15 Luglio 2024.
POV JUNGKOOK:
Il tragitto per arrivare al 'Byblos' mi risulta quasi strano e imbarazzante. Jin e Taehyung continuano a fissarmi e a sghignazzare tra di loro. So che stanno parlando di me, ma perché? Cosa confabulano alle mie spalle? Perché sembro essere l'oggetto delle loro risate? Jimin affianco a me invece, sembra un cucciolo spaesato. Guarda fuori dal finestrino con aria sorpresa, come se stesse vedendo il mondo esterno per la prima volta. Gli accarezzo una spalla e lui sussulta girandosi verso di me "J-Jungkook.." Io mi avvicino alla sua figura, mettendogli il braccio dietro la testa, abbracciandolo, e avvicinandolo dolcemente a me; facendo sfiorare le nostre gambe. Sto cercando un contatto fisico con lui, per lasciare il più possibile il mio odore su di lui; per profumarlo senza che nessuno se ne accorga. Anche prima l'ho fatto, fuori casa. Non ho resistito. Il solo pensiero che qualche alpha possa avvicinarglisi, mi manda in bestia, e quindi cerco di profumarlo il più possibile, con discrezione. Una volta vicini, anzi attaccati oserei dire, mi volto verso Jimin che a sua volta era già intento a fissarmi. I nostri visi sono vicinissimi: sono talmente vicini che i nostri nasi quasi si sfiorano. Potrei baciarlo, se solo volessi, ma mi sono ripromesso di non fare nulla che lui non voglia, dato che ha queste cose in cui crede. Se vorrà lo farà lui, ed io mi limiterò a rispondere, senza prendere iniziative. Ho deciso di rispettare i suoi tempi e questa sua vicinanza, molto allettante, anche se stuzzica tutti i miei sensi, non mi farà infrangere la promessa che ho fatto a me stesso. Non contento incastra i suoi occhi nei miei, mantenendo un rigoroso silenzio, e istintivamente, si morde il labbro inferiore, come fa ogni volta che si sente nervoso. Io impreco mentalmente, e, sempre per profumarlo, avvicino il mio naso al lato della sua guancia, strofinandomici nuovamente contro. "Jimin..." dico con tono basso "Cosa ti avevo detto l'altra volta riguardo al tuo morderti le labbra quando sei con me, e mentre mi guardi in quel modo?" Lui s'irrigidisce e io emano dei feromoni calmanti per fargli capire che è tutto ok, e che non sono arrabbiato, anzi: se solo sapessi cosa vorrei farti Jimin! "Lo so scusami! Ma è un gesto istintivo.." Mi risponde lui con tono ansante e imbarazzato, mentre afferra la mia canotta. "Mhmh.." dico io annuendo, continuando a profumarlo spudoratamente sentendo le sue guance bollenti a contatto con le mie. "Cerca di controllare questo tuo gesto allora Jimin.. Se non vuoi che ti baci qui, seduta stante. Ok?" Sento Jimin stringere, questa volta, e tirare la mia canotta verso di lui per poi rispondermi "V-Va bene!" La macchina si ferma, e io come ustionato, mi allontano dal corpo di Jimin. "Siamo arrivati finalmente!" Tae batte le mani euforico e scende dall'auto insieme a Jin. Io prima di aprire la portiera dell'auto guardo Jimin e lo avverto "Jimin, ricordati: non devi allontanarti da me!" Poi scendo dall'auto e attendo che anche il piccoletto dai capelli rossi, faccia la stessa cosa. Taehyung lo afferra e lo conduce, con me alle calcagna, verso l'ingresso della discoteca. "Dov'è il tuo alpha Jin?" Chiedo impaziente e nervoso al mio Hyung. "Jungkook calmati ok? Andrà tutto bene! E comunque sta arrivando, tranquillo!" Dice lui accarezzandomi la schiena. Annuisco e poi entriamo nel locale. Ovviamente la musica è a palla e il locale è pieno di corpi che ballano e si strusciano tra loro. Jimin è sorpreso ed estasiato, e dopo aver superato di qualche passo la porta d'ingresso, si ferma osservando tutto ciò che lo circonda. Dopo qualche attimo, vedo Tae afferrargli la mano "Andiamo a bere Jimin!" "Ma-" "Forza, devi provare!" E detto ciò lo trascina letteralmente verso il bancone. Io sto per intervenire quando Jin, nuovamente, mi poggia la sua mano sulla spalla "Jungkook, ti prego.. Fagli fare le sue esperienze. Si, tienilo d'occhio, ma lascialo vivere ok? Siamo qui apposta anche noi no?" Dice facendomi l'occhiolino invitandomi a raggiungere i due mocciosi. Una volta raggiunti vediamo Tae leggere i vari nomi dei cocktail a Jimin, che ignaro, dice "TaeTae davvero, fai tu! Io non ne conosco nemmeno uno!" "Ok allora so già cosa prendere!" Annuisce mio fratello per poi ordinare al barman i due cocktail da lui scelti. "Taehyung datti una calmata ok?" Ringhio quasi, avvicinandomi al suo orecchio. Lui mi guarda con un sorrisetto furbo "So quello che faccio Hyung!" "Si ma-" "Jungkook smettila! E tu: Tae.. Divertitevi ma senza esagerare, va bene tesoro?" Dice Jin. Vedo Taehyung annuire e poi girarsi verso Jimin che a sua volta, guarda incuriosito il cocktail che gli hanno appena servito. "Beviamo!" Esclama Tae, e Jimin insicuro, afferra il bicchiere. Dopo aver brindato con mio fratello, lo vedo assaggiare quel liquido colorato: in un primo momento sembra non piacergli, poiché strizza gli occhi facendo contemporaneamente una smorfia strana col volto, ma poi, per mia sfortuna esclama: "Cazzo Tae! È buonissimo!" Mio fratello ride di gusto e poi inizia a ridere e parlare con Jimin. Un odore di incenso, sandalo e ambra mi arriva alle narici e io mi volto, per scorgere Namjoon intento a salutare amorevolmente il suo omega. Poi si avvia a salutare i ragazzi. Non capirò mai come faccia Jin a parlargli ancora, dopo tutto ciò che gli ha fatto. So quanto soffre il mio Hyung a causa sua, proprio per questo mi chiedo: perché continua a vederlo, se ciò lo fa soffrire? "Lo capirai quando avrai un mate Jungkook! Smettila di studiarmi, e di guardare Nam in quel modo!" Jin mi fa sobbalzare! Sono davvero un libro aperto? A volte sembra davvero una mamma, e ciò mi fa sorridere e divertire allo stesso tempo. Sospiro, e cerco di alleggerire la serata al mio Hyung, sforzandomi di trattare bene quel bellimbusto del suo alpha, tenendo sempre d'occhio Jimin e Taehyung. "Ciao Namjoon" dico con un sorriso forzato, stringendogli la mano. "Ciao Jungkook! Come stai?" Lui è sempre affabile come ricordavo. "Non posso lamentarmi Nam.." Kim mi sorride per poi chiedere "Allora, cosa prendete?" Passano circa una ventina di minuti ed io ho necessità di andare al bagno. Non voglio davvero allontanarmi da Jimin, ma, se aspetto un altro po' sono sicuro di farmela addosso. Mi avvicino cautamente a Nam e Jin che sono intenti a flirtare, come al solito "Ragazzi.. dovrei andare al bagno.." Jin mi guarda confuso "E quindi?" Io ignorando la domanda di Jin, guardo seriamente negli occhi Nam "Namjoon.. io devo allontanarmi da Jimin per un secondo. NON DEVI ASSOLUTAMENTE PERDERLO DI VISTA! O te la vedrai con me, intesi?" Namjoon annuisce non lasciando il mio sguardo, in segno di fiducia e Jin sbuffa sonoramente, tornando a bere il suo cocktail subito dopo. Dopo un'ultimo sguardo a Jimin e Taehyung, mi dirigo al bagno, pronto a svuotare finalmente la vescica. Dopo aver fatto tutto, esco dal cubicolo e mi dirigo verso il lavandino, per lavarmi le mani e darmi velocemente una sistemata. Mentre sono intento ad asciugare le mani, guardo oltre la porta di vetro del bagno, che mi permette di vedere la posizione di dove sono i ragazzi: il sangue mi sale dritto al cervello, i miei occhi cambiano velocemente colore, le zanne fuoriescono e i miei nervi si tendono peggio di una corda di violino. Ormai vedo tutto rosso, come un toro inferocito.
Hoshi è qui.
Hoshi si è avvicinato a Jimin.
Hoshi sta parlando con Jimin.
Hoshi sta toccando Jimin.
Hoshi ha provato ad abbracciare Jimin.
Vi dico io come andrà a finire questa serata: Hoshi morirà, per mano mia.
Non aspettando un secondo di più, butto a terra la carta con cui mi stavo asciugando le mani e apro la porta con una manata secca. Un unico pensiero mi invade la mente mentre mi avvicino sempre di più a quel bastardo, riconoscendo anche l'odore di rosmarino e timo che sta emanando: LO AMMAZZO PORCA PUTTANA!
POV HOSHI:
Voglio ballare. Voglio toccare il fondo per poi faticare a risalire su. Voglio perdere me stesso tra le luci stroboscopiche della discoteca in cui mi ritrovo a bere e strusciarmi, contro chiunque cada ai miei piedi. Mi vogliono, mi cercano, mi toccano e mi pregano di fotterli anche contro le piastrelle sudicie del cesso, su cui tanti hanno scopato o pisciato ma lui.. Lui... È così testardo, così puro, così schivo nei miei confronti, da farmi vivere con una costante erezione fastidiosa tra le gambe. Lo voglio, lo sogno di notte mentre geme sotto di me, con la sua espressione estasiata e spesso anche rigata dalle lacrime; sogno le mie mani stringersi intorno quei capelli rossi così soffici e profumati; sogno di farlo urlare e implorare di dargli di più, sempre di più. Jimin è il mio sogno ed il mio tormento, l'ho desiderato nell'attimo stesso in cui i suoi occhi spaesati ed ingenui, si sono incastrati nei miei per pochi attimi e nonostante il suo carattere chiuso, ingenuo e bigotto; io ho scorto il suo reale temperamento sin da subito. In lui, si nascondono mondi inesplorati e non mi meraviglierei se, una volta risvegliato dal suo intorpidimento, si rivelasse un essere leggendario ed inavvicinabile. Lo voglio, voglio legarlo al letto e tenerlo nascosto dal resto del mondo perché il mondo non si merita una visione così celestiale ed infernale allo stesso tempo. È tenero, grazie a quelle guance soffici e ai suoi comportamenti tipicamente infantili ma spesso, contro la sua stessa volontà, assume atteggiamenti che sfiorano quasi il porno: quando si morde quel fottuto labbro inferiore, quando si aggiusta i capelli dietro l'orecchio e ti osserva di sottecchi, quando si alza dalla sedia e comincia a camminare quasi sculettando, mettendo bene in mostra il suo sedere sodo, alto, perfetto da stringere tra le mani e mordere. La sua pelle nivea me la immagino macchiata dai miei morsi, graffi; voglio marchiarlo, voglio ricordargli che io, potrei fargli esplorare mondi mai conosciuti solo entrando dentro di lui e sbattendomelo fino allo svenimento. Tuttavia, è sempre stato sotto la protezione di quell'idiota del fratello e non ho mai potuto avere un approccio prolungato con lui ma adesso che è stato rapito, adesso che quasi tutta la Corea sa che Jimin è tra le mani di quel pallone gonfiato di Jeon, dovrò provarci e riuscirci.
Ce l'ha fatta Jeon, perché non dovrei farcela anche io?
Ho capito che l'unica soluzione per averlo e dare vita alle mie fantasie distorte, è rapirlo, legarlo ed imbavagliarlo. Stringo forte i fianchi di un ragazzino che si struscia contro il mio bacino a ritmo di musica e riesco a sentirlo gemere, nonostante la musica troppo alta. Oh povero ingenuo, non sei tu che me l'hai fatto venire di marmo bensì un ragazzino che non vedo da fin troppo tempo e che non si è mai lasciato nemmeno baciare una cazzo di mano da me. Ringhio contro l'orecchio dello sconosciuto "Andiamo in bagno, devo scoparti a sangue". Devo farlo, lo necessito o potrei impazzire di desiderio seduta stante. Non è Jimin ma proverò ad immaginarmi lui mentre esco ed entro da quei culi sconosciuti, come ogni volta. Gli prendo la mano e lo trasporto, cercando di evitare le persone che saltano impazzite in pista ma all'improvviso, degli odori forti e degli spostamenti all'ingresso, mi distraggono e mi fanno irrigidire. Come in un sogno, l'oggetto dei miei desideri, si palesa davanti ai miei occhi ma per poco non mi cadono gli occhi ed eiaculo nelle mutande, senza toccarmi. Jimin, in carne ed ossa, sosta all'ingresso mentre si osserva incredulo attorno a sé e annuisce freneticamente alle parole che il fratellino di Jeon, gli sussurra nelle orecchie. Lo fisso e deglutisco: quei fottuti pantaloni mettono in risalto le sue curve sinuose, sulla quale farei giocare la mia lingua ed i miei denti. Voglio il sangue, voglio il suo sangue. Mi sento un fottuto vampiro assetato che ha appena puntato alla sua preda. Lo voglio, più che mai. Inarco un sopracciglio e solo adesso mi accorgo della presenza ingombrante ed invasiva dell'alpha purosangue, alle calcagna del mio piccolo e sensuale Jimin. Ringhio ed il ragazzo che stavo andando a scoparmi al bagno e di cui mi ero dimenticato nello stesso momento in cui ho avvertito la presenza di Jimin, chiede preoccupato "Hey è successo qualcosa? Ti sei bloccato all'improvviso e mi stai stringendo forte la mano, mi fai male". Lascio andare la presa come scottato e senza guardarlo negli occhi, sputo freddo "Vattene, non mi servi più!" Il ragazzo sembra incollerito, sbuffa e con un gesto della mano mi liquida "Fanculo, bastardo". Io, però, non lo sento più perché tutta la mia attenzione è su quel ragazzo che accende in me desideri più reconditi ed assopiti. Ciò che cattura la mia attenzione è soprattutto quel fottuto Jeon che non lo lascia mai andare, nemmeno con lo sguardo: lo segue, lo ammonisce con lo sguardo ma soprattutto... sussulto. Quello sguardo.... È lo stesso sguardo, di quando io fisso Jimin; quindi, Jeon, vuoi scopartelo anche tu eh? Come biasimarti? Tuttavia, lui è mio e non sarai certamente tu a soffiarmelo da sotto il naso, non sarai certamente tu ad avere il privilegio di vederlo tutte le mattine al risveglio. Ringhio e spingo le persone lontane da me per andare in un angolo del locale e cascare su un divanetto libero, per avere una migliore visuale della situazione, senza essere scorto. Devo avvicinarmi a lui, voglio anche solo toccargli un lembo di pelle perché vestito così mi sta facendo impazzire ed io sono contento di impazzire per lui e per quel che vorrei fargli. Sembra un pesce fuor d'acqua ma è inevitabile siccome è stato cresciuto senza aver visto mai nulla della vita ma la cosa che mi acceca dalla rabbia, è lo sguardo costante di Jeon su di lui. Dovrà smetterla prima o poi di fare il cane da guardia, anche lui avrà delle esigenze fisiologiche come andare al bagno, soprattutto dopo aver ingerito tutto quell'alcool. Mi posiziono meglio e poggio un braccio sullo schienale del divanetto in pelle e mi perdo ad osservare ogni curva o espressione di Jimin. Dalla mia posizione riesco a scorgerne il suo profilo perfetto, il quale mette in risalto quei due canotti che ha al posto delle labbra. Dio, quelle labbra e le cose peccaminose che potrebbero farmi: le vedo proiettate sul mio petto mentre ingloba il mio capezzolo e poi scende lentamente giù, sempre più giù, fino ad arrivare all'altezza della mia asta. Le sue labbra, disegnate dal peccato stesso, si aprono per poi stringere tra esse il mio cazzo turgido e bagnato. Gli prenderei i capelli e li tirerei così forte da dettare il ritmo e scopargli la bocca. Voglio vedere colare il mio sperma lungo il suo collo e lungo quelle labbra che tanto mi stanno mandando al creatore. Preso dalle mie fantasie e dal suo corpo che, sensuale si muove per parlare con quella gentaglia che si ritrova al fianco, mi sono reso conto troppo tardi di aver inserito una mano nei pantaloni e boxer e aver stretto il mio cazzo mentre comincio a pomparlo velocemente. Annaspo perché mi sto masturbando guardando colui che mi ha reso un inutile burattino che vive per lui e per ogni suo movimento o respiro. Si morde il labbro per evitare di ridere ad una battuta ed io aumento le mie spinte sul mio cazzo, stringendo contemporaneamente, con l'altra mano, la pelle del divanetto, immaginandomi di poter stringere il suo culo, fino a farlo sanguinare. Si sposta e si poggia con la schiena contro il bancone mentre sorseggia lentamente del liquido colorato e lo ingerisce, restringendo gli occhi per il bruciore intenso. La sua posizione, adesso, mi dà modo di osservare ogni cosa di lui, persino quei capezzoli che sotto quella camicia nera, quasi trasparente, si ergono pronti per essere succhiati e strappati a morsi. La sua vita sottile e stretta, è perfetta per essere stretta tra le mie braccia e vorrei inginocchiarmi di fronte a lui per cibarmi del suo nettare più pregiato. Si tocca i capelli, si morde il labbro, si sfiora il petto ed io non ci vedo più: mi sfioro la cappella e il mio cazzo ha uno spasmo, facendomi eiaculare e venire in un orgasmo così potente da farmi gemere intensamente e far girare le persone che mi circondano, verso la mia direzione. Impreco e mi aggiusto I pantaloni, ringhiando "Cosa cazzo avete da guardare? Scopatevi i cessi che avete al fianco e non rompete le palle a me!" E così dicendo mi dirigo velocemente in bagno per lavarmi le mani ed osservare il mio riflesso sconvolto allo specchio. Come cazzo mi hai ridotto Jimin? Non mi masturbavo da quando ero un ragazzino in preda agli ormoni e adesso l'ho addirittura fatto in un fottuto luogo pubblico. Sbuffo, mi asciugo le mani ed esco ma con mia grande sorpresa, intravedo Jeon dirigersi al bagno e Jimin intento a conversare con Taehyung. Sorrido soddisfatto e mi dirigo verso di lui per poi schiarirmi la voce e richiamare la sua attenzione su di me "Jimin?" Fingo, lui si volta di scatto e posso notare i suoi occhi lucidi che mi suggeriscono che lui sia brillo e infatti biascica "H-hoshi?" Annuisco e sorrido, avvicinandomi a lui ma il fratello minore si posiziona tra di noi, incrociando le braccia al petto "Cosa vuoi da lui?" Ah, quindi l'essere rompicoglioni è un marchio di fabbrica della famiglia dei Jeon. Sbuffo e lo allontano per abbracciare Jimin, il quale si irrigidisce, ma io sussurro "Mi sei mancato". Jimin poggia le mani contro il mio petto e mi allontana "Perché continui a toccarmi nonostante io ti dica continuamente che non voglio?" Scuoto la testa e lo osservo con fame. Averlo così vicino a me e aver percepito la morbidezza del suo corpo, mi ha fatto totalmente perdere la ragione ed è per questo che allungo il braccio per riportarlo tra le mie braccia ma uno spostamento d'aria, mi fa ritrovare con la schiena contro il bancone ed una presenza oscura che torreggia sul mio corpo mi ringhia in faccia "Dove. Cazzo. Stavi. Cercando. Di. Mettere. Le. Mani. Feccia?" Io cerco di divincolarmi ma la sua presa è troppo forte e quasi non soffoco a causa dei suoi feromoni "J-jeon lasciami a-andare!" Mi stringe il collo premendo sempre più, facendomi annaspare in cerca di aria "Hai aspettato che io me ne andassi un attimo per attaccare mh? Tieni lontani i tuoi occhi e le tue sudicie mani da lui. Non è tuo!" Cerco di immettere aria nei polmoni e lo prendo a pugni contro il petto "E- di chi... Di chi sarebbe.. Tuo? Non farmi ridere, Jeon". Lui ringhia e mi alza dal pavimento per poi scaraventarmi al suolo, colpendo alcune persone che erano nei dintorni. Gemo dal dolore sentendo varie urla intorno a me, ma poi di nuovo mi sovrasta e mi tira un pugno sulla mascella "Se non ti ha ammazzato Min Yoongi, lo faccio io, stronzo!" Sta per sganciarmi un altro pugno ma quello che mi sembra Kim Namjoon cerca di avvicinarsi a noi, sussurrando "Jungkook calmati sei in pubblico e stai spaventando Jimin!" Poi si volta verso di me ringhiando "E tu coglione, stai spaventando il mio omega!" Jungkook indebolisce la presa su di me e si volta verso Jimin per osservarlo ed io ne approfitto per allontanarmi e cercare di prendere un profondo respiro. Jungkook saetta di nuovo il suo sguardo su di me, si rialza per prendermi dal bavero della giacca e costringermi a rialzarmi in piedi, anche se le mie gambe sembrano non rispondere ai comandi, continuando a minacciarmi "Te ne devi andare, questo posto è mio, oppure rado al suolo te e la tua famiglia di merda, intesi?" Ringhio e cerco di avvicinarmi ma di nuovo Namjoon cerca di calmare le acque "Ragazzi finitela, la gente ci sta fissando." Jungkook lo fulmina con lo sguardo e poi mi si riavvicina per sussurrare ad un palmo dal viso "Non osare mai più avvicinarti a Jimin!" Sorrido e lo provoco "E perché mai? Di chi è Jimin?" Lo indico mentre lo vedo torturarsi le mani e sbuffare, vedo Jin e Taehyung che si prendono a spallate e sghignazzano come delle cazzo di ragazzine, dandomi l'impressione di essere osservato e giudicato dalle pettegole di paese. Jungkook mi tira un altro pugno e i suoi occhi diventano sempre più rossi "Non è certamente tuo, pezzo di merda!" Scoppio a ridere e mi asciugo il sangue fuoriuscito dal naso "E allora rispondimi: di chi cazzo è Jimin?" Ma qualcosa accade e se mi aspettavo un pugno da parte di Jungkook, questo che in realtà è avvenuto, mi ha sorpreso e scioccato. Un liquido amarognolo si abbatte sul mio viso, sporcandomi persino la camicia e poi lo vedo. Jimin, con un bicchiere vuoto in mano e con sguardo brillo ma mortalmente serio, urla "Per chi cazzo mi avete preso tutti e due?! Sono un fottuto oggetto da contendere, mh? Ti rispondo io, Hoshi. SONO MIO, MIO E DI NESSUN ALTRO!" E così dicendo, sbatte il bicchiere vuoto sul bancone sentendo Taehyung piagnucolare "Hey perché gli hai buttato addosso il mio cocktail?" Jimin lo trucida con lo sguardo "Perché il mio me lo devo scolare in questo momento e.. Adesso muovi quel culo e andiamo a ballare". Io rimango inebetito ma non tanto per il suo gesto ma per tutto ciò che è successo. Dov'è il Jimin timido e scostante? Chi è questo ragazzino esuberante e sicuro di sé e perché mai, porca puttana, mi eccita ancora di più? Ma un altro pugno mi risveglia e mi fa urlare "Ma cosa cazzo fai?" Jeon mi sputa in faccia e minaccia "Non mettere più piede in questo posto o sei morto!" Poi con un gesto della mano richiama l'attenzione di qualcuno e di conseguenza, mi sento immediatamente alzare da terra per essere trasportato e sbattuto fuori dal locale. Mi rialzo e picchio forte contro la porta, urlando "Fatemi entrare!" Ma so che ogni tentativo risulta vano e che nessuno mi farà più rimettere piede in questo posto di merda, non che ci volessi ritornare. Sputo a terra e sorrido sinistro "Vuoi la guerra, Jeon? Bene, facciamola e poi vedremo chi sceglierà Jimin: se te o me."
POV NAMJOON:
Dopo aver ricevuto l'invito di Jin, non ho fatto altro che pensare a lui, e credo che anche il mio omega abbia sentito tutta la mia felicità e contentezza nell'aver ricevuto una sua chiamata. So che ha sentito quanto mi scoppi il cuore ogni volta che mi cerca. So che ha sentito quanto io abbia pensato a lui durante tutta la giornata. Lo so, perché, come lui ha sentito tutte queste mie emozioni, io ho sentito le sue. So che mi ha cercato perché gli mancavo, so che è felice che io lo pensi costantemente, e so che mi ha cercato, perché con me, si sente più al sicuro. Anche se nasconde tutto ciò con la scusa che 'è più sicuro per Jimin'. Ma lui è così, dopo il torto che gli ho fatto, cerca sempre di nascondere i suoi sentimenti, giustamente, dimenticandosi però del fatto, che io, i suoi sentimenti, posso sentirli benissimo grazie al marchio. Sorrido e mi guardo allo specchio, mi do una spruzzata di profumo, e poi mi avvio verso il Byblos. Appena sono dentro, annuso l'aria: in mezzo a tutti quegli odori mischiati, cerco di scorgere l'odore del mio omega e, come un cane da tartufo, seguo la scia di rosa canina e talco, lasciata da Jin, in precedenza, al suo passare. Mi faccio spazio tra la gente, avviandomi verso il bancone dove scorgo il mio omega intento a ridere e scherzare con Jungkook. Poi lo vedo: un bellissimo ed elegante ragazzo dai capelli rossi, che somiglia un po' troppo a Jimin, è intento a bere e chiacchierare con Taehyung. Io sgrano gli occhi: ma è Jimin quello?! Cazzo! Prima di avvicinarmi del tutto, lo scruto meglio: è davvero Jimin merda! Quanto è cambiato in due mesi? Ma poi.. come si è vestito? Finalmente ha abbandonato i vestiti larghi e le felpe, sfoggiando tutta la sua bellezza, con degli abiti che sono degni di lui e del suo corpo. Sono sicuro che c'entri lo zampino di Jin, ed io ne sono più che felice. Lo vedo ridere tranquillo e spensierato, come non lo avevo mai visto! È questo che succede, quando non si ha intorno, un fratello rompicoglioni che vuole opprimerlo? Se la risposta è sì, allora sono contento che Jimin, stia rinascendo e che per ora stia lontano da Yoongi. Il mio omega mi nota e mi sorride venendomi incontro. "Nam.. finalmente sei arrivato." Lo vedo guardarmi con quegli occhi ricolmi d'amore e io mi sciolgo sotto il suo sguardo, come sempre. "Si tesoro, sono qui" dico abbassandomi leggermente per dargli un bacio sull'angolo delle labbra. Lo vedo arrossire, nonostante la poca illuminazione del locale, ma, non mi respinge come al suo solito e questo mi sorprende. Ci avviciniamo ai due piccoletti che sono intenti a parlare tra di loro, non notandomi per niente. "Allora? Che fai non saluti?" Dico rivolgendomi a Jimin, che sorpreso di vedermi, lascia malamente il bicchiere sul bancone. "Namjoon Hyung!" Il suo viso s'illumina rivolgendomi un sorriso a trentadue denti. Mi salta letteralmente addosso e mi abbraccia "Jiminie! Da quanto tempo! Come stai?" Lo stringo forte beandomi del suo abbraccio che, effettivamente mi era mancato. "Sto bene Hyung!" Dice non lasciandomi e stringendomi ancora di più a se'. "Lo vedo Jimin, stai benissimo! Sono contento per te!" "Ci sto lavorando Hyung, è difficile ma, ci sto provando, ad essere me stesso". Dice con un tono un po' troppo malinconico. "Una cosa alla volta tesoro! Ed ora vai a divertirti, noi siamo qui ok?" Gli accarezzo la testa e lui annuisce. Poi mi volto verso il piccoletto dai capelli argentei "Ciao anche a te Taehyung!" Lui mi sorride e mi abbraccia calorosamente "Da quanto tempo Namjoon Hyung!" "Lo so tesoro.. dai non pensiamoci ok? Siamo qui per divertirci no?" Anche Tae annuisce e poi ritorna a parlare con Jimin. Torno dal mio omega e dopo aver salutato Jeon, propongo di bere qualcosa. Jungkook stasera è stranamente teso: guarda sempre Jimin, e tutte le persone nel suo raggio d'azione. Guardo Jin ridacchiando "Anch'io facevo così, ricordi?" "Si che me lo ricordo! Voi alpha siete così territoriali!" Dice sbattendosi una mano sulla fronte. Poi continua "Ma Jungkook, è davvero esagerato.. Guardalo!" Io rido e osservo Jungkook. Dopo qualche minuto interrompo il silenzio e chiedo a Jin "Jimin, lo vedo bene. State facendo un ottimo lavoro. Sono davvero felice che sta imparando ad aprirsi e ad essere se stesso. Sembra davvero felice." "Lo è. Ho notato tutti i suoi cambiamenti in questi mesi Nam. Certo, su alcune cose ancora ci deve lavorare, dato che queste cose che Yoongi gli ha inculcato sono così radicate in lui, è difficile convincerlo del contrario in poco tempo. Però ci sta lavorando davvero come ti ha detto. Ho ascoltato tutte le sue paranoie, le sue insicurezze e i suoi problemi. Yoongi ha davvero esagerato con lui Joonie!" Dice sospirando. "Lo so, e fidati che se n'è pentito. Lo ha capito nel momento esatto in cui Jungkook gli ha portato via Jimin. È davvero molto abbattuto e non si da pace. Sta davvero male". "Immagino, però la colpa è stata solo sua. Mi dispiace dirlo, però è così". Conclude Jin incrociando le braccia al petto. Io annuisco e gli cingo un fianco con il braccio. Lui non si scansa e io tremo. Si avvicina a me guardandomi lascivamente, e quando penso che mi avrebbe baciato, si protrae ancora di più, allungandosi oltre il mio viso per prendere il suo cocktail. "Alla salute tesoro!" Dice facendomi l'occhiolino. Io cerco di riprendermi afferrando il bicchiere, rispondendo al suo brindisi, poi qualcuno si schiarisce la voce alle nostre spalle. È Jungkook che mi chiede, anzi, mi obbliga di tenere d'occhio Jimin, poiché necessitava di andare al bagno. Io gli faccio un segno d'assenso e poi dico a Jin di avvicinarci ai ragazzi. Mentre io e Jin, siamo intenti a sistemarci meglio vicino ai ragazzini, una figura appare nel mio campo visivo e si avvicina, troppo, a Jimin. Io assottiglio gli occhi e annuso l'aria: è un Alpha. Poi riconosco quell'odore sgradevole, mi giro verso il mio omega e dico: "Sta' vicino a me!" Jin annuisce e prima che io possa fare qualcosa, vedo Jungkook che sbatte violentemente Hoshi sul bancone "Merda!" Afferro Jin per un braccio per non perderlo di vista in mezzo alla confusione che si sta creando intorno a noi e lo avvicino a me. Questi due idioti, proprio qui devono litigare? I loro feromoni stanno asfissiando tutti: anche me che sono Alpha! Infatti sento Jin sussurrarmi debolmente "Namj-" poi si appoggia a me e quasi non mi sviene addosso. Io preoccupato lo guardo e cerco di fargli aria emanando i miei feromoni per cercare di coprire quelli di questi due idioti. Attiro Jin ancora di più a me, con il mio petto contro la sua schiena, lo abbraccio dalla vita e con una mano gli giro la testa facendogli appoggiare letteralmente, il suo naso, precisamente sulla mia ghiandola odorifera, cercando così di fargli respirare solo il mio odore. Lui fa grandi respiri e io cerco di tranquillizzarlo "Piano tesoro.. Calmati, ci sono io qui.." dico mentre lo stringo. "Io-" "Shh.. Respira lentamente.." Dopo qualche minuto in cui vedo Jin riprendersi, lo porto vicino a Tae e Jimin "Distraete Jin da questa puzza del cazzo! Ditegli qualche stronzata, non so! Distrailo Taehyung!" Guardo più che altro Tae che comprendendo, inizia a sorridere al suo Hyung. Io torno dai due idioti e cerco di porre fine a questo teatrino inutile. "Jungkook calmati sei in pubblico e stai spaventando Jimin!" Jungkook si volta e guarda allarmato Jimin. Io invece mi rivolgo a Hoshi "E tu coglione, stai spaventando il mio omega!" Lui mi fissa con aria di sfida e io gli ringhio addosso. Ma cerca guai stasera questo deficiente? Vedo Jungkook buttarsi di nuovo addosso a lui e dirgli qualcosa. Io stufo li avviso nuovamente cercando di mantenere la calma "Ragazzi finitela, la gente ci sta fissando." Stringo il braccio di Jungkook per fargli capire che davvero la gente ci sta fissando e che ciò, potrebbe andare a suo discapito. Stranamente, dopo qualche minuto mi ascolta e Hoshi, dopo aver ricevuto in faccia il cocktail da Jimin, viene portato via dalla sicurezza. D'un tratto vedo Jin correrci incontro "Ragazzi! Taehyung e Jimin sono spariti!" Jungkook ringhia ferocemente "COSA STAI DICENDO HYUNG!" Io gli poggio una mano sulla spalla "Datti una calmata Jungkook!" "Dopo la scenata di Jimin, sono spariti! Ho sentito Jimin dire a Tae che voleva ballare, ma in mezzo alla confusione li ho persi di vista!" Jin si mette le mani sul viso disperato. "Ragazzi calmatevi ok? Li troveremo! Se Jimin voleva ballare vuol dire che sono ancora qui ok?" Loro annuiscono "Andiamo!".
POV JIMIN:
Sono stufo, ne ho davvero le palle piene di essere comandato come un cane bastonato. Loro hanno voluto che io dimostrassi il mio vero carattere? Dunque, perché mai, vogliono costringermi di nuovo a chiudermi in me stesso? Perché, dovrei obbedire ai loro comandi come se ne avessi bisogno per vivere? Fino a due mesi fa, non soffrivo questo mio stato di controllo assoluto ma adesso, dopo aver respirato un minimo di libertà ed autonomia, non reggo più alcun tipo di manipolazione o predominio. Inoltre, quale becera affermazione può mai essere 'Jimin è mio, Jimin è tuo'? Io non sono di nessuno se non di me stesso. Non avrei potuto sopportare oltre ed è per questo che mi sono tirato in pista Taehyung, dopo essermi scolato velocemente il drink che poco prima, bevevo semplicemente a piccoli sorsi. Tae sorride preoccupato e mi urla nell'orecchio per sovrastare la musica alta "Non dirmi che sei già brillo?!" Scoppio a ridere e biascico "Che si fottano!" Taehyung mi fissa sconvolto, immobilizzandosi per qualche attimo ma poi scoppia a ridere, emulando la mia stessa risata sguaiata "Ma sì cazzo, facciamo vedere al mondo chi sono davvero Taehyung e Jimin!" Mentre ridiamo in maniera sconnessa, parte il remix di Tiktok di Kesha e comincio a saltare e muovermi in maniera del tutto scoordinata e fuori tempo. Taehyung si porta una mano alla bocca e scoppia a ridere, cadendo addosso ad una ragazza per poi inchinarsi, toccando quasi le punte dei suoi piedi "Scusami, scusami, scusami!" Scoppio a ridere e lo faccio rialzare, sotto lo sguardo attonito e stizzito della ragazza. Ci fissiamo per un attimo e continuiamo a ridere ininterrottamente fino a quando, non faccio un movimento di bacino che per poco non fa sputare i polmoni al mio amico "Jimin mi spieghi cosa stai facendo?" Io ammicco in sua direzione e porto in alto un braccio per sventolare la mano a ritmo di musica e urlo euforico "Quello che fanno tutti: ballare!" Taehyung, mi guarda inorridito e si porta una mano davanti alla bocca "Mia Dea tu non stai ballando ma stai avendo le convulsioni!" Gli do una piccola spinta e urlo incollerito "Hey, questo vuol dire sedurre!" Lui scoppia a ridere e quasi lacrima per le troppe risate "Jimin a chi stai seducendo? Ad un ottantenne cieco e con seri problemi di erezione?" Incrocio le braccia al petto e gli caccio la lingua da fuori per poi sorridergli e urlare nel suo orecchio "Insegnami!" Lui mi cinge la vita e cerca di rispondermi ma qualcuno ci divide ed il mio viso si ritrova schiacciato contro un petto ampio e duro. Mi divincolo ma due occhi rossi cremisi mi fissano duri e sbuffo "Jungkook, mi spieghi cosa vuoi?" Lui stringe la presa intorno al mio corpo e ringhia "Cosa stavi facendo lì in pista e perché sei scappato via?" Mi divincolo nuovamente e lo spintono, non spostandolo, però, di un millimetro ed urlo "Ti ho detto che voglio essere lasciato in pace! Ti ho spiegato di voler vivere finalmente per la prima volta. Sei stato tu-" Lo spintono ancora, notando i suoi occhi tramutarsi nel loro colore naturale "Sei stato tu a dirmi di essere me stesso e di smetterla di sottostare a regole insulse. Non voglio..." Mi avvicino a lui, gli metto entrambi le mani sul suo petto stringendo la sua canotta per poggiare poi, il viso contro il suo torace e sussurrare "...Non voglio pormi più dei limiti, Jungkook. Ho bisogno di scoprire chi s-sono davvero e spero tu possa appoggiarmi.." Lo sento sospirare e rilassare i muscoli che fino a poco tempo prima erano tesi e mi abbraccia, abbassando il viso all'altezza del mio orecchio per poi sfiorarlo con le labbra e sussurrare "Hai ragione, vivi la tua vita piccolo ma fallo... Non troppo lontano da me." Scosto il mio viso dal suo petto per guardarlo negli occhi e sorrido, annuendo "Non voglio stare troppo lontano da te.." Lui sussulta e spalanca la bocca sorpreso ma la bolla di intimità che si era formata intorno a noi, viene scoppiata da Taehyung che si avvicina e si schiarisce la gola "Ehm, ragazzi non vorrei interrompervi ma siamo in mezzo ad una pista e ora o ce ne andiamo o continuiamo a ballare!" Io lo guardo ma Jungkook mi precede, sussurrando roco e imbambolato "Voi continuate ma..." Fissa in cagnesco Taehyung e ringhia "Non osare fargli fare qualcosa che può metterlo in pericolo!" Taehyung batte un piede a terra e simula il saluto militare, urlando "Signor sí, signore!" Scoppio a ridere e scuoto la testa per poi osservare di nuovo Jungkook annuire. Mimo con le labbra un "Grazie". Lui sorride quasi intimidito e mi volta le spalle, raggiungendo i nostri hyung che sono seduti sul divanetto di fronte a noi. Una volta perso di vista l'alpha, mi volto verso Taehyung e lo guardo malizioso, lui ammicca e mi cinge di nuovo la vita, sussurrando nel mio orecchio "Adesso il tuo TaeTae ti insegnerà a ballare, evitando di farti apparire come una foca morente." Alzo gli occhi al cielo e lo sfido con lo sguardo "Provaci". Si, sono decisamente ubriaco. Mi stringe i fianchi e con un gesto repentino, mi volta su me stesso, facendo aderire la mia schiena contro il suo petto e sussurra "Adesso..." Ritorna con la mano sul mio fianco e continua "Muoviti a ritmo di musica, muovi il bacino e struscia questo bel culo che ti ritrovi contro il mio cazzo." Soffoco e comincio a tossire ma lui scoppia a ridere e sussurrare "Rilassati Jimin! Non ti mangio, sono solo io: il tuo TaeTae, il tuo soulmate. Cosa ci siamo promessi?" Sospiro "Che avremmo superato tutte le mie paure insieme". Lui annuisce e soffia sul mio orecchio "Insieme.... Quindi, muoviti insieme a me." Guidato dai suoi movimenti e dalla sua mano stretta sul mio fianco, comincio a muovermi e sentirmi anche meno impacciato, godendomi appieno il senso di libertà ed euforia, mischiati alla musica ad alto volume, e all'alcool. Perdo il senso di me e sento la mia anima abbandonare il mio corpo, sentendomi più leggero e meno oppresso. Guidato dal mio stato ebbro e su di giri, mi volto per guardare Taehyung e riprendo a muovere sinuosamente il bacino, per sfiorare il mio petto con la mano e bloccare la mia mano sul collo, chiudendo gli occhi e lasciandomi trasportare dalla musica e dallo sguardo soddisfatto e rapito del mio amico. Lui mi si avvicina e sussurra "Se non fosse che mi sento, e sono, un passivo del cazzo, ti avrei scopato seduta stante." Arrossisco ma a causa del troppo alcool ed esuberanza, scoppio a ridere e gli tiro un leggero pugno sul petto e preso da un attimo di coraggio, gli sussurro "Potrei scoparti io." Dico trattenendomi la pancia scoppiando a ridere subito dopo, sotto il suo sguardo perso, totalmente preso in contropiede. Scoppia a ridere anche lui e urla "Ma Jiminie! Ma se sei così passivo da farmi venire voglia di essere l'attivo della situazione! Non dire queste eresie!" Ridiamo entrambi ormai persi e ci lasciamo guidare dall'ubriachezza ed il ritmo incessante delle canzoni. I miei movimenti diventano sempre più sicuri e meno timidi e comincio ad osare sempre più, al tal punto che si forma una calca di persone intorno a noi che ci applaude e fischia. Noi ci sorridiamo complici e ci voltiamo spalle contro spalle per ballare e dare spettacolo del nostro duo sensuale ed impeccabile. Qualcuno cerca di avvicinarsi ma, di punto in bianco, vengo strattonato e allontanato da tutti coloro che stavano aizzando il nostro spettacolino. Abbasso lo sguardo e riconosco la mano tatuata di Jungkook. Urlo, piantando per bene i piedi a terra "Lasciami Jungkook, lasciami!" Lui non risponde e continua a camminare senza voltarsi, ed io continuo a urlare "Mi avevi promesso che mi avresti lasciato divertire!" Lui finalmente si volta ma adesso mi pento di averlo costretto a guardarmi in faccia. I suoi occhi sono iniettati di sangue ed il suo petto si muove frenetico a causa del respiro accelerato, ringhia minaccioso "Adesso tu vieni con me, senza obiezioni". Sbuffo e cerco di divincolarmi "No, voglio ritornare da Tae!" Jungkook si avvicina a me di scatto, facendo sfiorare i nostri nasi e urla "A fare cosa Jimin, mh? A fare cosa, cazzo?" Urlo di rimando "A fare il cazzo che mi pare, tesoro!" Mi prende dalla nuca e me la stringe, avvicinandomi ancor di più a lui, sentendo il suo fiato caldo sulle mie labbra "Non provocarmi o potresti pentirtene, tesoro". Sarà colpa dell'alcool, sarà colpa delle luci o della musica ma una parte di me, che non credevo esistesse, prende il sopravvento e mi costringe a leccarmi le labbra, sotto il suo sguardo famelico "Oh quanta paura che ho, Jungkook..." Ringhia "Questo non dovevi farmelo, Jimin!" E così dicendo mi carica in spalla e quasi corre verso quella che sembra la porta del bagno. In un attimo di lucidità, adesso realizzo: cosa cazzo ho combinato?
Porca puttana, cosa succederà, adesso?
POV JUNGKOOK:
Ma cosa pensa questo moccioso? Che può provocarmi così? Come se nulla fosse? Per non parlare della scena a cui ho dovuto assistere prima! Ci mancava poco che mi venisse un'erezione, e come me, anche a tutti gli altri che stavano apprezzando il suo spettacolino con Taehyung! Ammazzerò mio fratello! "Dove mi stai portando Jungkook!!" Sento Jimin urlare e battermi i pugni sulla schiena, ma io lo ignoro e, come un déjà vu, gli tiro uno schiaffo a palmo aperto sulla natica soda, facendolo sussultare. Una volta raggiunta la mia destinazione, lo poggio malamente a terra schiacciandolo, subito dopo, col mio corpo contro le piastrelle fredde del bagno. "Cosa pensavi di fare Jimin?" Dico nervoso, mettendo una mano contro il muro, vicino la sua testa. "Io- stavo semplicemente ballando Jungkook! Per la prima volta, in vita mia, mi stavo divertendo con il mio amico!" Io ringhio e con l'altra mano gli afferro prepotentemente la vita "Divertendo?! Non era affatto divertente! Tu stai giocando con la mia pazienza Jimin!" Urlo guardandolo negli occhi e stringendo ancora di più la presa sul suo fianco. Lui afferra la mia canotta e inizia a ridere. Quanto cazzo ha bevuto? Pensa che tutto questo sia un gioco? "Pazienza dici? Da quando sei paziente?" Dice sorridendo. "Jimin, non sto giocando. Ti avevo detto di non allontanarti da me, e tu non solo l'hai fatto, ma hai permesso anche a tutti quei trogloditi del cazzo di guardarti, mentr-" "E quindi, ora vuoi punirmi?" Dice con tono derisorio, guardandomi lascivamente, e facendo scorrere un dito dal mio collo fino al centro del mio petto. Io mi schiaccio ancora di più contro di lui "Vuoi giocare, Jimin? Pensi che io stia giocando? Va bene giochiamo.." ringhio basso, avvicinandomi col naso al suo collo. Lui s'immobilizza sorpreso dal mio gesto ".. Ma le regole le decido io!" Inizio a tracciare delle linee immaginarie col mio naso, che partono dalla sua mascella, per poi scendere giù, vicino alla sua clavicola e spostarmi sul suo pomo d'Adamo che si muove velocemente a causa del suo respiro affannato; poiché ho iniziato ad emanare dei feromoni di predominanza, cercando di sottometterlo, per fargli capire che non deve mai provocarmi, e che soprattutto non sto giocando. Non lo bacerò, perché la promessa che mi sono fatto, la rispetterò fino all'ultimo, ma, voglio solo giocare, per ora, come dice lui, a sue spese però. Voglio che capisca, che se solo volessi, potrei sottometterlo al mio volere, e che, se mi sto trattenendo, è solo perché a lui ci tengo, troppo. Continuo a sfiorarlo sul collo, lentamente, e quando raggiungo la sua ghiandola odorifera, che ancora non emana nessun odore, e che so essere il suo punto debole, vi poso un lungo bacio sopra. "Ah! Jungkook!" Io ignorando il suo respiro irregolare, faccio vagare le mie mani sul suo corpo. Con uno strattone, faccio uscire i lembi della sua camicia dal pantalone, e poi inoltro le mie mani al di sotto dei vestiti, spostandomi dai fianchi verso l'alto. Gli accarezzo la schiena, e piano piano, scendo di nuovo verso il basso, stringendogli nuovamente quei fianchi morbidi e voluttuosi che si ritrova. "Ti piace questo gioco Jimin?" Chiedo con voce roca. Lui sembra non connettere molto, a causa dell'alcool, ma la risposta che mi da, mi manda in pappa il cervello "Si! Oh Dea! Mi- p-piace un sacco Jungkook!" Io ringhio ferocemente e in uno scatto di pura follia, inoltro le mani tra i pantaloni e i suoi slip, stringendogli il sedere e spingendolo contro la mia erezione che sta chiedendo pietà e contemporaneamente lo schiaccio ancora di più col mio corpo contro il muro "Cazzo Jimin!" Urlo frustrato, continuando a muovere il suo corpo contro il mio, lo sento fremere e impazzire, a causa dei miei feromoni e della situazione 'estrema' che sta provando per la prima volta. In un moto di disperazione gli lecco il collo per poi, subito dopo mordergli un orecchio. Lui si aggrappa ancora di più a me, e questa volta un piccolo gemito, lascia le sue labbra. Sto per impazzire. Perché è così difficile resisterti Jimin? Appoggio la fronte contro la sua, facendo scontrare i nostri nasi, e lo guardo. Ha gli occhi lucidi, e sta sudando tantissimo, forse a causa dei miei feromoni impazziti. Vorrei davvero baciarlo ma, voglio che sia lui a darmi il permesso. Non voglio fare nulla contro il suo volere, soprattuto ora, che è ubriaco. "Dimmi che posso baciarti Jimin! Ti prego.." sussurro sulle sue labbra. "Sto impazzendo cazzo!" Dico con tono altamente frustrato. La porta si spalanca e la magia che si era creata intorno a noi, svanisce. "Devo pisciare! Ahahah!" Mio fratello entra nel bagno, cercando di raggiungere un cubicolo, poggiandosi al muro. Ci guarda divertito e poi scoppia a ridere. Jin e Nam entrano di corsa afferrando Taehyung e aiutandolo a reggersi in piedi "Ma cosa cazzo avete bevuto?" Esclama Namjoon preoccupato. Jin afferra Tae e lo conduce in bagno. "Dai Taehyung, muoviti!" "Non gridare Hyung! Quanta fretta che avete tutti! Ahahaha" Io e Jimin ci guardiamo, come risvegliati da un sogno a occhi aperti allontanandoci con riluttanza. Mi avvicino al lavandino aprendo l'acqua fredda. Ho bisogno di darmi una rinfrescata e di riprendermi. Nam mi guarda scrutandomi ma io ignoro il suo sguardo indagatore. Una volta finito, guardo di sbieco in direzione di Jimin, che è rimasto lì, attaccato al muro: impietrito, con le mani al petto e con sguardo perso. Che cazzo succede ora? Mi avvicino a lui cercando di capire cos'abbia, ma nel momento stesso in cui allungo una mano verso di lui per accarezzarlo in segno di conforto, lui la scaccia malamente via "Non-.. Non Toccarmi!" Urla spaventato, schiacciandosi ancora di più verso la parete. "Jimin che succ-" "Tu.. Tu mi-" cerca di parlare facendo profondi respiri. Io mi fermo a guardare il suo corpo tremante e in preda al panico, ed è quando poso nuovamente lo sguardo nei suoi occhi spaventati che comprendo. Ha paura di me. Ho esagerato, l'ho spaventato, e ho osato toccarlo come non avrebbe voluto. Merda! Ma che mi dice il cervello?! L'ho traumatizzato ne sono sicuro, e ora non si fiderà più di me! Non so se queste sue parole siano dovute all'alcool, ma spero, che non dica sul serio. Ho perso il controllo. Di nuovo.
Perché perdo sempre la ragione con te Jimin?
Dopo aver recuperato Taehyung, Jin mi passa accanto poggiandomi una mano sulla spalla. "Jungkook, sta' tranquillo! Andiamo a casa". Poi mi sorride dolcemente facendo segno a Nam di aiutare Jimin. Tutti escono e la porta si chiude con un tonfo. Dopo qualche attimo, mi ricompongo e raggiungo gli altri in auto. Jin è affianco a Jimin, che gli si è addormentato sulle gambe, mentre io, sono affianco a Taehyung che russa profondamente, appoggiato al finestrino. "Jungkook.. non ce l'ha con te, ne sono sicuro!" Io mi volto verso il mio Hyung "Mi odierà. Hyung ho perso la ragione.. Non vorrà più avere a che fare con me!" Dico guardando il moccioso dormiente. Jin gli accarezza la testa "Jungkook.. Jimin non ha paura di te! Mettiti nei suoi panni: è stata la prima serata in cui ha bevuto no? Era spaventato perché dopo aver bevuto cosa succede? Lo sai meglio di me! Non si è lucidi e si capiscono le cose a tratti quando ci si ubriaca! Sono sicuro che in quel momento, non ricordava cosa fosse successo, o al massimo aveva dei flash! Ecco perché era spaventato! Per l'effetto che l'alcool ha avuto su di lui! Non perché avesse paura di te! Ragiona sulle cose Jungkook! È la prima volta che gli succede una cosa del genere! Comprendilo un po' Dio Santo!" Dice lui sbuffando. "Forse.. hai ragione.. Ma non voleva che lo toccassi Hyung!" Dico disperato mettendomi le mani nei capelli. "Si ma perché non ricordava cosa fosse successo no? Magari si era dimenticato anche perché eravate in bagno, e così vicini! E quindi la cosa l'ha confuso e spaventato!" "Che ne sai tu se eravamo vicini?" Chiedo inarcando un sopracciglio "Kim Seokjin sa sempre tutto, ricordalo moccioso!" Dice indicandomi con l'indice. Dopo una ventina di minuti arriviamo a casa e, uscendo dall'auto, noto che ha anche iniziato a piovere. Jin sveglia i due mocciosi che sbuffando si alzano ed escono dall'auto "Jiminie vieni qua!" Taehyung chiama Jimin che annuisce e lo raggiunge. I due iniziano a ridere senza un reale motivo iniziando a ballare sotto la pioggia come due perfetti idioti. "Tae fermati! Mi fai cadere così!" "Ahaha balliamo sotto la pioggia! È romantico Jimin!" Guardo i due muoversi sotto la pioggia, ma nel momento in cui Taehyung fa fare una giravolta a Jimin, quest'ultimo, a causa del poco equilibrio dovuto all'alcool e a causa del pavimento bagnato, scivola improvvisamente cadendo di culo a terra, come un sacco di patate; portandosi addosso anche mio fratello, a cui cercava di aggrapparsi "Ahia! Che male Taehyung!" Mio fratello inizia a ridere sguaiatamente come un'oca starnazzante e Jin, stufo come me della situazione mi afferra per un braccio e insieme recuperiamo i due deficienti. "La prossima volta che fate una cosa del genere, non vi faccio uscire per un mese!" Dico io prendendo in braccio Jimin a mo di sposa. Lui mi guarda ridendo "Mi chiudi in casa con te Jeon?" Dice provocandomi accarezzando lentamente il mio collo. È davvero ubriaco. "Falla finita Jimin!" Ringhio brusco. "Ok scusa. Oh Dea, siamo alquanto nervosetti". Ribatte ridendo, appoggiando poi la testa sulla mia spalla. Jin ci osserva divertito mentre entriamo in casa "Vado a mettere a letto Tae! Occupati di Jimin.. Ci vediamo domani a colazione" poi sparisce su per le scale. Dopo aver chiuso la porta, sempre con Jimin in braccio, inizio a salire le scale "Sta' attento a non cadere Jungkook. Non voglio ritrovarmi col culo nuovamente per terra, con te addosso. Che sei così grosso che sembri un elefant- ahahaha" Io cerco di rimanere serio e ignorarlo, mordendomi internamente una guancia. Vedere Jimin che fa queste uscite stupide, mentre biascica ubriaco, mi fa venire davvero voglia di ridere con lui, ma, dato che devo mantenere il mio atteggiamento da Alpha irritato per il suo comportamento, cerco di ignorarlo. Lo poggio sul letto "Aspettami qui" dico con tono fermo. "E chi si muove" mi risponde girandosi su un lato e afferrando tra le braccia il mio cuscino. Mi dirigo poi in camera sua per prendergli il pigiama: perché l'ho portato in camera mia? Afferro velocemente i suoi vestiti e mi dirigo in bagno, per cambiarmi non volendo urtare la sua 'sensibilità'. Mi tolgo i vestiti sudati, mi faccio velocemente una doccia, e dopo aver infilato solamente i boxer, torno nella mia camera. "Jimin il-" Mi blocco: Jimin, ovviamente, si è addormentato ed ora sarò costretto a spogliarlo io. Oh si che sacrificio Jungkook! Dopo minuti che sembrano infiniti, finalmente riesco a fare tutto, e dopo aver messo anche i suoi vestiti a lavare, mi infilo nel mio letto e lo attiro a me. "Mh" Sento Jimin mugolare e girarsi verso di me, ancora addormentato. Lancia via il cuscino, e poi si stringe al mio corpo, poggiando la testa sul mio petto nudo. Mette una gamba sul mio bacino, ancorandosi completamente a me, ed è lì che il mio cuore smette di battere. Guardo in alto e invoco io, questa volta, la Dea Luna, pregando di non farmi perdere il controllo e di farmi addormentare presto, cosicché io possa porre fine a questa deliziosa tortura.
16 Luglio 2024.
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Serendipity {Omegaverse}
FanfictionAnno 2024. Corea del Sud. Park Jimin, 17 anni. Studente modello universitario laureando in Medicina e fratello del Capo Clan di Daegu: Min Yoongi. Jeon Jungkook, 25 anni. Capo Clan di Busan, Alpha Purosangue e fidanzato clandestinamente con la figli...