Una lotta interiore

2 0 0
                                    

Kiran

Dopo che ci siamo allontanati da Aphrodite e la sua famiglia, noi ci dirigiamo verso la macchina parcheggiata sul retro del locale.
In macchina c'è un silenzio tombale, mio padre è alla guida e mia madre svogliò i soliti volantini contenenti dei prodotti make-up, invece la mia mentre è ferma nel momento in cui ci siamo abbracciati, non mi ero mai sentito così felice, lei è riuscita a farmi rivivere dell'esperienze che la mia mente aveva totalmente cancellato, quando nella casa infestata si è aggrappata a me mi ha fatto sentire importate, nessuno si era mai fidato di me, le solite persone che si fidano di me sono i miei migliori amici, ci conosciamo da quando frequentavamo  l'asilo ormai siamo una famiglia.
<< Kiran come ti sembra la figlia di Cooper ?>> domanda Mamma

<< È una ragazzina carina tutto qui >> rispondo con indifferenza

<< Si hai ragione è carina >>

<< Come avevi detto che la conoscevi?>>
Papà si intromette nel discorso

<< Jax ha lavorato ad una pozione con lei e sono diventati amici>>

<<Quindi di conseguenza vi siete conosciuti tramite la loro amicizia  >>

Purtroppo si papà ora basta domande

Il viaggio scorre  tranquillamente e dopo mezz'ora torniamo a casa.
<< Kiran ti dobbiamo parlare dopo che ti cambi va bene ?>> domanda papà

<< Si va bene il tempo di sistemarmi e arrivo >>

Entro nella camera che condivido con Thomas che sta seduto sul letto sicuramente a parlare con la sua ragazza

<< Ciao Fratellino che avete fatto?>> domanda Thomas con tono curioso mentre si spettina i capelli

<< Siamo andati là, poi loro sono entrati  e io e i figli dell'amico di nostro padre ci siamo fatto un giro, comunque c'è papà che mi vuole parlare mi dovrei preoccupare ?>>

<< Dipende in che modo te l'ha detto >>

<< Mi è sembrato calmo quando lo diceva >>

<< Se vuoi posso venire con te, non vorrei lasciarti da solo >>ridendo scende dal letto e si avvicina alla porta e aggiunge << Ti aspetto fuori tu cambiati >>

<< Si tra poco arrivo >>

Lui esce dalla stanza lasciandomi da solo inizio a cambiarmi, dopo dieci minuti vado in salotto dove i miei genitori mi stanno aspettando
<< Siediti figliolo >> ordina mio padre

<< Mi devo preoccupare, o posso stare tranquillo?>> domando avvicinandomi

<< No puoi stare tranquillo >>

<< Sei venuto pure tu Thomas >> dice mia madre vedendo Thomas accanto a me

<< Si non volevo lasciare da solo Kiran in una discussione di famiglia, si sa che fa molta paura >>
Thomas mi mette una mano sulla spalla

Mi siedo sulla poltrona difronte ai miei genitori e Thomas fa lo stesso e domando << Allora di cosa mi dovevate parlare?>>

<< Varie cose prima di tutto iniziamo dei giochi >> risponde papà e si appoggia allo schienale del divano in modo sicuro e pacato

La ragazza delle costellazioni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora