La luce del tramonto dipingeva Amsterdam con sfumature dorate e arancioni, mentre Lucy si guardava allo specchio nella sua camera. Il suo abito blu scuro brillava sotto l'illuminazione, e la pettinatura elaborata era un mix di eleganza e nervosismo. Era il suo primo ballo del homecoming nella nuova scuola, e il suo cuore batteva all'impazzata, non solo per l'ansia dell'evento, ma anche per l'emozione di vivere un momento speciale che sembrava così distante dalla vita che aveva lasciato in Canada.
"Dai, Lucy, sembri un sogno!" esclamò sua zia Jenny, entrando nella stanza con un sorriso radioso. "Sei pronta per brillare stasera?"
"Non so," rispose Lucy, cercando di nascondere l'ansia con un sorriso. "Spero solo che vada tutto bene."
Jenny, con i capelli castani raccolti in uno chignon impeccabile e un abito elegante che rifletteva il suo stile sofisticato, si avvicinò e sistemò un ciuffo ribelle della capigliatura di Lucy. "Non preoccuparti, tesoro. È solo una festa. E ricorda, siamo qui per divertirci. Loris è ansioso di vedere come te la cavi."
Lucy lanciò uno sguardo nervoso a sua zia. Loris, il suo cugino di diciassette anni, era una figura enigmatica: affascinante e riservato, con una presenza che attirava l'attenzione senza sforzo. Lo conosceva da poco tempo, ma si era già dimostrato un alleato prezioso nella sua nuova vita ad Amsterdam.
Il tempo passava rapidamente e, poco dopo, Lucy e Jenny salirono in auto per raggiungere la scuola. L'atmosfera all'entrata della grande palestra era frenetica: studenti in abiti eleganti si muovevano come una folla scintillante di colori e risate. I murales alle pareti, decorati con luci e palloncini, avevano trasformato il luogo in una fiaba scintillante. Lucy si sentì un po' sopraffatta, ma decise di non lasciarsi abbattere.
Mentre si avvicinava al bancone del check-in, notò alcuni gruppetti di studenti chiacchierare animatamente. Tra di loro c'erano Kennedy, il talentuoso giocatore di basket, Thomas, il leader indiscusso della scuola, e Annie, la reginetta del ballo, la cui presenza era impossibile da ignorare. Lucy si chiese se avrebbe mai avuto l'opportunità di conoscere meglio questi tre, considerando che sembravano essere al centro di tutto.
"Lucy! Finalmente sei arrivata!" esclamò Loris, facendole un sorriso caloroso. "Spero che la serata stia andando bene finora."
"Eh, sì. È un po' schiacciante, ma ci sto provando," rispose Lucy, mentre Loris le porgeva un bicchiere di punch. "Grazie per essere qui."
Loris inclinò la testa verso i tre ragazzi che Lucy aveva notato poco prima. "Quelli sono Kennedy, Thomas e Annie. Devono essere i più popolari della scuola."
Lucy annuì, osservandoli da lontano. Kennedy stava conversando con il suo gruppo di amici, mentre Thomas, con un sorriso affascinante, parlava con un gruppo di ragazze. Annie, al centro dell'attenzione, sembrava il sole attorno al quale ruotava tutto il resto.
La serata sembrava promettere bene, finché una notizia sconvolgente si diffuse tra gli studenti: Kennedy, Thomas e Annie erano stati trovati morti, uccisi in circostanze misteriose. Il caos esplose all'istante, e la festa che doveva essere un momento di celebrazione si trasformò in un incubo collettivo.
Lucy, sconvolta e incredula, cercò il sostegno di Loris. "Cosa sta succedendo?" chiese, mentre il rumore di sirene e le voci allarmate riempivano l'aria.
Loris la guardò con uno sguardo serio. "Non lo so, ma penso che dobbiamo scoprire cosa è successo. Questo potrebbe essere più di un semplice incidente."
Il ballo, che era iniziato con promesse di divertimento e libertà, era ora avvolto nel mistero e nella paura. Lucy, spinta dalla determinazione di scoprire la verità e dall'angoscia per i suoi nuovi amici, si preparava a intraprendere un'indagine che avrebbe cambiato per sempre il suo futuro e quello della sua nuova casa.
Stavo osservando Lucy con un misto di preoccupazione e determinazione, quando la notizia dei tre omicidi si diffuse come un incendio tra la folla. Era impossibile non sentire l'ondata di panico e confusione che si stava abbattendo sulla palestra. Mi girai verso Lucy e la trovai pallida, con gli occhi sbarrati dalla shock. Sapevo che dovevo fare qualcosa, e in fretta."Lucy, restiamo calmi e cerchiamo di capire cosa sta succedendo," le dissi, cercando di mantenere la mia voce ferma nonostante la tensione. "Dobbiamo trovare più informazioni e capire se possiamo fare qualcosa."
La guardai negli occhi e notai la sua determinazione, anche se era chiaramente turbata. "Cosa possiamo fare?" chiese, cercando di nascondere l'ansia che si leggeva chiaramente sul suo volto.
"Prima di tutto, dobbiamo evitare di farci prendere dal panico," risposi. "Penso che se iniziamo a parlare con chiunque abbia visto qualcosa o sappia qualcosa, potremmo raccogliere degli indizi utili. Ho la sensazione che questo non sia stato un caso isolato. C'è qualcosa di più grande dietro tutto questo."
Mi voltai verso la folla, notando la confusione e il disordine che avevano preso piede. La musica era stata fermata, e gli studenti si erano radunati in gruppi, sussurrando tra loro e cercando di comprendere l'impossibile. Le forze dell'ordine erano già arrivate, e le sirene delle auto di polizia erano un richiamo costante alla realtà brutale di quella notte.
"Vado a parlare con alcuni amici, vediamo se hanno visto o sentito qualcosa," dissi a Lucy, dando un'occhiata ai volti familiari tra la folla. "Rimani qui e cerca di mantenere la calma. Se senti o vedi qualcosa di strano, fammi sapere immediatamente."
Lucy annuì, anche se sembrava spaventata. La lasciai per cercare i miei contatti, partendo da quelli che conoscevo meglio. Mi avvicinai a un gruppo di ragazzi che stavano chiacchierando animatamente e, senza preamboli, chiesi se avessero notato qualcosa di insolito prima dell'omicidio.
"Avete visto o sentito qualcosa prima che accadesse tutto questo?" chiesi, con un tono deciso. "Qualcuno ha avuto comportamenti strani o ha detto qualcosa di inquietante?"
Le risposte furono frammentarie e confuse. Alcuni parlavano di voci sospette, altri di un'alterazione nei comportamenti di Kennedy, Thomas e Annie. Ma niente di concreto. Continuai a muovermi tra la folla, parlando con chiunque potesse avere informazioni, raccogliendo dettagli che sembravano insignificanti ma che avrebbero potuto fare la differenza.
Poi, mi ritrovai a parlare con una ragazza che sembrava particolarmente agitata. "Ho visto Thomas discutere animatamente con qualcuno poco prima dell'omicidio," mi disse, la voce tremante. "Non ho visto chi fosse, ma era evidente che c'era una forte tensione."
Quella rivelazione mi colpì. Se Thomas aveva avuto una discussione accesa poco prima di morire, forse era una pista da seguire. La mia mente cominciò a connettere i puntini, mentre riflettevo su tutto quello che avevo appreso e su come tutto potesse collegarsi.
Tornai da Lucy, che era rimasta ferma nel posto che avevo indicato. "Ho trovato qualche informazione," dissi, cercando di mantenere la calma. "Thomas aveva avuto una discussione con qualcuno poco prima di morire. Sembra che ci sia più di un semplice caso di omicidio. Dobbiamo scoprire chi era coinvolto in quella discussione."
Lucy mi guardò con occhi determinati, il suo terrore trasformato in un'incredibile risolutezza. "Allora dobbiamo agire in fretta. Se ci sono altre persone coinvolte, dobbiamo scoprire chi sono e perché hanno fatto questo."
Con un ultimo sguardo alla scena del crimine, sapevo che quella notte era solo l'inizio di un'indagine che avrebbe rivelato segreti oscuri e forse cambiato per sempre la vita di tutti noi. Lucy ed io eravamo determinati a scoprire la verità, anche se il percorso che avevamo davanti era intriso di pericoli e incertezze.
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l'ultimo ballo
Misterio / SuspensoLucy, una quindicenne canadese, vive ad Amsterdam con sua zia Jenny e il cugino Loris dopo la morte dei suoi genitori. L'atmosfera è frizzante per il ballo del homecoming della scuola, un evento atteso da tutti gli studenti. Tuttavia, l'entusiasmo v...