INNAMORATA del MIO CAPO!

La villa da vendere.

Passo tutta la notte a studiare i file con le informazioni sulla Villa che Diana,l'assistente di Bolt mi ha inviato.
La studio minuziosamente,cerco su internet la via,le scuole vicine,i campi da golf,le università, tutto.
Il giorno seguente sono pronta come non mai,mi sveglio prestissimo come mio solito,faccio mezz'ora di yoga facendo attenzione a non svegliare la mia coinquilina nonché la mia migliore amica Maria,mi preparo la colazione e poi passo a prepararmi.
Indosso un completo rosa pastello composto da un pantalone a palazzo è un gilet lungo in lino e sotto una canotta bianca di seta mi avvolge il petto prosperoso,dei tacchi a spillo bianchi ed una valigetta dello stesso colore completano il mio outfit professionale,lego i miei lunghi capelli biondi e lisci in una coda bassa e per il trucco un velo di mascara e un rossetto rosato mi colorano il viso.

Alle 8:30 sono già fuori dall'ufficio di Bolt,la puntualità è una delle cose che amo di più,mi permette di essere sempre sul pezzo e non perdere mai niente.
Lui arriva poco dopo e vedendomi seduta in sala d'attesa guarda il suo Rolex dorato per vedere l'ora.
"È in anticipo signorina"

"Meglio in anticipo che in ritardo Signor Bolt"

"Mi ricordi il suo nome ?"

"Sono Jane Heart"

"Giusto"accenna un sorriso,con quei suoi denti bianchi e perfetti,non sembra così scorbutico come mi ha raccontato Maria.

Poco dopo anche le tre ragazze in lizza arrivarono,a differenza mia però erano vestite come se dovessero fare serata in Night Club,top aderenti,minigonne e tacchi vertiginosi,mi sentivo quasi a disagio.
Il signor Bolt esce dal suo ufficio e dice:
"Bene ora che siete tutte qui diamo inizio a questa giornata di lavoro,Jane sei venuta per prima e in anticipo inizi tu e come premio ti offro un passaggio,voi altre quando Dana ve lo dirà prenderete un taxi per arrivare alla villa"
Così mi alzo di botto,e ad essere onesta sento le guance andare a fuoco,entriamo nella sua Aston Martin e ci sediamo entrambi dietro,a guidare ovviamente è il suo autista,in quel piccolo spazio il suo profumo fresco e vellutato prevale inebriandomi completamente.

Lui non mi presta molta attenzione durante il tragitto,smanetta con il cellulare tutto il tempo,lavoro,immagino.
Ad un certo punto rompe il silenzio:"Allora Signorina Heart,lei è la più seria tra le sue colleghe,sembravamo appena uscite da una serata in discoteca,non trova ?"si passa la lingua sulle labbra per inumidirle,come se quel piccolo discorso gli avesse seccato la bocca.

"Mhm... Signor Bolt la ringrazio per il complimento,sulle mie colleghe penso che ognuno debba vestirsi come meglio crede,non mi piace commentare le scelte altrui"

"Confermo,lei è la più seria"accenna un sorriso di sfida,prima che la macchina ci fermi davanti alla  sontuosa Villa.
Appena i miei tacchi mettono piede su quel suolo mi sento di nuovo viva,il mio lavoro è una delle cose più belle della mia vita,aiutare qualcuno a comprare la casa dei propri sogni mi fa sentire come la fata turchina che avvera i desideri con la bacchetta magica.
"Allora Jane,fai come se io non ci fossi,fammi vedere cosa fai prima,durante e dopo una visita per vendere un immobile"annuisco e procedo.
Sistemo i cuscini sul divano in ordine cromatico,li gonfio con le mani per farli essere tutti simmetrici e perfetti agli occhi,apro le finestre per arieggiare la casa e far entrare il sole,dopodiché dalla mia valigetta prendo un profumatore per ambienti che sa di fiori appena colti,lo spruzzo per le stanze e poi mi dirigo in cucina per mettere in frigo uno Champagne che porto sempre in borsa nel caso in cui l'acquirente decida di acquistare con me.

John osserva ogni mio movimento,mi guarda scrutando ogni mia mossa e sembra essere incuriosito dai miei modi.
Poco dopo alla porta bussa l'acquirente, incrocio le dita sperando che sia il mio giorno fortunato e che il posto sia mio.
Appena il Signor Bolt apre la porta mi si presenta davanti agli occhi un bell'uomo di poco più di trent'anni,alto,moro e con gli occhi color miele vestito poi in modo casual in netto contrasto con l'idea che mi ero fatta dell'acquirente vecchio e riccone che aspettavo.