Capitolo 18

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Il destino:

La mia esistenza si snoda attraverso il labirinto delle riflessioni sul destino, un enigma perpetuo su chi realmente orchestri la sinfonia delle mie azioni.
Talvolta, mi avverto come il regista del mio viaggio, altre volte come un attore improvvisato su un palcoscenico cosmico.
Tra le pieghe della libertà di scegliere e il tessuto sottile del destino, cerco una risposta intermedia.
Sono io il mastro del mio destino, o le pedine di un disegno più ampio si muovono dietro le quinte?
Nel turbine di queste meditazioni, avverto un presagio che aleggia su Lei.
Un senso premonitore di sfide e ostacoli che hanno accompagnato la nostra storia fin dall'inizio.
Eppure, riconosco il valore di inciampare lungo il cammino, poiché ogni errore aggiunge sfumature preziose al dipinto della vita.
Io non mi definisco ateo, ma raramente varco la soglia di una chiesa, non abbraccio del tutto la loro dottrina, ma neanche mi conforta l'ateismo categorico, se proprio dovessi definirmi forse mi definirei agnostico, perché secondo me qualcosa esiste, ma diverso rispetto alla credenza comune.
Intravedo un oltre dopo la morte, una dimensione che sfugge alle spiegazioni convenzionali.

La Dura Legge di LeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora