Capitolo 12. Rhyss

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Dopo aver dimostrato di non essere gay a tutti quelli che ricevono che eravamo repressi. Quella sera, i miei occhi si erano puntati su Caixia, i suoi capelli ricci castani, gli occhi marroni e la pelle scura. Era mulatta. Era bellissima. Aveva un bel sorriso. Mi ero avvicinato a lei durante la visione di un altro film per aspettare la mezzanotte. A volte mi giravo e lei si girava insieme a me. Era dannatamente sexy quando mi guardava in quel modo. Il tempo sembrava che si fermasse quando i suoi occhi si incrociavano con i miei. Non nego che in quel momento avrei tanto voluto baciarla con passione. Ma non potevo e non volevo, era troppo presto e non la conoscevo ancora.
A mia sorpresa però, si era messa di sua iniziativa seduta sulle mie gambe. Mi era venuto duro, ed ero sicuro se ne fosse accorta. Forse l'aveva fatto proprio perché sperava in quello. Qui tutti hanno la stessa mentalità infondo.

La mezzanotte arrivò, tutti festeggiarono e si scambiarono dei regali. Ma io, mio fratello e Madelaine non avevamo ricevuto granché, infondo ci conoscevano da poco.
Ma avevamo comunque ricevuto qualcosa ed eravamo felici di stare in compagnia.
Dopo circa un'oretta di gare di karaoke, « Nyssa, hai qui qualcosa da prendere? » chiese Caixia alla mia sorellastra intendendo la droga, infondo lei si drogava, lo sapevo benissimo dalla prima volta che l'avevo vista al rave.
« Ovvio, ce l'ho sempre. Vado a prenderla così ci sballiamo un po' » disse alzandosi dal divano e andare in camera sua tornando con fumo e cocaina
« Te la pago tutta io. Quanto viene? » Le chiese Caixia
« Dammi 600 dollari. Solo perché sei tu, ti faccio uno sconto. »
« Grazie tesoro. Te li pago mille però » le disse dandole i soldi senza che lei potesse opporsi.
Forse avrei dovuto starle alla larga, ma ormai mi aveva già conquistato il cuore.
Era troppo presto per dire che l'amavo, non uso quella parola importante a sproposito, ma ne ero attratto tantissimo.
« Voi tre ragazzi nuovi dovete ancora provare queste cose. Che ne dite di farlo sta sera? » ci invitò Isaac.
« La vita è una » disse Nyssa
« Hai ragione, fanculo » disse mio fratello prendendo un po' di cocaina per il naso da una striscia preparata da Mindy con una banconota arrotolata.
« Dai fratellone, fallo anche tu » mi invitò lui
« Ma sì dai, fanculo! » esclamai facendo quello che aveva fatto mio fratello.
Mi sentivo strano, ma bene. Anche mio fratello sentiva lo stesso. Era una bella sensazione.
L'unica persona che rimaneva come sempre era Madelaine, che non l'aveva ancora fatto con una persona del proprio sesso e preso droghe.
Sembrava fosse curiosa di provare ma che si conteneva perché aveva il suo fidanzatino accanto.

Alla fine, quella notte, io e il mio gemello avevamo provato anche il fumo. Eravamo strafatti. La mattina seguente, a casa c'eravamo solo io, lui e la nostra sorellastra. Gli altri erano tornati a casa verso le tre del mattino.
Mi girava la testa tantissimo, camminavo storto ed ero tanto stanco. Ero in cucina e preparavo la colazione quando è entrata lei
« Quindi è questo che provi tu tutte le settimane » le dissi
« Io ormai mi sono abituata. Com'è stata questa esperienza? »
« Quella delle droghe bene, il sesso con i maschi scordati che lo rifaccio »
« Va bene » Mi rispose ridendo

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