Capitolo 10

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Quattro mesi più tardi:
Diletta quel giorno doveva essere dimessa,  'finalmente a casa' pensò lei, era proprio stufa di stare in quella stanza dell'ospedale, camminava usando le stampelle,in quel mentre entrò il dottor Bayern:
"Allora signorina Karev, è contenta di andare a casa?" le domandò
Diletta sorrise "Non sa quanto! Vi ringrazio tanto per tutto quello che avete fatto..."
"Sono contento per lei, questi sono gli esercizi di fisioterapia che deve fare...ci sono compresi anche il nuoto e cyclette,mi raccomando più li fa più ha probabilità di guarigione"le disse spiegando le istruzioni riportate nel documento.
 In quel mentre entrarono Arnold con il piccolo Noah,accompagnati da Owen e Dimitri:
"Ciao,sei contenta di ritornare a casa?"le domandò il padre abbracciandola e dandole suo figlio che le voleva dare un bacio.
"Certo!non ne potevo più di stare quà"sorrise.
Dimitri le prese una sedia a rotelle:
"Prego, si metta a sedere , così non farà molta fatica"
Diletta lo ringraziò, Owen avvertì le altre guardie che stavano per scendere e di far avvicinare la macchina all' ascensore, si avviarono tenendola sotto osservazione,la dovevano proteggere ad ogni costo,erano uomini determinati e sicuri di sé.
Facevano parte della DEA , squadra investigativa della droga internazionale e protezione testimoni.
Erano i migliori della squadra, avevano ricevuto premi di riconoscimento per diversi operazioni sotto copertura. Owen aveva due lauree in medicina con specializzazione in traumatologia e psicotraumatologia, invece Dimitri si era laureato in scienze della comunicazione.
Nel tragitto verso casa, Dimitri e Owen le spiegarono che dovevano sorvegliarla 24 ore su 24,oltre a loro avevano organizzato una squadra al fine di rendere più difficile un eventuale assalto, ovunque andasse lei dovevano seguirla,in casa e nei dintorni della fattoria erano state installate le videocamere,le avrebbero insegnato l'autodifesa e ad usare un'arma,anche Noah era in pericolo dato che era figlio di un
narcotrafficante.
" C'è un'altra cosa che non devi fare, non devi parlare assolutamente con altre persone, anche quelli della nostra squadra investigativa, c'è sempre qualcuno che è la talpa...."le spiegò Owen
"Quando devi uscire anche per andare in giardino, non solo te...ma anche tuo padre e tuo figlio,noi dobbiamo essere vicini, sarà stressante non avere privacy....ma devi sapere che siete seriamente in pericolo"
Lei alzò gli occhi infastidita,ma subito si rasserenò vedendo che erano quasi arrivati a casa, abbracciò suo figlio indicando la casa e i cavalli,Noah fece dei gridolini di gioia battendo le manine. Tutti sorrisero per la tenerezza che emanava quel bambino.
Hilda e Casilda li aspettavano sotto il porticato seguiti dal padre di Arnold che al momento si era trasferito da loro dopo la morte della moglie e dai figli di Hilda. Scesero prima Arnold con il piccolo Noah e infine Diletta aiutata da Owen e Dimitri guardava in giro per vedere se era tutto apposto,la portarono dentro casa così potè finalmente salutare le persone a lei care.
"Ciao nonno sono contenta di vederti"disse abbracciandolo in lacrime "ho saputo della nonna,mi spiace tanto so che eravate molto uniti"
"Lo eravamo, l'unico rimpianto è stato quello di non averti conosciuto se n'è pentita amaramente, non ha accettato l'idea che tuo padre crescesse una bambina senza madre"le rispose "ma quando ha saputo che eri sparita nel nulla,ha cominciato a stare male.... finché un infarto non me la portata via" sospirò
"Anche a me è dispiaciuto molto non poterla conoscere.... adesso ti faccio conoscere il tuo pronipote" Arnold glielo portò vicino e Charleston si commosse"Ciao"gli fece il cenno con la mano,il bambino fece altrettanto e si nascose dietro le gambe di suo nonno.
Diletta abbracciò tutti i suoi amici commossa quando ad un tratto vide la sua amica Susan accompagnata da Tony ,le due amiche si abbracciarono calorosamente e risero :
"Che bello rivederti,ti credevo morta"disse Susan
"No,non lo sono,sono viva più che mai,mi sei mancata amica mia"disse Diletta abbracciandola,
"Ciao Diletta"la salutó Tony
"Ciao Tony che bello rivederti!"esclamò la ragazza abbracciando anche lui
Susan prese le mani dell'amica stringendole e le fece vedere l'anello : "Io e Tony ci siamo sposati tre anni fa e sono in dolce attesa di 10 settimane"
"Oooh,ma è meraviglioso ragazzi! Sono strafelice per voi!"
Hilda e Casilda avevano preparato il pranzo, le fajitas di pesce, insalata di tonno alla messicana e come dessert flan de vanilla.
Sì sedettero tutti a tavola , anche le guardie del corpo si unirono a loro e passarono un bel pomeriggio, finito di pranzare andarono in giardino a godersi il sole primaverile. Diletta e Susan si alzarono per andare a fare un giro in giardino, avevano tante cose da dirsi ma Dimitri li fermó dicendo che non potevano allontanarsi più di tanto, Diletta gli rispose che voleva stare da sola con la sua amica:
"Staremo qui sotto l'albero all'ombra, così ci terrai d'occhio"
Lui acconsentì e le due ragazze si avviarono.
Susan le raccontò di come aveva conosciuto Tony:"Quando seppi che non eri arrivata a casa,tuo padre mi telefonò per sapere se avevo tue notizie e gli dissi che andavi in palestra come tua abitudine dopo il lavoro,ma erano già passate due ore ed era molto preoccupato. L'indomani stavo andando a casa tua per sapere se c'erano notizie , quel giorno pioveva a dirotto ,non si vedeva un accidente e in più ero anche in pensiero per te che non ho visto la macchina davanti a me che aveva frenato e le sono andata addosso" si fermò a prendere fiato "quanto ho imprecato quel giorno che solo Dio lo sa!" sorrise
"quando stavo per scendere, un ragazzo mi si avvicina dicendo,ma signorina dove ha la testa?!" fece imitando la voce del marito e Diletta si mise a ridere "non è ancora finita...." le disse Susan e iniziò a raccontare facendo ancora l'imitazione di loro due "mi scusi ero in sovrappensiero sa una mia amica è scomparsa da ieri e stavo andando da suo padre....e lui mi guardò ma stai parlando di Diletta?!Ho fatto cenno di sì e Tony ha detto che era anche tua amica e che stava andando a casa tua , così siamo saliti in macchina sua e siamo andati io insieme da tuo padre e piano piano conoscendosi ci siamo innamorati... ecco questa è la nostra storia" le due amiche sorrisero stringendosi le mani.
Era arrivata l'ora di andare a casa, Susan la salutò promettendo che si sarebbero riviste al più presto, Diletta accompagnò l'amica dentro casa e salutò anche Tony.
Diletta andò in sala dove c'erano Noah con suo padre e Owen,"È stato bello incontrare Susan e Tony...."disse lei
Arnold la abbracciò dandole un bacio sulla fronte
"E io sono contento di riaverti a casa,mi sei mancata tanto! Ho visto che ridevate e sono felice per questo...
"Mi stava raccontando di come si sono conosciuti....mi ha fatto ridere su come imitava Tony al momento dell'incidente"
"Lui le è stato molto vicino, Susan era molto angosciata quando ha saputo che eri sparita nel nulla"
"Sono una bella coppia, sono molto felice per loro,se non foste stato per me non si sarebbero mai conosciuti" concluse Diletta
"Mah"fece Arnold alzando gli occhi al cielo"che ne sai?Io direi di sì, oltretutto venivano spesso a trovarci....e si sarebbero dovuti incontrarsi prima o poi"concluse
Diletta sorrise e gli dette un buffetto sulla guancia e andò a sedersi sul divano dove Noah ed Owen guardavano un libro illustrato sugli animali.
"Cosa state facendo di bello?" chiese ed Owen le fece vedere il libro:
"Adesso guarda...Noah fai vedere alla mamma che verso fa' il cane"
"Bau, bau"fece il bambino indicando l'animale e così continuò ad imitare anche gli altri animali.
"Bravissimo" applaudì la ragazza e lo prese in braccio"E adesso andiamo a fare un bel bagnetto nella vasca grande e che fa tante bollicine" imitando il rumore dell'acqua "ci mettiamo tanti giochi" facendogli il solletico sul pancino e il bimbo batté le manine.

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