Capitolo 12: Sotto sequestro

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KIARA'S POV

John B solleva Jj in braccio, mentre noi altri cerchiamo di tenere salda la porta con i nostri corpi, mentre i grossi uomini continuano a spingere.

Un forte colpo ci fa sobbalzare, facendoci scostare dalla porta.

"Aprite o spariamo!" urla uno dei due uomini, sparando un colpo sul soffitto della villa.

"Che cazzo facciamo, chiamiamo qualcuno?" chiedo tenendomi le mani tra i capelli.

"Non hai notato che non c'è linea, Kiara?" mi sussurra Pope nervosamente.

"Ragazzi, mi dispiace, non c'è altro modo." continua Pope, aprendo lentamente la porta, portando le mani bene in vista davanti a lui.

"Che cazzo stai facendo?" chiede sussurrando John B, tenendo stretto a fatica l'amico tra le braccia.

La porta si spalanca, e i due uomini si palesano davanti ai nostri occhi, puntandoci la pistola contro.

"Uscite, tutti, adesso." ordina uno dei due omaccioni, continuando a tenerci sotto tiro.

Usciamo con le mani in alto, in fila indiana.

"Tu, vieni avanti" ordina la guardia a John B con ancora in braccio Jj.

"Tirate fuori tutti i cazzo di cellulari." continua ad inveirci contro l'uomo con la pistola.

Sfiliamo uno ad uno i nostri telefoni ormai senza linea, dalle tasche, consegnandoli nelle mani di uno dei due uomini.

Una delle due guardie si mette come capofila, davanti a tutti noi, facendo segno di seguirla, mentre scende le scale.

"Dobbiamo andarcene" sussura Cleo dietro al mio orecchio, mentre cammina a passo svelto dietro di me.

"Come facciamo?" chiedo a bassa voce tenendo le mani ben visibili sopra la testa.

"Merda, non lo so." risponde sbuffando, guardandosi intorno.

"Hey! non fate stupidaggini, volete farci uccidere?" si intromette a bassa voce Pope, che è proprio dietro a Cleo, come chiudi-fila.

È letteralmente impossibile scappare.

Uno dei due uomini ci tiene sotto tiro dalla parte anteriore della fila, mentre l'altro punta la pistola proprio dietro le nostre nuche, trovandosi in fondo.

Torniamo di nuovo nell'enorme sala da pranzo di prima, trovando Ashley e Lily sedute, con le braccia incrociate al petto.

Mi scaglio istintivamente verso di loro, ignorando la delicata situazione in cui siamo.

"Hey hey hey, calma ragazzina" urla l'uomo dietro a me, puntandomi una pistola dritta alla tempia.

"Questa stronzetta, non ha ancora capito chi comanda" risponde Ashley voltandosi verso sua madre.

"Kiara, vi ho portato qua per fornirvi delle spiegazioni, tieni a bada i tuoi ormoni." ammicca in un sorriso falso Lily alzandosi in piedi per venire nella mia direzione.

"Che cosa gli avete fatto?" urla innervosito John B, tenendo ancora l'amico in braccio.

"Calmati, tigre, come vedi è vivo e vegeto, non sono poi cosí una cattiva madre" risponde lei cercando di accarezzare il viso del figlio.

John B cerca di voltarsi, spostando cosí anche il corpo di Jj, per toglierlo dalle sue mani.

"Non toccarlo, stronza" dico ad alta voce.

Non posso credere che questa donna- o meglio, non posso credere che sua madre, lo abbia ridotto chissá in che modo in questo stato.

Non mi meraviglio se Jj non riesce ad aprire il suo cuore a nessuno, diciamo che la famiglia non gli è stata d'esempio, in questa vita.

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