La Dura Legge di Lei

Capitolo 22

Scrittura:

La mia prima esperienza nella scrittura è avvenuta in un contesto insolito, durante una noiosa lezione sulla Divina Commedia a scuola.
L'ispirazione ha colpito quando Dante era in un angolo remoto della mia mente e la voglia di esplorare le sfumature delle parole si è fatta irresistibile.
La carta a quadretti del mio quaderno è diventata il palcoscenico di un'espressione inusuale, una fuga dai terzine e dagli endecasillabi danteschi.
In quegli istanti, l'assonanza tra il mio mondo e quello di Dante si è rivelata intrigante, una danza di consonanze e dissonanze tra il mio tumulto interiore e le parole del sommo poeta.
Il battito accelerato del cuore è diventato il ritmo segreto di questa impresa poetica.
Tra le righe delle prime poesie, ho riversato emozioni ed esperienze, mescolando la realtà con un tocco di fantasia.
Forse c'era un soffio di vento sottile proveniente dalle Terre degli Inferi mentre scrivevo, o forse era solo la mia immaginazione a giocare con l'assonanza tra il mio momento e il poema dantesco.
Ecco forse sono stato troppo filosofico in quest'ultima fase ma mi piaceva questo fascio di mistero che ho lasciato trapelare, comunque la prima volta che ho scritto una poesia era per Lei, da quella volta lo scrivere è diventato qualcosa di più di un passatempo.
Questa era la mia prima poesia:

A LEI:

I suoi occhi trasmettono spensieratezza,
Ma in fondo c'è amarezza,
Per la paura di non essere all'altezza.

Io sono consapevole,
Di non essere meritevole,
Ma sto facendo il possibile,
Per render questo sogno raggiungibile.

Il dover farla mia,
a volte può essere un'ossessione,
Ma per me è semplicemente una passione,
Il sol vederla mi fa tornare sulla retta via.

Il mio sguardo prova a guardare altrove,
Ma la vedo in ogni dove,
E quando non la vedo, per me dentro piove.