Say my name

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“Ego tecum sine metu.”
(“Con te non ho paura”)

Henry
La luna riempie il cielo, mentre io e Oliver ritorniamo verso la moto.
“Non smetti mai di sorprendermi.” Mi dice Oliver cogliendomi di sasso.
“Il potere di Roma è questo. Io non faccio niente.” Mi giustifico io.
“Invece sì. Tu rendi magico qualcosa che già lo è.” Aggiunge Oliver mentre parte con la moto. Ma questa volta non siamo diretti verso casa mia…siamo diretti verso il suo Hotel.
“Sono la tua guida, è il mio compito.” Rispondo cercando di non cedere alla tentazione.
“Sei la mia guida preferita, pisolo.” Conclude Oliver.

***
O

liver apre la porta dell’Hotel mentre siamo intenti a baciarci con foga.
Non appena apre la porta, gli sfilo la giacca e la lascio cadere contro il pavimento, spostandola con i piedi verso il letto.
Mentre ci baciamo, mi impegno a slacciargli i bottoni della camicia.
La sua eccitazione è evidente già da questo momento.
Spinge la sua lingua verso la mia gola, mentre io tiro via alcuni bottoni, rompendoli.
Oliver fa dei leggeri movimenti per aiutarmi a togliergli la camicia.
Lascio cadere anch’essa contro il pavimento e Oliver a sua volta mi tira via la t-shirt stracciandola con forza.
Mi spinge contro un muro, dove mi tiene premuto con la forza del suo stesso corpo ed io rimango lì fermo, tra la linea sottile del piacere e del godere.
“Il mio cazzo è duro per te, pisolo.” Esclama Oliver ad un passo dalle mie labbra mentre con la mano destra spinge il suo membro verso il basso, ma con fare invano, poiché rimane eretto verso di me.
Continuiamo a baciarci mentre nella mia testa l’unica cosa che desidero è il sapore del suo corpo tra le mie labbra, l’odore della sua pelle sulla mia pelle.
Interrompiamo il bacio e Oliver mi lascia cadere in ginocchio ai suoi piedi.
Gli apro la cerniera dei pantaloni e dopo averglieli tolti, lascio uscire il membro dai suoi boxer.
Senza alcuna esitazione lo prendo tra le mani ed inizio a giocarci per infondergli piacere.
Avvicino le mie labbra alla punta, e con la lingua inizio a fare dei cerchi sottili.
“Fammi sentire quando godi.” Dice Oliver mentre io prendo il suo membro tra le labbra.
Mi poggia la mano dietro la nuca, e mi infonde a fare dei movimenti per prendere il suo membro nel migliore dei modi.
La superficie è bollente contro le mie labbra, e non appena Oliver inizia a fare dei piccoli versi, mi incita di continuare in maniera ancora più decisa.
Arrivo alla base e poi risalgo, lasciandolo fuoriuscire dalle mie labbra.
“Continua per favore.” Mi supplica Oliver in un gemito soffocato.
Continuo a giocare con il suo membro fino a quando Oliver non lascia andare la mia nuca e mi chiede di alzarmi.
Mi spinge contro il letto e mi lascia cadere a cavalcioni sopra di esso.
Con una forza quasi disumana mi strappa i pantaloni e inserisce il suo membro tra le mie natiche.
Inizia a spingere prima con un’intensità minore, poi continua aumentando l’intensità, la forza delle spinte.
Mi mantiene i fianchi e io emetto delle piccole urla di piacere.
Quasi mi imbarazza sentire i miei gemiti di piacere nel silenzio assoluto.
“Ti sto facendo male?” Mi chiede Henry mentre poggia la mano destra lungo la mia schiena.
“No.” Dico io.
“Sicuro? Altrimenti mi fermo.” Esclama lui premuroso.
Muovo la testa in cenno di dissenso e Oliver riprende a spingere.
Dopo qualche minuto tira fuori il suo membro dal mio corpo e cambiamo posizione.
Oliver è stesso sul letto, mentre io sono seduto sopra di lui.
Un po' come oggi pomeriggio nella mia camera, con l’unica differenza che in quel momento c’era del tessuto a non rendere il rapporto del tutto reale.
Inizio a muovermi sul membro di Oliver che continua a farmi male, ma è un dolore che si fa sopportare.
Continuo per qualche minuto fino a quando Oliver non mi chiede di alzarmi.
“Aprile per me.” Dice indicando le mie gambe.
Così mi stendo sul letto, e mantengo le gambe aperte aiutandomi con le mani intorno alle caviglie.
Oliver inserisce per la terza volta il suo membro dentro di me, ed inizia a spingere.
Devo ammettere che vedere come si impegna Oliver ad infondermi piacere, mi eccita ancora di più.
“Hai scelto di giocare con il fuoco e queste sono le conseguenze.” Esclama Oliver in un ghigno.
“L’inferno non mi ha mai fatto paura.” Dico io sicuro di me.
“Preparati ad urlare il mio nome.” Mi avverte Oliver.
Oliver spinge sempre più a fondo, fino a togliermi il respiro.
“Mr. Verde.” Urlo io in un gemito.
“Mr. Verde.” Urlo di nuovo io mentre mi mordo il labbro inferiore tra i denti.
Oliver tira fuori il membro dal mio corpo e del liquido ricopre le coperte.
“Seguimi.” Mi dice scendendo dal letto.
Così scendo anche io, seguendolo verso il bagno.
Oliver accende lo sciacquone e lascia riempire la vasca, d’acqua.
“Se tutti i peccati portassero il tuo nome, peccherei tutti i giorni.” Esclama Oliver mentre lascia cadere nell’acqua delle bombe da bagno.
“Entra prima tu.” Mi dice e non appena l’acqua ricopre il mio corpo mi trattengo dallo strillare.
Per fortuna è tiepida quindi non riscontro alcun problema fisico.
Oliver si immerge subito dopo di me, e non appena scende nell’acqua inserisce le sue gambe tra le mie.
L’acqua ricopre i nostri corpi e lentamente ci lasciamo entrambi ricadere con le spalle sotto di essa.
I nostri corpi sono sempre più vicini mentre l’acqua tiepida affievolisce il calore che fuoriesce dalla nostra pelle.
Oliver inizia a buttarmi l’acqua contro la faccia ed io chiudo gli occhi con fare intimidito, quasi confuso.
“Non è divertente.” Esclamo mentre poggio le mani sulla mia faccia per coprirmi dall’acqua.
“Oh, vedrai.” Ribatte Oliver mentre si allunga per prendere il balsamo.
Me lo passa tra le mani ed io mi insapono leggermente le gambe.
“Cosa stai facendo?” Mi chiede Oliver bloccandomi.
“Mi sto lavando.” Rispondo io a tono.
“Non mi sembra che qualcuno ti abbia dato il permesso.” Ribatte lui mentre chiude il balsamo e lo ripone sul pavimento.
“Eh?” Ribatto io mentre la schiuma inizia a ricoprire la superficie dell’acqua.
“Non ti ho mica detto di lavarti.” Sottolinea Oliver divertito.
“Mica c’è bisogno che me lo dici.” Inizio a dimenarmi nell’acqua.
“Invece sì. Sentire il mio profumo sul tuo corpo mi eccita.” Oliver inizia ad avvicinarsi al mio petto.
“Prendi questo.” Mi dice passandomi un fiocchetto.
Prendo il fiocco rosa che nel frattempo Oliver mi ha passato.
“Slegalo.” Il suo tono è così sicuro da farmi fremere.
Come se fosse un ordine, sciolgo il fiocchetto e un nastro rosa è lì tra le mie mani.
Mi ritorna in mente quella volta che Oliver usò un fiocco simile a questo nel bagno di quel ristorante.
Un leggero sorriso si espande sulle mie guance.
“Fammi vedere di cosa sei capace.” Lo istigo io.
“Non stuzzicare il diavolo, se non sei pronto di scendere all’inferno.” Mi dice lui mentre prende il nastro tra le mie mani.
“Pensavo di stare già all’inferno.” Rispondo io sulla difensiva.
“Ti sbagliavi pisolo. L’inferno è appena iniziato.” Esclama lui mentre fa un leggero nodo al centro del nastro.
Si alza dalla vasca e l’acqua ricade dal suo corpo in maniera quasi grottesca.
“Preparati a non poter urlare il mio nome, quando sarà l’unico suono che vorresti emettere.” Sussurra Oliver.
“Apri la bocca.” Oliver inserisce il nastro tra i miei denti e in maniera delicata fa un fiocco dietro la nuca.
Ritorna nella vasca e mi spinge contro il suo membro che a contatto con l’acqua riesce e farmi trasalire dalla voglia di sentirlo dentro di me anche in questo momento.
Proprio dietro le mie natiche sento il membro di Oliver premere senza alcuna sosta.
Quasi come se a contatto con il mio corpo fosse l’unica cosa in grado di compiere.
Dimeno le mie anche contro le sue, mentre il nastro non mi permette di gemere.
“Voglio vedere i tuoi occhi godere.” Esclama Oliver mentre io mi sposto verso l’altra parte della vasca con fare meschino.
Oliver si inserisce tra le mie gambe è l’unica cosa che riesco a fare è sentire il mio cuore in questo momento che batte senza alcun freno.
Il membro di Oliver è a contatto con il mio corpo e vorrei toccarlo, anche se l’unica cosa che desidero è sentirlo di nuovo senza di me.
Non appena Oliver inizia a spingere, delle piccole bollicine si formano nell’acqua e il rumore che si sta creando è più eccitante dell’atto stesso.
I miei occhi in questo momento esprimono ciò che a parole non sarei in grado di dire, a causa di forze maggiori.
Ad ogni spinta, stringo forte il nastro tra i miei denti, e gli occhi si aprono ogni volta sempre di più.
“Benvenuto all’inferno, pisolo.” Mi dice Oliver in un gemito sussurrato mentre ricado con il suo petto contro il mio.
Riesco a strappare il nastro con i denti, e nel frattempo galleggia sulla superficie dell’acqua.
“Se questo è il sapore che ha l’inferno, devo ammettere che diventerà il mio luogo preferito.” Gli dico mentre mi muovo sotto il suo corpo.

***

Dopo esserci asciugati ritorniamo sul letto, e ci stendiamo uno accanto all’altro.
Mentre mi giro verso Oliver che nel frattempo ha tirato via il lenzuolo dalle sue gambe, un leggero senso di gioia pervade il mio corpo.
Mai nel corso della mia vita mi sarei aspettato di poter vivere tutto questo.
Sin da bambino avevo sempre sognato di trovare il principe azzurro, mentre adesso invece…ero finito tra le braccia del diavolo che io amavo più di quanto a parole potessi esprimere.
È proprio vero, non si sa mai cosa l’amore è in grado di creare.
L’unica certezza è che l’amore crea sempre.
Raramente distrugge, e quando lo fa non può essere definito tale.
Nella vita abbiate il coraggio di mettere un punto a chi non vi valorizza, perché il valore già lo possedete di vostro.
Abbiate la forza di rimanere accanto al fianco di qualcuno che vi arricchisce, che aggiunge ai vostri pregi altri pregi, che di difetti ne abbia, perché è risaputo che la perfezione non esiste.
Che siamo noi a rendere gli attimi eterni, ricchi di ricordi da poter imprimere nella nostra memoria.
Perché io e Oliver, o meglio dire Pisolo e Mr. Verde eravamo soltanto all’inizio della nostra favola, che tra le onde del mare, riesce a fare da approdo alle barche in piena notte.
‘C’era una volta…un giovane ragazzo che aveva trovato in un uomo più grande di lui il suo salvagente.’
Questa è la nostra storia.

NOTA DELL'AUTORE
Con le lacrime agli occhi e le mani che tremano sono qui a dirvi che la storia di Henry e Oliver è giunta al termine.
Grazie a tutti per il vostro sostegno, avete reso "Sexy Love" così speciale, e in tutte queste 610 pagine è racchiuso il vostro amore.
Il tempo è passato così in fretta da sembrare un attimo.
Domani è il 20 Agosto.
Ci sarà l'ultimo aggiornamento ovvero l'epilogo.
Siete pront* a sapere cosa succederà ad Henry e Oliver?
io non ne sarei così sicur*💚
Vi voglio bene
~manny

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