Capitolo 7

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13 Giugno 2024

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13 Giugno 2024.

POV JUNGKOOK:
"Ira: stato psichico alterato, suscitato da provocazioni capaci di rimuovere i freni inibitori che normalmente stemperano le scelte del soggetto coinvolto. Profonda avversione verso qualcosa o qualcuno e, in alcuni casi, anche verso se stesso".

Sono incazzato. Molto incazzato. In questi giorni, quel moccioso dai capelli rossi non ha fatto altro che fare il bambino viziato. Si rifiuta di uscire dalla sua camera, si rifiuta di parlarmi, si rifiuta di mangiare se sono io a portargli i pasti e addirittura, si chiude a chiave: aprendo solo a chiunque non sia IO. Insomma si rifiuta di fare qualsiasi cosa se sono io a chiederglielo. Ho provato di tutto, anche a mettere da parte l'orgoglio e mostrarmi gentile, poiché so, di aver esagerato nei suoi confronti: ho provato, come ho detto prima, a portargli del cibo; a portargli qualche libro, dato che so che gli piace leggere; ho provato a convincerlo ad uscire da quella fottuta camera per farlo stare con noi e farlo socializzare un po'; gli ho portato CD, computer.. qualsiasi cosa che potesse farlo svagare.. ma.. lui che fa?? Quando sente la mia voce, fa finta di non sentirmi minimamente!! Quando poi sono Jin o Tae a portagli le cose che in precedenza avevo provato a portargli io, lui magicamente apre quella fottuta porta! Mi è capitato anche di sentire delle risate mentre passavo davanti la sua camera, ovviamente con la porta rigorosamente chiusa! Ho provato anche a proporgli di allenarci insieme: gli avrei insegnato tutto io poiché ha bisogno almeno di imparare a sapersi difendere: mi sono proposto anche di essere io ad aiutarlo, ma lui, si è sempre negato! Lo odio! Mi sta facendo andare fuori di testa cazzo! Sbatto un pugno sul legno della sua porta "Jimin, smettila di fare il bambino e affrontami! Andiamo in palestra!" dico cercando di usare un tono calmo. Silenzio. "Non costringermi a buttare giù la porta, Jimin!" Insisto, ma dall'interno continuo a sentire il nulla più assoluto. "Ok, sappi che un giorno di questi, te la spaccherò questa porta, dannazione! Ti ho avvisato!" Urlo infine per poi allontanarmi e andare giù nella zona giorno a recuperare le chiavi di casa. Non voglio usare di nuovo la voce da Alpha su di lui, ma non solo su di lui, in generale, non mi piace usarla, e l'ultima volta, quando l'ho usata su Jimin, mi sono spaventato a morte. Mi dirigo in salotto e prendo le chiavi di casa dallo svuota tasche. "Kookie, che succede?" Mi chiede mio fratello dal divano, intento, fino a qualche minuto fa, a guardare un film. Alzo lo sguardo su di lui e sorrido. Lo vedo rannicchiato su Jin, che lo tiene tra le braccia, intento ad accarezzargli i capelli. Sono un quadretto dolcissimo. "Niente, sempre la solita. Jimin continua a ignorarmi! Devo uscire da questa casa o giuro che quella porta la spacco cazzo!" Prendo il casco e mi dirigo verso l'entrata. "Jungkook, dagli tempo, vedrai che prima o poi questa situazione cambierà" afferma Jin. "Hyung, sono passate quasi due settimane! Ho provato anche a essere gentile e scusarmi nuovamente! Vuole solo farmi innervosire!" "No semplicemente sta facendo la prima donna!" Sghignazza Tae. "Com'è giusto che sia! Con quelli come te, ci sta comportarsi così.. sai.. per rimetterli in riga!" Sorride malizioso, poi continua "Fa bene a fare così.. Lo faccio anche io co-" vedo Jin tappare furtivamente la bocca a Taehyung e li guardo confusi "Ripeto Jungkook, dagli tempo ok? Comunque.. dove vai?" mi chiede Jin "Semplicemente a farmi un giro.. e poi chissà, a schiarirmi le idee con il mio metodo infallibile, ovviamente!" Rispondo infine facendo un occhiolino a Jin che subito capisce. "Jungkook non puoi! La tua camera è affianco a quella di Jimin! Sentirà tutto!" "Non mi interessa! Sono invisibile per lui no? Bene, d'ora in poi, anche lui lo sarà per me!" E con quest'ultima frase esco definitivamente dall'abitazione, pronto a divertirmi e a dimenticare quel moccioso. Salgo in sella alla moto e mi dirigo verso il 'DNA', il mio Night club preferito. Appena arrivato, parcheggio la moto e mi dirigo verso l'entrata. Il buttafuori mi riconosce e, inchinandosi, mi lascia entrare senza fare domande. La musica è altissima e l'odore di alcool mi arriva immediatamente alle narici. Vado verso il bancone e chiedo subito un cocktail, che per fortuna mi viene servito subito, per poi incamminarmi vicino a uno dei piccoli palchi disposti per tutta la sala, dove sopra, ci sono ragazze, intente a ballare a ritmo di musica. Mi siedo sulla poltroncina e guardo la ragazza dal basso. Faccio vagare il mio sguardo per il suo corpo: tacco rigorosamente a spillo; le sue gambe lunghe e toniche, sono coperte assolutamente dal nulla, l'unica cosa che le adorna è un leggero strato di glitter sparsi per tutto il corpo. Continuo a salire con lo sguardo, fissandole sfacciatamente il culo, coperto da un perizoma argentato striminzito. Ha un piercing all'ombelico, ventre piatto e due seni da paura, coperti anch'essi da una sottospecie di bikini che fa pendant col perizoma che indossa. Ha due labbra bellissime, rimarcate da un gloss rosso.. un nasino piccolo all'insù e i suoi capelli sono rossi.. Che cazzo sto dicendo? Guardo la ragazza in questione che muove il suo corpo contro quel palo, come se stesse scopando. I suoi capelli sono davvero rossi, ondulati e lunghissimi: muove anch'essi a ritmo di musica. Per un momento ho pensato che stessi impazzendo, capendo invece, che mi sono lasciato andare a pensieri che non avrei nemmeno dovuto formulare.

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