~POV LEON~
parte seconda
Entro nella foresta con un senso di determinazione che si scontra con l'inquietudine, il che è strano considerato che non provo nulla, tuttavia è come se il mio io interiore mi stesse dicendo di avere paura.
Le parole di Nicea riecheggiano nella mia mente: "Illusio non è il luogo per chi ha il cuore pesante".
Una cosa è certa, il mio cuore lo è, me lo porto dietro come masso che grava sul mio petto.
Purtroppo o per fortuna però, ho spento i sentimenti trasformando il cuore in una corazza impenetrabile.Appena entrato, la nebbia densa e opprimente mi avvolge all'istante. Ogni passo sembra allontanarmi dalla realtà.
Le ombre senza volto si muovono tra gli alberi ma io non me ne curo, continuo ad andare avanti imperterrito.
Non mi fermo fino a quando scorgo un'entità familiare celarsi dietro un tronco.«Amelia?»
Davanti a me, la ragazza che avevo amato e per cui ero stato maledetto.
Amelia mi guarda con occhi tristi e spenti, ha il viso pallido e la veste macchiata.
In mano, tiene un fazzoletto in cui tossisce di tanto in tanto.
Non parla subito, rimane lì a fissarmi come se fosse un fantasma.«Amelia?»
«Carter, perché mi hai fatto questo?»
La sua voce sembra provenire da un luogo lontano.«Perché mi hai lasciata morire?»
Serro i denti, cercando di mantenere il controllo. «Sei solo una sporca illusione.»
«Dicevi di amarmi, mi hai ingannata. Mi hai obbligata ad amarti per poi lasciarmi morire!»Non sento nulla, non devo sentire nulla eppure la visione di Amelia mi scalfisce comunque, come un vento freddo che attraversa le crepe di un muro.
Lei rimarrà sempre dentro di me, come la mia prima vittima innocente.
«Mi hai uccisa.»
«Non avevo scelta, è stata la maledizione!»
Amelia mi punta il dito contro. «L'avevi, potevi scegliere di non stipulare quel patto, mi sarei innamorata di te in ogni caso, anche senza uno stupido incantesimo.»
Si avvicina, il suo volto a pochi passi dal mio.
«Mi hai lasciata morire, non te lo perdonerò mai.»
«Io non lo avrei mai fatto, non sapevo a cosa sarei andato incontro accettando quella magia.»
«Sei un mostro Carter. Adesso hai spento i sentimenti, per non sentirti in colpa, per risparmiare la vita innocente di Nicea. Ti do una notizia: non puoi fuggire da ciò che hai fatto.»Indietreggio, il respiro diventa pesante.
«Non farò del male a nessuno, mai più, romperò la maledizione e forse, tu tornerai a vivere.»Amelia sembra guardarmi con compassione. «Spegnere i tuoi sentimenti non ti salverà. Forse salverà lei, ma tu, tu Carter non puoi salvarti.»
Non è vero, io posso salvarmi, posso salvare Nicea e se mi impegnerò abbastanza, anche lei.
«Menzogne! Io mi salverò, uscendo da questa foresta.»
«Sei spacciato, morirai e sarai solo.»La morte potrebbe essere un'assoluzione, ma io sono colpevole e non posso abbandonarmi all'eterna quiete prima di aver sistemato le cose qui.
Mi devo redimere, sono meglio di così, sono più che una maledizione del cazzo.«Morirò da solo, sì, ma potrò dire di aver salvato qualcuno.»
Amelia mi indica, mi punta il dito contro giudicante. «Un uomo dal petto vuoto non può salvare nessuno.»
«Qualcuno cadrebbe nel buco che ho nel petto di buon grado se glielo chiedessi. Non sono vuoto perché ho qualcuno che mi ama.»
«Ancora non lo capisci? È tutta una menzogna, lei non ti ama, nessuno riesce ad amarti senza l'ausilio di un incantesimo.»
È brutto perché so che dovrei sentirmi male, so che dovrei sentirmi pesante, amareggiato, ma non provo nulla.
«Detto da un fantasma fa piuttosto ridere.»
Sarcasmo, l'arma più forte contro le emozioni.
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IGNIS "quanto sei disposto a sacrificare per amore?"
FantasyQuanto è importante l'amore per gli esseri umani? Molto, e Leon Carter lo sa bene. Da quando è stato maledetto, ogni donna di cui si innamora finisce per morire inspiegabilmente dopo ventiquattro ore. Nicea invece, nell'amore non ci crede, è una st...