Capitolo 2:Braci e Ombre

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Era passata una settimana dall'ultimo incontro tra Ender e Dabi. Nonostante la sua natura solitaria, c'era qualcosa in lui che continuava a tornare nei pensieri di lei. Una parte di sé voleva allontanarsi da quella fonte di caos, ma un'altra, forse più profonda, la spingeva a cercarlo di nuovo. Forse era il richiamo dell'oscurità che entrambi portavano dentro.

Quella notte, Ender vagava tra i tetti della città. Le luci brillavano debolmente sotto di lei, come stelle spente. I suoi occhi viola scrutavano ogni angolo, in cerca di una presenza. E poi lo vide. Dabi era appoggiato al parapetto di un edificio, la sua figura avvolta dal bagliore delle sue fiamme blu, come una sentinella silenziosa che sorvegliava un mondo in rovina.

"Di nuovo a fissarmi?" la sua voce tagliente ruppe il silenzio. "Stai iniziando a diventare prevedibile."

Ender atterrò leggera accanto a lui, le ombre fluttuanti attorno ai suoi piedi. "Pensavo che fosse tu quello prevedibile, sempre con le fiamme in mostra."

"Le fiamme hanno il loro fascino," rispose Dabi, un sorriso beffardo sul volto. "E poi, non tutti sanno nascondersi nelle ombre come te."

Per un attimo, il silenzio li avvolse. Le loro presenze erano simili e opposte allo stesso tempo: il fuoco e l'ombra, entrambi in lotta contro il mondo e contro se stessi. Dabi era il caos distruttivo, Ender la calma silenziosa che precede la tempesta. Eppure, in quel momento, sembravano comprendersi.

"Sei venuta qui per qualcosa o solo per scambiare battute?" Dabi si accese una fiamma tra le dita, lasciandola danzare nell'aria.

Ender lo guardò con uno sguardo serio. "Ho sentito voci su nuovi movimenti degli eroi. Stanno intensificando la loro sorveglianza. Non so se hanno scoperto qualcosa su di te o se semplicemente sono stufi della nostra esistenza."

Dabi la fissò, il suo sorriso svanito. "Quindi vuoi un'alleanza?" La sua voce era più tagliente ora, carica di diffidenza.

"Non è questione di alleanza," rispose lei, incrociando le braccia. "Solo scambio di informazioni. Io so muovermi nell'ombra, tu hai un talento per il caos. Possiamo aiutarci a vicenda a mantenere il controllo del nostro territorio."

Dabi la scrutò attentamente. Le sue cicatrici tiravano la pelle attorno agli occhi, ma l'intensità del suo sguardo non lasciava spazio a dubbi. "E cosa vuoi in cambio di queste informazioni?"

"Solo che tu faccia quello che sai fare meglio," disse Ender con un sorriso freddo. "Ho un nemico che non posso affrontare da sola. Un ex alleato che ha tradito la mia fiducia e ora minaccia di esporre i miei segreti. Voglio che tu lo elimini."

Per un lungo istante, Dabi restò in silenzio. Poi, un ghigno crudele apparve sulle sue labbra. "Questo posso farlo. Ma non pensare che sia per gentilezza. Se accetto, è solo perché vedo un vantaggio per me."

"Non mi aspetto altro," rispose lei, distendendo le braccia come se le ombre stesse la stessero avvolgendo. "Non c'è spazio per la fiducia in un mondo come il nostro. Ma se possiamo sfruttare le nostre forze, perché non farlo?"

Dabi si avvicinò di qualche passo, le fiamme ancora vive tra le dita. "Allora è deciso. Troverò il tuo traditore, e tu mi darai tutto quello che sai sui movimenti degli eroi."

L'accordo era siglato, non con una stretta di mano, ma con lo sguardo di due anime dannate che riconoscevano un'ombra simile nell'altro. Ender e Dabi non erano amici, né alleati nel senso tradizionale. Erano due esseri pericolosi che si muovevano su una linea sottile tra l'odio per il mondo e la necessità di sopravvivere. E quella notte, la città divenne un po' più oscura.

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Grazie per aver letto questo secondo capitolo, alla prossimaa❤️

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