Noi ti proteggeremo

Capitolo 2

        

Amber era stata in galera molte volte sia per spaccio di droga che per rapina a mano armata ed era sempre uscita su cauzione. Anche Laurie aveva avuto alcuni problemi con la legge, infatti quando era ancora una giovane ragazza, era stata in galera perché aveva ucciso un'agente di polizia. Però Arnold era all'oscuro di tutto ciò....
Lui era sempre in viaggio,come agente di commercio estero nel settore farmaceutico. Gli piaceva come lavoro, infatti si era laureato in economia aziendale e si era specializzato in scienze economiche. Stava tanti giorni fuori casa e, Diletta, quando lui non c'era andava a dormire da una sua amica, Susan. Loro due si conoscevano ai tempi del liceo e si erano laureate in storia dell'arte e con l'occasione di una borsa di studio ottennero un posto nel museo d'arte della città al "Frances Young Tang Museum and Art Gallery". La ragazza non stava volentieri a casa quando il papà era fuori per lavoro, perché non andava d'accordo sia con la sorella che con la matrigna e anche lei era all'oscuro di quello che combinava Amber.
Da piccola ne aveva passate tante con loro quando Arnold era assente, infatti la richiudevano sempre in cantina e la minacciavano se avesse parlato con qualcuno ....
Minacciavano anche la donna delle pulizie e la poveretta doveva sopportare le loro intimidazioni per non perdere il posto di lavoro, aveva due figli da sfamare ed era rimasta vedova da giovane.
Quando loro andavano a fare shopping, Hilda, che aveva una copia della chiave della cantina, andava da Diletta portando da mangiare e anche per rassicurarla dicendo che con lei era al sicuro.
La ragazza le era molto affezionata,giocava spesso con i suoi figli,Miguel e Paquito, due gemelli di due anni più piccoli ed erano Messicani.
Hilda era un immigrata clandestina ed era incinta dei suoi gemelli quando Arnold la prese con sé dandole un tetto e, dopo aver partorito, anche un lavoro.
La donna era rimasta vedova,suo marito era morto in una sparatoria mentre stavano attraversando il confine verso un futuro migliore.
Lei era molto grata al padre di Diletta per averla tolta dalla strada. Arnold l'aveva trovata rannicchiata in un angolo di una via malfamata a S.Diego ,lui era lì per un colloquio di lavoro ed era stato assunto in un'azienda farmaceutica. Stava  andando a prendere la macchina quando sentì dei lamenti provenire dietro ad un cassonetto della spazzatura, si fece coraggio e andò a vedere chi era e vide una donna minuta che accusava forti dolori addominali ed era febbricitante. Le andò vicino per guardarla meglio..
"Signora,non abbia paura non le farò alcun male" le disse dolcemente vedendola impaurita
"La prego,mi aiuti!"sussurrò  la donna "sono incinta"
"Venga la porto al pronto soccorso"
"No, sono una clandestina!la prego...."
"Oh,mio Dio e adesso come faccio ad aiutarti?"
Si passò una mano sulla fronte,non poteva lasciarla lì, doveva pensare a cosa fare.
Gli venne in mente un'idea: l'avrebbe portata in un motel e avrebbe chiamato un suo amico medico e così fece. Una volta guarita, Arnold se la portò a casa, la mise in regola e l'assunse come donna delle pulizie dopo la nascita dei gemelli.