La quiete della notte era scesa sull'accampamento, e il crepitio del fuoco era l'unico suono a riempire l'aria. Dabi sedeva vicino alle fiamme, lo sguardo fisso sulle scintille che si alzavano verso il cielo. La scena che aveva osservato poche ore prima, quella tra Ender e Lalla, continuava a ripetersi nella sua mente come un'eco incessante.
Cercava di convincersi che non fosse nulla di importante. Ender e Lalla avevano un passato insieme, questo lo sapeva. Ma vedere quella vicinanza, quel legame che sembrava così naturale, gli faceva montare dentro una sensazione di disagio che non riusciva a ignorare. Un pensiero lo perseguitava: cosa se significava di più di quello che lasciavano intendere?
Nicho, seduto dall'altra parte del fuoco, osservava Dabi senza dire una parola. Aveva notato il suo cambiamento d'umore fin da quando Ender e Lalla si erano allontanate, e anche se non conosceva i dettagli, sapeva che c'era qualcosa che lo tormentava.
"Non sembri molto tranquillo," disse infine Nicho, rompendo il silenzio. "C'è qualcosa che vuoi dirmi?"
Dabi sollevò lo sguardo verso di lui, con un'espressione che oscillava tra frustrazione e stanchezza. "No. Non c'è niente di cui parlare," rispose secco, anche se il tono della sua voce tradiva il contrario.
Nicho inclinò leggermente la testa, accennando un sorriso ironico. "Sai, ho imparato che quando qualcuno dice che non c'è niente di cui parlare, di solito c'è una montagna di cose non dette. Qualcosa ti sta mangiando dentro."
Dabi sospirò, massaggiandosi il collo con una mano. "Non è niente. Solo... solo che non sono bravo con queste cose."
"Con cosa? I sentimenti?" Nicho lo osservava attentamente, cercando di capire meglio.
Dabi rimase in silenzio per un momento, lo sguardo perso nel fuoco. "È più complicato di così. Non sono abituato a... sentire certe cose. E ora, con tutto quello che sta succedendo, con Lalla qui, non posso fare a meno di chiedermi dove mi trovo in tutto questo."
Nicho annuì lentamente. "Immagino che tu stia parlando di Ender."
Dabi non rispose subito, ma la sua espressione era più che eloquente. "Non sono sicuro di cosa sto provando," ammise infine. "Ma c'è qualcosa in lei, qualcosa che non riesco a ignorare. E ora Lalla è tornata, e sembra così legata a Ender. Non so dove mi collochi io."
Nicho rifletté un momento prima di rispondere. "Ender è forte, ma ha bisogno di persone attorno a lei, anche se non lo ammetterà mai apertamente. Non penso che tu debba preoccuparti troppo di Lalla. Il loro legame è importante, certo, ma questo non significa che non ci sia spazio per te."
Dabi strinse i pugni, lottando contro l'impulso di alzarsi e allontanarsi. Non voleva sembrare vulnerabile, non con Nicho, e sicuramente non con se stesso. Ma la gelosia che provava era innegabile, e più cercava di ignorarla, più cresceva dentro di lui.
"Non è solo gelosia," disse infine, rompendo il suo silenzio. "C'è qualcosa di più. Quando siamo insieme, quando combattiamo fianco a fianco... sento che capisce qualcosa di me che nessun altro ha mai compreso. Non è solo un'attrazione o una semplice amicizia. Ma non so se lo sente anche lei."
Nicho si accigliò, pensando a ciò che Dabi stava dicendo. "Forse non lo sa ancora neanche lei," rispose con saggezza. "Ma non puoi costringerla a scegliere, né puoi tenerti dentro tutto questo. Se provi davvero qualcosa per lei, prima o poi dovrai affrontarlo."
Dabi rimase in silenzio, fissando le fiamme che si riflettevano nei suoi occhi. Sapeva che Nicho aveva ragione, ma non era sicuro di essere pronto ad affrontare i suoi sentimenti, o il possibile rifiuto.
Poco lontano, Ender e Lalla erano ancora sedute insieme, circondate dal buio che avvolgeva il campo. Il dialogo tra loro si era interrotto da qualche minuto, e ora erano semplicemente lì, fianco a fianco, osservando il cielo stellato sopra di loro.
"Lalla," disse Ender sottovoce, rompendo la quiete. "Sei davvero contenta di essere tornata?"
Lalla la guardò, sorpresa dalla domanda improvvisa. "Sì, certo che lo sono. Perché me lo chiedi?"
Ender fece una pausa, cercando le parole giuste. "Non so. È passato così tanto tempo. Le cose sono cambiate. Io sono cambiata. E non voglio che tu ti senta obbligata a restare qui solo perché una volta avevamo qualcosa di speciale."
Lalla abbassò lo sguardo, riflettendo per un momento. Poi, con un sorriso dolce, rispose: "Ender, il passato è importante, certo, ma non sono qui solo per ciò che è stato. Sono qui perché credo in te, perché credo che tu abbia ancora bisogno di me, anche se forse non lo ammetti."
Ender sentì una stretta al cuore. Le parole di Lalla erano sincere, ma in fondo sapeva che la sua presenza stava complicando le cose. C'era Dabi, che sembrava sempre più distante da quando Lalla era arrivata, e c'era il legame che lei stessa non poteva negare con Lalla, un legame che non era scomparso, nonostante tutto.
"Sai," disse Lalla, spostandosi leggermente per guardare meglio Ender, "forse è arrivato il momento di capire davvero cosa vuoi. Non puoi sempre proteggere tutti e nascondere te stessa. Anche tu meriti di essere felice."
Ender sentì il cuore battere più velocemente a quelle parole, come se qualcosa dentro di lei stesse cercando di emergere. Non sapeva ancora quale fosse la risposta, ma una cosa era certa: non poteva continuare a ignorare quello che provava, né per Dabi né per Lalla.
"Non so ancora cosa voglio," ammise Ender con un filo di voce. "Ma prometto che lo scoprirò. E quando lo farò, lo affronterò."
Lalla le sorrise, stringendole dolcemente la mano. "Io sarò qui, qualunque cosa accada."
Mentre il fuoco continuava a crepitare nell'accampamento, le dinamiche tra i membri del gruppo erano diventate più complesse. Gelosie, sentimenti irrisolti e legami passati erano emersi, ma mentre la notte scendeva, un'unica cosa rimaneva certa: presto tutti avrebbero dovuto affrontare i propri demoni, e non solo quelli che venivano dal mondo esterno.
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⚠️spazio autrice⚠️
Beh grazie mille per aver letto anche questo capitolo, ne ho pronti altri che pubblico tra poco, a presto ❤️
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