Capitolo 14

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Giulia:

Siamo amici ormai da 2/3 anni, e frequentiamo la stessa scuola.
Negli ultimi mesi la nostra amicizia si era rafforzata molto ed io credevo che lei provasse qualcosa per me.
Questa mia supposizione dipendeva dal fatto che lei mi toccava di continuo, tutti pensavano che stessimo insieme.
Inizialmente, a me personalmente faceva piacere, perché pensavo fosse un modo per fare ingelosire Lei, però con il passare del tempo ho cominciato a provare anch'io un'attrazione nei suoi confronti.
Convinto di riceve un si mi tuffai a capofitto ma lei mi respinse.
Ci ero rimasto molto male, ma con il passare del tempo ho capito che non stavo tanto male per il fatto che lei non volesse una relazione amorosa con me, quanto perché stare con Giulia sarebbe stata un ottima mossa per dimenticare definitivamente Lei.
Inizialmente le cose sembravano essersi messe a posto dopo questa breve parentesi confusa, ma con il passare del tempo la vedevo sempre più distaccata a me, senza capirne un motivo vero e proprio.
Tutto il suo affetto si era trasformato in frecciatine, trovava sempre modo di farmi sfigurare davanti alle altre persone, e anche se all'inizio potevo passarci sopra con il passare del tempo il suo atteggiamento è diventato insostenibile.
Questa per me è la prova che non può esserci una vera amicizia tra maschio e femmina, perché essendo "umani" è facile che si provi un attrazione verso l'altra persona, anche se si potrebbe rivelare un abbaglio, in alcuni casi come questo, oppure qualcosa di molto più serio, come quello per Lei.
Quando l'anno scorso raccontai a lei di Giulia sì tranquillizzò, perché si tolse i dubbi su un mio possibile invaghimento nei suoi confronti.
Ecco diciamo che non è andata proprio così, ma per un momento anch'io avevo creduto di averla superata.
Purtroppo per come sto oggi mi sono reso conto che in realtà era tutt'altro che superata.

Il giorno in cui ci siamo conosciuti era una fredda giornata di ottobre, e la pioggia picchiettava contro i vetri della nostra scuola.
Dovevamo affrontare un progetto su "Il cacciatore di aquiloni", ma il destino ci riservava una sfida: Giulia non aveva letto il libro.
Inizialmente, la prospettiva sembrava incerta, ma il modo in cui Giulia affrontò la situazione con onestà e spensieratezza catturò la mia attenzione.
Decidemmo di trasformare la difficoltà in un'opportunità, cercando modi creativi per elaborare il nostro progetto nonostante la mancanza di informazioni sul romanzo.
Le giornate piovose si trasformarono così in pomeriggi di risate e collaborazione.
La sua personalità spigliata e il suo modo di affrontare le sfide con spirito avventuroso crearono una connessione unica tra di noi.
Da quel momento, il nostro legame è cresciuto, alimentato da quella prima avventura letteraria che ci ha uniti e che ha gettato le basi per una solida amicizia, fino a poco tempo fa.

La Dura Legge di LeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora