La stanza di Tehuti dista assai poco da quella di Ausar. Resisto alla tentazione di deviare dalla mia destinazione: non voglio che lui sappia che cosa sto facendo. Il suo istinto di protezione lo porterebbe a cercare di dissuadermi. E io voglio andare fino in fondo.
Busso leggermente alla porta di Tehuti, che mi apre dopo un istante. Gli faccio cenno di fare silenzio e lui mi fa entrare. Le pareti di malachite riflettono i raggi lunari che entrano dalla terrazza. Mi fa cenno di sedermi, ma io resto in piedi.
«Che stai combinando stavolta?», mi chiede affettuosamente, sorridendo.
Resto immobile. Il peso di quello che sto per fare mi sta togliendo il respiro. Lui si avvicina e mi abbraccia. Mi abbandono contro la sua spalla.
«Ho bisogno del tuo aiuto», dico in un sussurro.
«Prima vieni a sederti.»
Mi porge un bicchiere di vino con il miele, che bevo a piccoli sorsi.
«Voglio il potere di Ra», gli dico senza mezzi termini.
Lui non risponde, ma si appoggia allo schienale della sedia accanto alla mia.
Il silenzio va avanti per qualche minuto, ma non sono a disagio. So che lui è così, deve pensare. Riflettere.
Ne approfitto per guardarlo. La luce della luna illumina il suo bellissimo viso. Tiene gli occhi fissi sul vuoto, come ogni volta che si perde nei suoi pensieri. Per tutti è il Grande Tehuti, Dio della Saggezza, il Grande Alchimista. Non per me. Lui è il mio amico più caro, colui al quale mi rivolgerò sempre e per sempre.
«Bene, dammi una buona ragione per aiutarti a metterti nei pasticci.»
«Perché non mi metterò nei pasticci. Ti sembra valida come ragione?»
«Non hai capito. Allora ti spiego meglio. Qualsiasi cosa succeda, dovessi mettermi contro il mondo intero e i mille universi dei sette cieli, io sarò al tuo fianco. Non ho paura e non mi tirerò indietro. L'ho promesso, ricordi? Ma se devo inimicarmi di nuovo il Dio del Sole, almeno voglio sapere il motivo.»
«Sposerò Ausar.»
«Dèi del cielo, finalmente! Chi devo ringraziare per averti fatta rinsavire?»
«Mio padre», rispondo sorridendo. «Ma avrei scelto lui alla fine, lo sai.»
«Certo, la Signora dell'Amore che preferisce soffrire lei che far soffrire gli altri.»
«Smettila! Mi basta già Ausar, non mi serve un amico pungente!»
Lui scoppia a ridere. Non riesce mai a provocarmi a lungo. Poi torna serio.
«Coraggio, cos'hai in mente?»
«Dove risiede il potere di un Dio?»
«Nel suo nome segreto. Ma nessuno lo conosce, nemmeno io, e lui non te lo dirà mai. Sarà meglio che cambi strategia.»
«Al contrario, io credo che me lo dirà. Anzi, morirà dalla voglia di farlo.»
Spazio autrice
Lo so, questo è un capitolo molto corto, ma era importante per mostrare la profondità del rapporto tra Auset e Tehuti.
Se dovessi descrivere l'amicizia, userei molto probabilmente loro, come esempio. Andando avanti, quest'amicizia diventerà sempre più chiara, e sempre più importante.
Intanto... vado a mettere il prossimo capitolo! 💖
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AUSET - La storia di ISIDE
SpiritualNel cuore pulsante dell'antico Egitto, dove il confine tra divino e mortale sfuma come miraggio nel deserto, Auset sfida l'ordine cosmico. Non è solo una dea, è una forza della natura che rifiuta di piegarsi al destino. Quando l'amore viene strappat...