L'aula studio della scuola era stranamente silenziosa quella mattina. Lucy e Loris si erano rifugiati lì, lontani dal caos del corridoio e dalle domande insistenti dei compagni di classe. I due cugini sedevano a un tavolo nell'angolo, le teste chinate sui loro telefoni e un laptop aperto davanti a loro. Stavano cercando disperatamente qualsiasi indizio che potesse aiutarli a identificare lo sconosciuto di cui aveva parlato Rachel.
"Ho cercato su tutti i social media possibili," disse Loris, frustrato. "Ma non riesco a trovare nulla su un ragazzo con quella descrizione. Nessuno sembra averlo fotografato o taggato in qualcosa. È come se non esistesse."
Lucy scrollò la testa, determinata a non arrendersi. "Deve esserci un modo per scoprire chi è. Rachel ha detto che aveva parlato con Thomas e Kennedy. Se è così, magari aveva qualche tipo di connessione con loro. Forse ci sono messaggi o email nei loro telefoni che possono darci qualche indizio."
Loris annuì lentamente, considerando la possibilità. "Hai ragione, ma la polizia avrà già preso i loro telefoni come prova. Non possiamo semplicemente chiedere di vederli."
Lucy rifletté per un momento, poi ebbe un'idea. "E se controllassimo i loro armadietti? Forse ci hanno lasciato qualcosa di utile lì. Un appunto, un biglietto... qualsiasi cosa che possa darci una pista."
Loris guardò Lucy, incerto. "Non dovremmo aspettare la polizia? Potremmo metterci nei guai se veniamo scoperti."
Lucy si sporse in avanti, lo sguardo fermo. "Loris, non abbiamo tempo. Se questo ragazzo è coinvolto negli omicidi, potremmo essere in pericolo. E se c'è una possibilità di trovare una traccia prima che la polizia blocchi tutto, dobbiamo prenderla."
Dopo un momento di esitazione, Loris sospirò e annuì. "Va bene. Facciamolo. Ma dobbiamo essere rapidi e discreti."
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I due cugini uscirono dalla biblioteca e si diressero verso l'area degli armadietti. L'edificio era ancora piuttosto deserto, con la maggior parte degli studenti radunati nelle classi o fuori dalla scuola. Questo giocava a loro favore. Si fermarono davanti agli armadietti di Thomas, Kennedy e Annie, cercando di non attirare l'attenzione.
Lucy guardò intorno con cautela, assicurandosi che nessuno li stesse osservando, poi si chinò e provò a forzare la serratura dell'armadietto di Thomas. Dopo alcuni tentativi e l'uso di una forcina che aveva trovato nel suo zaino, l'armadietto si aprì con un lieve clic.
Loris stava facendo lo stesso con l'armadietto di Kennedy. Quando finalmente riuscì ad aprirlo, una piccola pila di libri e quaderni gli cadde ai piedi. Si chinò rapidamente per raccoglierli, frugando tra le pagine per trovare qualcosa di interessante.
"Ecco qualcosa," disse Lucy sottovoce, tirando fuori una busta chiusa dall'armadietto di Thomas. "Non c'è scritto nulla sopra, ma potrebbe essere importante."
Loris trovò un piccolo taccuino nell'armadietto di Kennedy, con pagine riempite di appunti scritti in fretta. "Guarda questo," disse, mostrando a Lucy. "Potrebbero essere i suoi appunti personali. Magari ha annotato qualcosa di rilevante."
Lucy prese il taccuino, sfogliandolo rapidamente. La maggior parte delle pagine era piena di note di basket e compiti di scuola, ma verso la fine c'erano alcuni appunti che sembravano diversi. Erano scritti in modo disordinato, come se Kennedy fosse stato nervoso o di fretta quando li aveva scritti.
Loris intanto stava cercando nell'armadietto di Annie. Trovò un piccolo diario rosso nascosto sotto un libro di testo. "Forse qui c'è qualcosa," disse, aprendolo con cautela.
Mentre Lucy continuava a sfogliare il taccuino di Kennedy, una frase scritta a metà pagina catturò la sua attenzione: "Incontrato T. riguardo al ragazzo nuovo. Dice che è pericoloso. Devo fare attenzione."
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l'ultimo ballo
Mistério / SuspenseLucy, una quindicenne canadese, vive ad Amsterdam con sua zia Jenny e il cugino Loris dopo la morte dei suoi genitori. L'atmosfera è frizzante per il ballo del homecoming della scuola, un evento atteso da tutti gli studenti. Tuttavia, l'entusiasmo v...