Capitolo 16. Eryx

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Ero in camera mia, non riuscivo a dormire quella sera, così mi ero messo a ripensare al mio passato.
All'inizio la mia vita andava bene, poi mio papà aveva cominciato a bere perché mia mamma era sempre via per il suo lavoro. Era diventato violento nei miei confronti, perché io non ero bravo come mio fratello a scuola, ed ero più gentile. A lui le persone troppo buone gli facevano venire il voltastomaco diceva. Un giorno mia madre aveva visto dei lividi sul mio busto e chiamò la polizia. Chiese il divorzio. Da quel giorno per paura che lui potesse fare qualcosa a me o a mio fratello ci portò via con se durante i suoi viaggi. Era bellissimo poter viaggiare. Aveva paura di amare di nuovo. Aveva paura che mi succedesse di nuovo qualcosa. Anni dopo la affidarono ad un altra azienda. Incontrò il signor Gray. Un uomo più giovane di lei, lei aveva quarantacinque anni e lui trentatre. Ma gli piaceva molto nonostante questo. Dopo circa cinque mesi che si frequentarono, mamma ce lo presentò. Aveva deciso di stare con la nostra famiglia. Ci portava spesso dei regali. Si avvicinava novembre, e quindi il compleanno di sua figlia, che ci annunciò solo poco prima della partenza della sua esistenza, anche se mia madre già ne era a conoscenza. Viveva sola soletta in una casa tutto l'anno, tranne due settimane per il suo compleanno. Aveva diciassette anni e di lei sì prendeva cura la famiglia della sua migliore amica da quando ha quattro anni.
« Figlioli, ho una proposta da farvi. Ormai siete grandi e pensavo che vivere con lei e avere finalmente stabilità fissa in un posto vi farebbe bene. » disse a me e mio fratello.
« Certo » rispose Rhyss a nome di tutti e due.

Così adesso eccomi qua, mi sono trovato un lavoro come commesso in un negozio di vestiti. Che vivevo con Nyssa e mio fratello. E le cose andavano bene, anche se all'inizio la situazione con lei era strana.
Questa città ci aveva già cambiati.
Avevamo già fatto cose che non avremmo mai pensato di fare. Come partecipare ai rave, fare sesso a tre con una donna, fare sesso con un maschio, assumere droghe.

E mi stavo innamorando di una persona di cui non avrei dovuto innamormi. Perché sapevo che già a mio fratello piaceva. Caixia.
Mi sentivo in colpa ogni volta che rimanevo a fissarla. Ma era così imponitizzante. La volevo per me.
Ma dovevo resistere per mio fratello.

Ormai la sveglia era suonata. Dovevo alzarmi per prepararmi per andare al lavoro. Ma sapere che mentre ero via loro due sarebbero stati da soli a fare chissà cosa mi ingelosivo tantissimo.

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