Il suono fastidioso dello scotch che andava ad avvolgere l'ennesimo pacco ingombrava le orecchie di Felix ormai da 4 ore.
Non si era mai accorto di possedere tutte quelle cose, per di più inutili.
Ma sua madre era stata chiara: doveva lasciare la camera immacolata, senza alcuna traccia di vita precedente.
Non che i due avessero un brutto rapporto, semplicemente la donna aveva deciso di guadagnare qualche soldino in più affittando la stanza ad un universitario. E questa cosa giovava anche a Felix che, senza un lavoro, doveva contare sulla buona volontà dei suoi nel pagargli gli studi.
In realtà la retta per lui non era così alta, aveva vinto una borsa di studio che gli evitava 3/4 delle spese, quindi si sentiva abbastanza con le spalle coperte.
Però sapeva che senza di essa non si sarebbero potuti mai permettere di mandarlo lì a studiare.Ancora ricordava il giorno in cui gli arrivò la mail, non ci credeva nessuno: Lee Felix, il ragazzetto lentigginoso e non particolarmente studioso del liceo, ammesso in uno dei college più importanti del Regno Unito nel corso di lettere classiche. Per di più vincitore di una delle 10 borse di studio a disposizione.
Era un ossimoro.
Sulla carta, Felix non era mai stato un genio scolastico, ma come lui stesso diceva: la colpa era delle materie che si insegnano.
In effetti non era del tutto vero che a lui non piacesse studiare, semplicemente lo affascinavano studi diversi da quelli ordinari e scientifici.
I suoi avevano appoggiato la sua scelta universitaria e lui ne era grato. Gli avevano sempre insegnato a inseguire le proprie passioni e lui così aveva fatto."Felix muoviti, devi andare" lo richiamò sua madre dal piano di sotto. Era arrivato il momento di partire.
Si avvicinò allo specchio, almeno quello non lo aveva dovuto levare; vide il riflesso del suo viso pallido. Osservò attentamente tutte quelle stelle marroncine che da sempre gli decoravano il viso, poi passo alla bocca: doveva ammettere che forse le sue labbra erano un po' secche ma, viste le temperature e il periodo, era comprensibile. I suoi capelli erano talmente biondi da sembrare quasi bianchi, si era rifatto la decolorazione proprio il giorno prima per fare una bella impressione al collage."Felix, hai deciso di non partire più?!"
Ok, doveva decisamente andare.Un vento freddo gli penetrò tra le ossa. Dopo 5 ore in macchina con suo padre e con la radio a tutto volume era finalmente arrivato davanti all'ingresso tanto bramato.
L'enorme cancello, il giardino idillico e le antiche mura tipiche delle università di Oxford risplendevano nonostante il cielo grigio e malinconico.Ma avrebbe avuto tutto il tempo del mondo per poter ammirare quel posto, ora doveva decisamente sistemare i suoi "bagagli".
Si diresse in segreteria per poterli informare del suo arrivo e ufficializzare l'immatricolazione.
"Nome?"
"Lee Felix"
"Mhh Lee...
lettere classiche...
non ha ancora segnato quali corsi facoltativi vuole fare per raggiungere il monte ore richiesto in un anno?!" Si agitò la donna da dietro la scrivania.
Il giovane si gratto la testa imbarazzato.
"Emh... volevo farmi un'idea di persona prima di scegliere... credevo si potesse fare"
"Si, ma lei è arrivato neanche una settima prima dell'inizio dei corsi, deve assolutamente sbrigarsi! Intanto le lascio le chiavi della sua camera, ovviamente la condividerà con qualcun altro" lo informò "ah... e prenda anche questo, quelli blu sono tutti i corsi tra i quali può scegliere per il suo piano di studi... invece quelli in rosso sono quelli che farà obbligatoriamente."
Felix la ringrazio mentalmente e afferrò chiavi e carta.
"Mi deve riportare il foglio entro venerdì, quindi si dia una mossa!"
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Psiche [Hyunlix]
FanfictionHyunlix "Eros si lega così tanto a una donna con la quale condivide anche la sua carnalità, la carnalità dell'amore, non solo la spiritualità. E se un Dio non riesce a metter da parte gli aspetti più infimi e sporchi di questo nobile sentimento, com...