Capitolo 3

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13 Maggio 2024

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13 Maggio 2024.

POV NAMJOON:
Chiudo gli occhi e prendo un profondo respiro, ben certo e consapevole del putiferio che tra pochi secondi di scatenerà. Dopo nemmeno qualche secondo dall'annuncio dell'unione tra la figlia del clan di Seoul, Soyeon e Jimin, riesco a sentire lo sguardo del mio omega trapassarmi e ferirmi definitivamente, quindi sospiro e porto lo sguardo nel suo. Incrocia le braccia al petto mimando con le labbra: "Adesso saremo tutti fottuti, lo sai?". Lo so, conosco troppo bene Jungkook, poiché ho provato sulla mia stessa pelle cosa significa scontrarsi con la sua ira: mi picchiò quasi mortalmente in seguito a quella nottata, in seguito all'errore più devastante di tutta la mia vita che mi ha portato, inevitabilmente, a perdere per sempre il mio omega, il mio amore, la mia anima gemella. Mi picchiò perché avevo provocato dolore al suo Hyung, al suo punto di riferimento. Annuisco silenziosamente e mi volto verso Jimin che osserva la scena passivamente con le labbra schiuse, come se non capisse realmente ciò che sta succedendo intorno a sé. Sono preoccupato per lui e mi sono sempre trovato in disaccordo con Yoongi e il suo modo di educarlo ma purtroppo è lui il capo e solamente lui può prendere le decisioni, soprattutto se queste vertono su Jimin. Yoongi ringhia verso Hoseok, la guardia del corpo personale di Jimin: "Porta immediatamente fuori di qui Jimin e non farlo avvicinare a nessuno". Hoseok annuisce e porge la mano a Jimin, il quale chiede confuso: "Hyung, non devo presentarmi alla famiglia della mia futura sposa? Dove vuoi che vada senza di te?" Yoongi che intanto ha lo sguardo fisso verso il suo più grande problema che si avvicina a falcate veloci, urla nuovamente a Hoseok, senza degnare Jimin di una sola parola: "Hoseok, giuro sulla Dea che se non allontani Jimin da qui, ti uccido con le mie stesse mani!". Jimin si irrigidisce ma la presa della sua guardia del corpo, e migliore amico, si fa duramente salda trasportandolo fuori sotto braccio, sotto le proteste e urla del più piccolo. Sospiro e vedo Jungkook ormai a pochi passi da noi, quindi mi interpongo tra lui e Yoongi e lo fisso negli occhi che sono paurosamente rossi: "Jungkook, cosa vuoi fare?" Lui mi prende per il collo e stringe la presa, facendomi annaspare: "Non ti riguarda traditore! Togliti dai piedi". Rilascia la sua presa contro il collo e mi lancia via, come se pesassi una piuma cadendo rovinosamente a terra e tossendo, per cercare di fare entrare più aria possibile nei polmoni. Intravedo Jin allarmarsi e ringhiare a Jungkook. Poi mi fissa preoccupato ma io gli faccio segno che sto bene, quindi lui stringendo il braccio di Jungkook gli sussurra: "Non qui, Jungkook. Ci stanno guardando tutti, è questo quello che vuoi? Renderti ridicolo davanti tutti coloro che non aspettano altro che vedere la tua disfatta? Sii razionale e andiamo in un posto più appartato a parlarne. E non toccare il mio Alpha!". Jungkook si immobilizza sui suoi stessi passi e si volta a guardare Jin che cerca di calmarlo, ben sapendo però che, questa è la calma prima della tempesta. Prende un profondo respiro e ritorna sui suoi passi, con un ritmo meno aggressivo e arriva a pochi metri da Yoongi e ringhia: "Vediamoci fuori. Sul retro". Yoongi sorride sornione e grugnisce in assenso, io mi rialzo e mi avvicino al mio capo, sussurrandogli: "Mi raccomando Yoon, non rispondere alle sue provocazioni!" Lui scoppia a ridere e mi fissa intensamente con quei suoi occhi felini: "L'attacco è la miglior difesa, Kim". Io cerco di ribattere ma lui mi precede e mentre sono pronto a raggiungerlo, vengo tirato per il polso, trovandomi faccia a faccia con Jin che sospira preoccupato: "Nam.. Cerca di tenere lontano Jimin da Jungkook.. Io.. ho strane sensazioni". Inarco un sopracciglio e cerco di girarmi verso la porta per scorgere la figura di Yoongi, ma continuo ad intrattenere la conversazione con il mio omega: "Cosa c'entra Jimin in tutto questo?" Sbuffa e le sue parole successive, mi costringono a voltarmi per guardarlo dritto negli occhi: "Ho strane sensazioni... Jungkook non ha mai dato troppa importanza a nulla se non ai suoi interessi economici e di espansione del potere ma, da quando ha visto Jimin, ha totalmente perso la testa. Sembra come aver perso la ragione ed è impazzito. L'ho osservato per l'intera serata e non gli ha tolto gli occhi di dosso per un attimo, ho paura di quel che possa accadere". Ringhio: "Non ci voleva proprio, se Jungkook facesse del male a Jimin sarebbe la fine e la guerra scoppierebbe definitivamente tra le due famiglie e tu potresti tranquillamente prevedere le conseguenze di un simile avvenimento", lui annuisce: "Si, subentrerebbero gli altri clan e questo di Seoul.. E coglierebbero la palla al balzo per tagliarci fuori dai giochi definitivamente". Sospiro e suggerisco: "Meglio che usciamo fuori e andiamo a controllare la situazione, ormai queste sensazioni negative non mi abbandonano". Lui annuisce e mi precede, poi si volta e sussurra: "Al di là dei nostri screzi, Nam, dobbiamo unire le forze. Noi due siamo quelli adulti e quelli che dovrebbero guidarli, loro sono solo dei ragazzini che si sono trovati catapultati in una realtà troppo grande. Sono stati costretti a crescere velocemente, bruciare le tappe e fingersi grandi quando, invece ancora, avevano bisogno di qualcuno che li tenesse per mano. Ti chiedo, quindi, di unire le forze anche se vorrei tagliare definitivamente i ponti con te, ma comportiamoci da persone mature e cerchiamo di fare da collante per il loro bene, intesi?". Vorrei dirgli che io, per lui, potrei fare qualsiasi cosa, anche il gesto più disperato ma mi trattengo e annuisco, sorridendogli: "Non permetteremo anche a loro di cadere in miseria... Non gli permetteremo di assistere alla loro stessa disfatta.. Te lo prometto tesoro!". Sospira, annuisce e finalmente ci incamminiamo, pronti a combattere contro l'ira di due alpha per niente malleabili e docili.

POV JIMIN:
Essere sballottati avanti e indietro per poter raggiungere l'automobile e rimanere all'oscuro di quel che sta accadendo, è abbastanza snervante quindi, impianto bene i piedi a terra e cerco di frenare la corsa del mio migliore amico: "Hobi, Hobi fermati, ti prego!" Lui scuote la testa e continua a camminare imperterrito, trasportandomi come se fossi un peso piuma e non stessi facendo alcuno sforzo per oppormi, quindi urlo: "Adesso fermati o giuro che comincio ad urlare per strada che mi stai molestando e ti faccio arrestare!" Le mie parole sembrano funzionare poichè, Hobi, interrompe la sua corsa e si volta incredulo verso di me: "S-signorino, suo fratello mi ha comand-", sbuffo: "Innanzitutto chiamami con il mio nome, siamo solo io e te e siamo migliori amici e poi sei la mia guarda del corpo, non sua. Devi ascoltare me, non lui!" Lui sembra soppesare le mie parole e dopo qualche secondo annuisce e sussurra: "Scusami ma erano tutti preoccupati lì dentro e sinceramente non me la sentivo di farti rischiare". Sospiro: "Cosa è successo? Perchè non mi sono andato a presentare alla famiglia della mia futura sposa.. E perché mio fratello era così preoccupato?" Lui cerca di rispondermi ma un urlo ci fa agghiacciare entrambi ed io preoccupato, sussurro: "Ma n-non era m-io fratello?" Hoseok prende subito la pistola ed io chiudo gli occhi impaurito: "C-cosa fai? Posa subito quell'arma del demonio, non voglio vederla!". Lui la nasconde dietro la schiena e mi suggerisce dolcemente: "Jimin, posso consigliarti di precederci in auto? Devo andare a controllare la situazione" Incrocio le braccia al petto e urlo: "Assolutamente no! C'è mio fratello di là!! Vengo con te!" Lui spalanca gli occhi: "Jimin è pericoloso e-" ma io non ascoltandolo mi volto, cercando di raggiungere il vicolo dal quale si è levato quell'urlo. Hoseok mi sta alle calcagna, quindi aumento il passo ma ciò che mi si presenta davanti agli occhi mi fa accapponare la pelle e mi fa fare un passo indietro, portandomi a scontrare con Hobi che si irrigidisce dinanzi la stessa scena osservata da me. Jungkook ha appena preso a pugni sul viso Yoongi, il quale sta sanguinando dal naso e mentre cerca di frenare l'emorragia, urla: "Adesso che mi hai picchiato ti senti meglio?" Jungkook che mi volta le spalle scoppia a ridere in modo davvero sinistro e ringhia: "Non mi sentirò soddisfatto fino a quando non ucciderò te e quel bastardo del tuo fratellino". Mi irrigidisco e la presa di Hoseok diventa più salda, ma lo sguardo del mio hyung si incattivisce e si butta quasi addosso a Jungkook, se non fosse per Namjoon che lo prende al volo e lo allontana. Yoongi, palesemente fuori di sè, impreca contro Jungkook: "Ti ammazzo alpha del cazzo! Ti faccio diventare cenere se osi mettere un solo dito su di lui! Cosa cazzo ti ha fatto? Ce l'hai con lui da quando l'hai visto!" Il pazzo alpha schiocca la lingua contro il palato e scuote la testa: "La sua sola presenza mi dà fastidio!" Sbuffo e mi avvicino lentamente a loro ma Hoseok mi trattiene per un braccio e mi implora: "Jimin te ne prego, è pericoloso, entra in auto cazzo!" Mi libero dalla sua presa e lo guardo in cagnesco, non degnandolo nemmeno di una risposta. Qualcosa però, interrompe nuovamente il mio cammino perché, il ragazzo che ho conosciuto in università, Taehyung, fratello di quel buzzurro, sta correndo verso mio fratello, sotto lo sguardo attonito di tutti. Yoongi alza un sopracciglio e trovandosi a pochi centimetri dal viso del ragazzino, chiede: "Cosa vuoi Tae? Picchiarmi anche tu? Togliti dai piedi!" Lui, invece, con le lacrime agli occhi, scuote la testa ed estrae dal taschino della giacca un fazzoletto e comincia a tamponare il sangue che esce a fiotti dal naso di Yoongi. Inizialmente mio fratello si scansa ma poi, rendendosi conto delle pacifiche intenzioni di Taehyung, si lascia curare, fissandolo curioso. Non capisco cosa sta accadendo e nemmeno perchè il fratello di quel folle sia accorso in aiuto di mio fratello, ma il ringhio di Jungkook costringe tutti a tacere: "Taehyung, cosa cazzo stai facendo?" Mi porto le mani sulle orecchie per evitare di ascoltare parole talmente scurrili in piena serata ma la sua voce talmente potente e autoritaria, raggiunge decibel inimmaginabili ed urla, con la voce di alpha: "Tae allontanati immediatamente!". Taehyung, costretto e obbligato, si allontana a testa bassa e si mette in disparte, con qualche lacrima che gli solca il viso ed è in questo momento che le mie gambe si muovono ancor prima del comando del mio cervello...

POV TAEHYUNG:
Mi allontano da Yoongi, costretto ed umiliato e mi faccio in disparte a causa dell'autorità e austerità di Jungkook sentendo le lacrime minacciarmi di sgorgare dai miei occhi lucidi. Non è giusto. Sono stanco di tutta questa situazione, sono totalmente affranto e sfinito. Non sarei mai voluto nascere in questa famiglia, non avrei mai voluto la responsabilità di portare alto il cognome della nostra famiglia, non avrei mai chiesto di nascere e crescere con un sentimento nel petto straziante, che si propaga ogni giorno di più ma che mi logora fino a rendermi apatico, insensibile. Ho il timore di parlarne con qualcuno e che possa sminuire la pericolosità di tutti questi sentimenti che provo. Non è uno scherzo, non è un gioco, è la realtà. Sono innamorato di Yoongi da quando ero un bambino e ci giocavo insieme. Ricordo ancora chiaramente le sue premure nei miei confronti e i suoi insegnamenti ma poi, cosa è accaduto? Tutto è andato in rovina ed io sono stato costretto ad allontanarmi da lui, a crescere senza di lui. L'amore non dovrebbe essere sottovalutato, non dovrebbe essere screditato perchè l'amore è il motore di tutto. Senza amore, oggi, noi non saremmo nemmeno su questa terra. Senza amore non ci sarebbero bambini, non ci sarebbero domeniche, non ci sarebbero sorrisi. Senza amore noi saremmo finiti e quindi perchè, io, devo essere costretto a stargli lontano? Perchè sono ancora troppo piccolo? Ma davvero l'amore ha un limite di età? Davvero io, non posso urlare al mondo che sono innamorato di qualcuno solo perchè sono ancora troppo giovane?

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