo sfondare qualcosa per sfogare la mia rabbia, probabilmente se provassi anche solo ad esprimere quello che sento, scoppierei a piangere, e non mi va proprio.

Eravamo appena usciti da tutti quei casini, ho persino trovato un lavoro 'normale' e adesso mi sembra di essere tornato al punto di partenza.

I genitorí di Kiara sono due stronzi, mi hanno sempre trattato come un cazzo di criminale, e adesso devo trovare il modo di proteggerli da quella pazza di mia madre.

Devo risolvere tutto, e non so davvero da dove iniziare.

"Ma che problemi hai?!" grida Kiara per le scale afferrandomi il braccio.

La strattono via.

"Voglio solo farmi una doccia Kiara, non ce la faccio piú" rispondo sbuffando.

"Non ce la fai piú a fare cosa?" mi segue fino all'entrata nel bagno.

"Tutto" rispondo chiudendo la porta, lasciando Kiara fuori.

Dopo qualche secondo, apre la porta restando in silenzio.

Tolgo maglietta e scarponi, facendo finta che lei non sia li a guardarmi mentre mi spoglio.

"P-puoi parlarmi?" tentenna.

Lancio in terra i miei pantaloncini.

Mi volto verso di lei, con ancora in dosso solo i miei boxer grigi.

"Non è il momento Kie, ti prego vattene" rispondo togliendomi anche le mutande.

Entro nella doccia, chiudendo il vetro dietro alle mie spalle.

La rabbia mi ribolle nel corpo.

Questo continuo senso di insoddisfazione non mi lascia respirare.

Mi volto verso di lei, intravedendola mezza nuda attraverso il vetro.

#Jiara  The EndgameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora