Dolore e morte sono solo destino
Tutti fuggono, io resto
(ho colorato di pietra i miei occhi)
Dipingo di viola il cielo
Mentre ascolto il tamburo dell'alba
(non è il mio posto, non sono io)
Canto antiche nenie
Ma sono io quella da addormentare
(chiudo la coscienza in uno scrigno)
Pensavo che diventare Dea a tutti gli effetti mi avrebbe aiutata a gestire tutte queste emozioni. Invece mi sento attratta da esse come se fossero un richiamo a cui non so resistere. Io e il dolore. Io e il buio. Io e Auset. Io e Ausar.
Mi ha sempre amata, come un fratello può amare una sorella. Ma con Auset è sempre stato diverso. Lei è la sua luce. E io sono il buio che nemmeno riesce a oscurarla con la sua presenza. E nemmeno vorrei farlo! Credo di amarla più di quanto ami Ausar. Per quello l'ho aiutata. Ma più è grande la loro gioia, più il mio dolore scava a fondo.
Stringo tra le mani il pezzo di papiro che Seth mi ha fatto pervenire.
«Ho bisogno di vederti: ci troviamo al solito posto, quando la notte addensa le sue ombre.»
Seth. Colui che mi ha sempre capita, che ha visto prima di ogni altro, prima ancora di me stessa, i sentimenti che mi rendevano inquieta.
Seth che mi ha fatto compagnia nelle lunghe notti in cui le risate degli amanti gettavano l'ombra sul mio cuore. Lui e le sue parole. Lui e i suoi scherzi.
Io e Seth siamo inesorabilmente legati. Come io amo Ausar, lui ama Auset, ma il suo è un amore possessivo, geloso, livido di rabbia, potente e pericoloso. Io sono l'unica che lo comprende davvero, eppure a volte lo temo.
Sento i suoi passi avvicinarsi nella notte e mi volto verso di lui. I suoi occhi scintillano nel buio, mentre si avvicina in silenzio.
«Grazie per essere venuta.»
«Non avrei avuto motivi per dirti di no. Cosa c'è Seth?»
La sua risposta è rabbiosa, a stento trattenuta. «Come sarebbe cosa c'è? Come puoi sopportarlo?»
«Si sono scelti. Prima lo accetti e prima starai meglio.»
«Tu lo hai accettato? Stai meglio?»
Abbasso gli occhi, incapace di rispondere.
«Avremmo potuto essere alleati, io e te. Avremmo potuto ottenere ciò che volevamo.»
«A te non sarebbe bastato avere Auset. Tu vuoi tutto ciò che ha Ausar.»
Mi investe con le sue parole. «Io studio e mi applico da quando sono nato. Accolgo ogni richiesta di nostro padre, mi esercito nella guerra, sono forte e abile. Ausar passa il suo tempo attorno ad Auset e qual è il risultato? Tutti preferiscono lui!»
«Basta Seth, sai benissimo che non è così. Ausar ha perfettamente superato la prova di Ma'at, come ognuno di noi!»
«Ancora lo difendi!»
«Non si tratta di difendere. È il dolore a parlare per te. Io so che tu non sei questo, non lasciare che l'invidia prenda il sopravvento.»
Lui tace per un momento che sembra infinito. Poi si avvicina e mi prende la mano.
«Hai ragione, sorella. Per questo ho voluto vederti. Ho bisogno del tuo aiuto, ho bisogno di te. Lasciamoci tutto alle spalle. Vuoi?»
L'intensità nei suoi occhi mi sorprende. Finora ha sempre riservato quello sguardo ad Auset.
«Tu sei in grado di tirar fuori la mia parte migliore, Nebt. Io voglio solo essere felice.»
Ogni parola che pronuncia si deposita nel mio cuore, mentre si avvicina al mio viso.
«Seth, io...»
Il suo bacio spegne la mia voce. Nessuno mi aveva mai baciata. Sento la sua mano risalire lungo la schiena e i brividi mi avvolgono. Nemmeno ricordo cosa stessi per dire.
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Spazio autrice
Ecco svelato chi andremo a conoscere un po' meglio. La dolce (?) Nebt.
Sappiate che ho amato molto scrivere di lei, perché è tutto... tranne che prevedibile.
Ovviamente sono apprezzati tutti i commenti, le osservazioni, ecc.
Piccola curiosità: la frase della poesia "ho colorato di pietra i miei occhi" è un doppio senso che fa riferimento sia alla pesantezza del pianto che all'abitudine delle donne egiziane di creare ombretti con la polvere tratta dalle pietre.
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AUSET - La storia di ISIDE
EspiritualNel cuore pulsante dell'antico Egitto, dove il confine tra divino e mortale sfuma come miraggio nel deserto, Auset sfida l'ordine cosmico. Non è solo una dea, è una forza della natura che rifiuta di piegarsi al destino. Quando l'amore viene strappat...