Capitolo 23

3 1 4
                                    

                     Prima parte.

Dopo aver trascorso quattro settimane in coma, Owen si svegliò lentamente, con gli occhi pesanti e le membra intorpidite. Si guardò intorno, confuso, e vide che si trovava in un letto d'ospedale. Tentò di muoversi, ma sentì una fitta di dolore nel lato sinistro dell'addome. Notò una presenza accanto a lui e vide il colonnello, seduto su una sedia vicino al letto.

Owen aprì gli occhi per la seconda volta, sentendosi sempre più confuso e disorientato. Lentamente e gradualmente riuscì a mettere a fuoco la sua vista, e vide chiaramente il colonnello Brian Mulroney seduto accanto a lui, con un'espressione seria sul viso. Owen rimase in silenzio per un attimo, ancora intontito e confuso dall'intervento chirurgico e dal lungo coma. Brian gli posò una mano rassicurante sulla spalla, cercando di calmarlo e confortarlo, successivamente si alzò dalla sedia che affiancata il letto e si avvicinò a un interruttore sul muro. Premette il pulsante, segnalando che Owen si era svegliato per poi tornare a sedersi aspettando l'arrivo dei medici. Attraverso la porta entrarono due medici, seguiti da un'infermiera, sorrisero vedendo che Owen era cosciente.

I medici si misero a controllare il ragazzo , prendendo nota dei parametri vitali e delle sue condizioni generali. L'infermiera gli misurò la temperatura, la pressione sanguigna e il battito cardiaco, mentre i medici gli auscultavano il petto e gli esaminavano rapidamente le ferite. Anche se Owen era cosciente, le sue condizioni non erano decisamente buone.

Il medico più alto, che aveva una barbetta canuta, si rivolse a Owen con un tono professionale: "Buon pomeriggio, signor Owen. È un piacere vedere che si è finalmente ripreso dal coma." L'infermiera gli prese la mano e sorrise: "Sta andando tutto bene, signor Owen. Siamo felici che si sia svegliato."

Il colonnello Mulroney, inquieto e preoccupato, chiese i medici informazioni sul suo stato di salute  "Vorrei sapere come sta", disse, in tono assertivo. I medici gli rivolsero un'occhiata seria, poi il più alto rispose: "Sfortunatamente, la situazione non è proprio buona. Dopo l'intervento e il lungo periodo di coma, il suo corpo ha subito pesanti danni."

"Potrebbe spiegare meglio" disse Brian
Il medico annuì comprensivo.
"Certo, colonnello. Come saprà, durante la sparatoria Owen è stato colpito da due proiettili al torace. Uno di questi ha lacerato la milza, causando un'esportazione di sangue nell'addome. L'altro proiettile si è infilato tra le costole, senza toccare però organi vitali. Grazie al nostro intervento, siamo riusciti a estrarre le pallottole e a fermare l’emorragia."

Brian guardò il medico con un'espressione pensierosa, poi chiese:
"Capisco. Ma è possibile prevedere quanto tempo ci vorrà per il suo completo recupero? E quali possono essere le complicazioni?"
I medici si consultarono rapidamente, poi quello più alto rispose:
"È difficile fare delle previsioni precise. Tuttavia, Owen dovrà affrontare un lungo percorso di riabilitazione. Come complicazioni, sono possibili problemi di movimento, dolorabilità muscolare e possibili infezioni."

Il discorso dei medici aveva lasciato Brian preoccupato, ma cercò di mantenere un'aria serena. Guardò Owen, che era ancora sdraiato sul letto.
"E ci sono rischi a lungo termine? Potrebbero insorgere problemi a lungo termine?" chiese, sperando di sbagliare. Il medico annuì, accennando una smorfia seria.
"Ovviamente, ogni caso è diverso. Tuttavia, ci sono potenziali rischi come ipotensione cronica, problemi circolatori, problemi di movimento e danni neurologici."

Brian rimase in silenzio per un momento, riflettendo sulle parole dei medici. Il medico con la barba conuta continuò: "Ovviamente, saremo vigili in caso di complicanze. Nel frattempo, il paziente dovrà restare in osservazione in ospedale per un periodo di tempo adeguato, per permettere alla sua salute di migliorare." Brian si grattò la testa pensieroso, poi guardò Owen. Aveva ancora gli occhi aperti e stava cercando di seguire la conversazione con attenzione.

Il medico  guardò anche lui Owen, poi disse rivolto a Brian: "Dobbiamo inoltre tenere conto del fatto che Owen sta passando anche un duro periodo psicologico. Il trauma che ha vissuto potrebbe avere serie ripercussioni.”
Brian annuì, lo avevano avvisato della possibilità di depressione o PTSD. Rivolse un debole mezzo sorriso a Owen, sperando che sarebbe stato forte.
"Avrà anche vuoti di memoria, in questo caso?" domandò il colonnello.
Il medico annuì brevemente e rispose: "Sì, è possibile che Owen possa soffrire di vuoti di memoria legati all'aggressione. È un fenomeno abbastanza comune nei pazienti traumatizzati. Tuttavia non possiamo sapere esattamente quali ricordi e quale memoria ha perso."

Brian non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma era chiaro che si sentisse in colpa per quello che era successo.
I medici salutarono il colonnello  e Owen, dicendo loro che sarebbero tornati più avanti per dei nuovi controlli. Il colonnello rimase accanto al letto, e si sedette nuovamente su una sedia lì vicino. Owen era ancora sveglio, ma era chiaramente esausto e con l'aria confusa. Brian gli posò una mano sulla spalla in segno di supporto, ma non sapeva bene come iniziare una conversazione con lui.

Brian si alzò dalla sedia ed esitò per un momento, gli disse: "Vado un attimo in bagno , torno tra poco." Owen annuì debolmente, uscì dalla stanza e si diresse fuori in corridoio, lontano da occhi indiscreti. Digitò rapidamente il numero di Dimitri e aspettò che rispondesse al telefono.
Dimitri riconobbe il numero di Brian e rispose immediatamente.
"Pronto?"
Ehi, Dimitri. Sono Brian," disse il colonnello, con un tono serio. Camminava avanti e indietro in corridoio, iniziò a spiegare tutto. Gli parlò del coma, dell'intervento chirurgico e delle complicazioni. Gli spiegò chiaramente che Owen stava affrontando una lunga strada per rimettersi in sesto, sia fisicamente che psicologicamente. Parlò del rischio di vuoti di memoria e PTSD. Alla fine rimase in silenzio, aspettando la reazione di Dimitri.

Dimitri rimase in silenzio dall'altra parte del telefono, colmo di shock e preoccupazione. Le notizie erano più gravi del previsto, e lo preoccupavano molto. Le informazioni riguardo al fatto che Owen avrebbe dovuto affrontare una lunga riabilitazione fisica e un lungo lavoro di terapia psicologica lo riempirono di tristezza. Dopo un momento di silenzio, disse solamente: "Cristo..."

Noi ti proteggeremo  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora