Capitolo 3

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Fiori d'inverno:

La prima volta che le parlai, fu una giornata un po' grigia, e il timido sole invernale faceva capolino tra le nuvole.
Eravamo in classe, la maestra, stava scrivendo sul diario, e notai che aveva saltato il suo turno.
Quasi senza pensarci, a voce alta le dissi: "Guarda che si è dimenticata di noi" in tono scherzoso, cercando un pretesto per parlarle.
La maestra si irrigidì, rivolgendo la sua attenzione a noi, e ci avvisò che avrebbe fatto una tappa anche nella nostra fila, abbastanza infastidita dalla mia esclamazione.
Quella fu solo la prima di numerose figuracce che commisi con Lei durante la scuola primaria.
Ogni imbarazzo sembrava avvicinarci di più, creando una sorta di legame speciale fatto di imprevisti e risate condivise.
Dopo qualche settimana, decisi di condividere con mia madre la novità che c'era una bambina che mi piaceva.
In un accenno di entusiasmo infantile, le raccontai dell'episodio con la maestra e di come volessi cercare un pretesto per vedermi con Lei anche fuori dalla scuola.

"Mamma, c'è una bambina che mi piace", dissi timidamente una sera mentre eravamo a tavola.
"Ah si? E chi è?" chiese lei curiosa.
"Si chiama..." risposi arrossendo leggermente.
"Ma che bel nome", disse mia madre con un sorriso.

Dopo diverse conversazioni su quella bambina, arrivammo alla conclusione che mia mamma conosceva la sua, andavano a scuola insieme, ma ormai avevano perso i contatti da un po' di tempo.
La pregai di provare a parlarle e convincerla a farci vedere anche fuori da scuola.
Ero euforico!

Le giornate grigie divennero pretesto per inventare giochi che ci coinvolgevano tutti, e ogni risata condivisa sembrava dissolvere la monotonia dell'aula.
Il nostro legame cresceva, alimentato dalle piccole avventure quotidiane e dalle sfide che affrontavamo insieme.
Inventammo perfino un codice segreto per passarci bigliettini durante le lezioni noiose, trasformando il banale quotidiano in piccole avventure solo nostre.
E così, tra le pagine di quel diario che la maestra scriveva con tono severo, nasceva il nostro mondo, fatto di risate, complicità e tante figuracce da ricordare.

La Dura Legge di LeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora