La mattina successiva al ballo, la scuola era avvolta in un silenzio surreale, rotto solo dai sussurri dei ragazzi che si scambiavano notizie sull’accaduto. L’aria era carica di tensione, e ogni angolo del cortile era occupato da piccoli gruppi di studenti intenti a parlare degli omicidi. La notizia della morte di Thomas, Kennedy e Annie aveva scioccato tutti, e la sensazione di paura e incredulità era palpabile.
Lucy si svegliò con un peso sul petto, il ricordo vivido della serata precedente che le pulsava in mente. Non aveva dormito molto, tormentata dai pensieri e dalle immagini dei corpi senza vita dei tre ragazzi. Sapeva che doveva fare qualcosa, che non poteva semplicemente accettare quella tragedia senza cercare di capire cosa fosse realmente successo.
Scese in cucina, dove sua zia Jenny stava preparando il caffè. Loris era già lì, seduto al tavolo con lo sguardo perso nella tazza. Non aveva dormito neanche lui, e l’ombra di preoccupazione sul suo volto era evidente.
“Come stai, Lucy?” chiese Jenny, cercando di sembrare calma. Ma la preoccupazione nella sua voce era chiara.
“Sto… sto bene,” rispose Lucy, anche se sapeva che non era la verità. “Devo solo capire cosa è successo davvero. Non posso ignorare questa storia.”
Loris alzò lo sguardo e la fissò intensamente. “Anch’io penso che ci sia qualcosa che non va,” disse, la sua voce bassa e seria. “Ieri sera ho sentito alcuni ragazzi parlare di una discussione tra Thomas e qualcuno poco prima che venisse trovato morto. E c’era anche Kennedy, che sembrava molto nervoso. Credo che ci sia più di quanto ci hanno detto.”
Jenny sospirò e posò la tazza sul tavolo. “Lucy, Loris, vi capisco, ma non voglio che vi mettiate nei guai. La polizia sta indagando, e dovreste lasciare che siano loro a occuparsene.”
Lucy scosse la testa, determinata. “Non posso stare a guardare e aspettare. Ho bisogno di fare qualcosa. Non è giusto che tre ragazzi siano morti così, senza una spiegazione. Voglio capire perché.”
Loris annuì, concordando con Lucy. “Se c’è una connessione tra gli omicidi e quello che è successo al ballo, dobbiamo scoprirla. Non possiamo lasciar perdere.”
Jenny li guardò con preoccupazione ma anche con una punta di rispetto. Sapeva quanto fosse determinata Lucy quando si metteva in testa qualcosa. “Va bene, ma promettetemi che starete attenti. Non voglio che vi mettiate in pericolo.”
Lucy e Loris annuirono, promettendo di essere prudenti. Dopo colazione, si diressero verso la scuola, dove speravano di raccogliere più informazioni.
Mentre camminavano nel cortile, notarono un gruppo di studenti radunati vicino a un albero. Tra di loro c’era Rachel, una delle migliori amiche di Annie, con gli occhi rossi e gonfi per il pianto. Lucy sapeva che doveva parlarle; forse sapeva qualcosa che avrebbe potuto aiutarli.
Si avvicinò lentamente, cercando di non spaventarla. “Ehi, Rachel,” disse con gentilezza. “Mi dispiace tanto per quello che è successo. Come stai?”
Rachel alzò lo sguardo, le lacrime che scendevano lungo le guance. “Non riesco a credere che Annie sia davvero morta. Era così piena di vita, così felice ieri sera…”
Lucy annuì, condividendo il dolore di Rachel. “Sì, è terribile. Stiamo cercando di capire cosa sia successo. So che è difficile, ma hai visto o sentito qualcosa di strano ieri sera, prima che succedesse tutto?”
Rachel esitando, guardò Lucy negli occhi. “In realtà, sì. Annie era preoccupata per qualcosa. Mi ha detto che aveva visto Thomas e Kennedy parlare con un ragazzo strano, uno che non aveva mai visto prima. Sembrava spaventata, ma non mi ha detto altro.”
Loris, che era rimasto in disparte ad ascoltare, si fece avanti. “Un ragazzo che non aveva mai visto prima? Potresti descriverlo?”
Rachel annuì lentamente, cercando di ricordare. “Era alto, con i capelli scuri e un'aria inquietante. Annie non riusciva a capire cosa ci facesse al ballo, ma sembrava conoscere Thomas e Kennedy. È tutto quello che so.”
Lucy scambiò uno sguardo con Loris. Questa era una pista. Un ragazzo sconosciuto che aveva parlato con le vittime prima degli omicidi. Dovevano scoprire chi fosse e cosa voleva.
“Grazie, Rachel,” disse Lucy con gratitudine. “Hai fatto bene a dircelo. Se ti viene in mente qualcos’altro, per favore faccelo sapere.”
Rachel annuì, ancora sconvolta, ma sembrava sollevata dal poter parlare con qualcuno che voleva davvero trovare la verità.
Lucy e Loris si allontanarono, discutendo a bassa voce. “Dobbiamo trovare questo ragazzo,” disse Loris, il tono deciso. “È chiaramente coinvolto, e potrebbe essere la chiave per capire tutto.”
Lucy annuì. “Sì, ma dobbiamo essere cauti. Non sappiamo ancora di cosa sia capace. Potrebbe essere pericoloso.”
Mentre si allontanavano verso il prossimo passo della loro indagine, Lucy non poteva fare a meno di sentire che erano sul punto di scoprire qualcosa di grande. Ma sapeva anche che ogni nuova scoperta poteva portarli più vicini a un pericolo che non erano preparati ad affrontare.
Ecco il nuovo capitolo di l' ultimo ballo spero che vi piace anche se è più corto degli altri ma non sono a casa diciamo che è più difficile
E niente ciao e buona notte ✨❤️🎉
STAI LEGGENDO
l'ultimo ballo
Mystery / ThrillerLucy, una quindicenne canadese, vive ad Amsterdam con sua zia Jenny e il cugino Loris dopo la morte dei suoi genitori. L'atmosfera è frizzante per il ballo del homecoming della scuola, un evento atteso da tutti gli studenti. Tuttavia, l'entusiasmo v...