Capitolo 11

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Laurie seppe da un informatore fidato che Diletta era stata ritrovata viva in Messico e che aveva avuto un figlio da uno dei suoi sequestratori.
"Uhm,la cosa si fa interessante"disse lei al ragazzo che l' aveva informata "ti ringrazio e tienimi aggiornata"concluse attaccando il telefono.
Aspettò Amber ed insieme andarono a casa di amici, durante il tragitto Laurie informò sua figlia di Diletta
"Cosa???" sgranò gli occhi lei "ma non hanno dato nessuna notizia del suo ritrovamento!"
"Probabilmente sarà stata la polizia a non diffonderla e poi ha la scorta in casa"
"Come fai a sapere 'ste cose?"
"Eheh,un uccellino" rise la madre "adesso stiamo andando a casa di un tizio,ha un passato da uomo spietato,veniva pagato per uccidere ed ho saputo che ha uomini disposti "
"Cosa c'entrano?...."
Fra poco lo saprai, eccoci siamo arrivate"
Venne ad aprire un uomo di mezz'età:
"Salve sono Laurie,ho un appuntamento con il signor Primigi"
"Entri signora, la stavamo aspettando"
Entrarono in un grande salone, dove un signore distinto fumava davanti alla finestra e ogni tanto si sollevava sulle punte dei piedi:
"Signor Primigi,la signora è arrivata"
"Bene,la faccia accomodare" disse anelando il fumo ,si girò verso Laurie ed inarcò un sopracciglio vedendo una ragazza con lei
"Questa è mia figlia Amber" gli disse la donna
"Me lo sono immaginato,le somiglia molto"facendo un sorriso "volete un wiskhey?"
"Molto volentieri grazie" ringraziarono le due donne.
Mentre stava sorseggiando"Mi dica del suo piano,Laurie"
"Ho saputo che lei ha a disposizione uomini che uccidono su commissione"
"Sì è vero, e chi sarebbe questa persona che volete eliminare?"
"Sarebbe la mia figliastra" gli rispose Laurie accendendosi una sigaretta
"Interessante" fece lui "la somma è un po' cara....ammonta a diecimila dollari"
"La cifra non mi fa paura"ed estrasse dalla borsa il blocchetto degli assegni e lo firmò "e questo è l'indirizzo, in una busta troverà la foto della ragazza e la mappa della casa"
"Ok...la contatterò" si alzarono e si stinsero le mani "arrivederla"
"Arrivederci e cercate di non deluderci! " Laurie gli fece l'occhiolino, lui le sorrise dicendole che non l'avrebbe delusa.
"Fatto visto?!"fece a sua figlia quando salirono in macchina
"Sì finalmente abbiamo la nostra vendetta!"gridò Amber tutta soddisfatta.
Erano passati cinque mesi da quando Diletta era stata dimessa dall'ospedale,la gamba stava migliorando, grazie a Owen che le faceva la fisiokinerapia ed aveva recuperato la forza:
"Vedo che la gamba sta migliorando ,potremmo fare delle piccole corsette,ma senza strafare,so che sei ansiosa di fare di testa tua" la informò Owen,lei rise:
"Sì,e quando starò più meglio,la batterò Maggiore!" disse mettendosi sull'attenti.
Lui e la ragazza avevano legato subito,le era stato d'aiuto con la terapia psicologica e questa le aveva infondato coraggio e sicurezza,lei non smetteva mai di ringraziarlo
"Ah-ah"fece Owen, cercando di non apparire sarcastico ma non ci riuscì perché lei gli diede un pugno sul braccio, riuscì a schivare il secondo afferrandole la mano accarezzandola e se la portò alle labbra dandole un lieve bacio,la sentì rabbrividire e rimasero entrambi immobili fissandosi lei trattenne il fiato, Owen le accarezzò la guancia per poi afferrarla alla nuca sfiorando le labbra per poi abbandonarsi ad un bacio appassionato. Sì staccarono , sentendo qualcuno scendere le scale....era Dimitri.
"Ciao ragazzi"li salutò
"Ciao"fecero loro all'unisuono, Dimitri si accorse che erano imbarazzati ma fece finta di niente
"Come sta andando la fisioterapia?"
"Sta andando bene....da domani inizieremo a fare delle lunghe camminate ed esercizi vari" gli spiegò Owen
"Sarai contenta Diletta del risultato?" le domandò Dimitri
Lei si schiarì la voce "Sì, sono contenta"evitando il suo sguardo "adesso vado di sopra a vedere cosa sta facendo Noah"detto questo si congedò.
Dimitri aspettò che la ragazza chiuse la porta
"C'è qualcosa tra di voi?!"
Owen abbassò lo sguardo
"Da come vedo, credo di sì! Sai che è contro le regole?a che cosa andresti incontro?"
"È stato un momento di debolezza, non succederà più"
"Me lo auguro per te, sennò sarò costretto a mandarti via" detto questo se ne andò.
"Dannazione!!" imprecò Owen battendo il pugno sul tavolo,non aveva intenzione di perderla, c'era qualcosa in lei che lo attraeva come non mai.
Andò in salotto dove erano tutti intenti a guardare Noah che aveva ricevuto in regalo un cavallo a dondolo regalandogli dai nonni.
Dimitri era andato fuori a fare delle ispezioni, Owen prese la palla al balzo, chiamò Diletta dicendole che aveva bisogno urgente di parlare,la portò nello studio di Arnold e chiuse la porta a chiave:
"Dimitri ha scoperto di noi. Mi potrebbe mandarmi via e io questo non lo voglio! Non voglio perderti...."ansimò
"Cerca di calmarti, non mi perderai...."disse con il pianto in gola "non permetterò che quel bifolco ci separi"si abbracciarono l'una all'altra con la paura di essere scoperti un'altra volta...si accarezzarono i volti, rimanendo in silenzio legati da un senso di vicinanza,lei sollevò la testa e lo guardò negli occhi, Owen si chinò sulla sua bocca,era talmente sensuale il suo bacio che Diletta voleva ciò che stava succedendo,le mani di lui si muovevano ovunque le tirò su il vestito e le accarezzò le cosce e lei chiuse gli occhi non aveva mai provato tante sensazioni e tanto intense in una volta,lui la penetrò in profondità e Diletta emise un gemito e slanciò la testa all'indietro,mentre lui la chiamava per nome, cominciarono a muoversi insieme e ogni spinta rinfocolava le sensazioni e il desiderio che li portavano sull'orlo della follia e anche oltre finché all'improvviso il piacere esplose e lei stringendo allo spasmo sussurrò il suo nome.
Aggrappati l'uno all'altra e tremanti, rimasero abbracciati per un' po',poi lei allentò la stretta delle gambe attorno a lui,che la fece scivolare a terra la prese tra le braccia baciandole la fronte consapevole di non aver mai avuto davanti agli occhi niente di più meraviglioso.
"Ti amo...."sussurrò all'orecchio
"Io di più..." Diletta gli accarezzò la guancia dandogli un lieve bacio
"Ho paura di perderti" Owen si appoggiò la fronte sulla sua bocca
"Ci conviene andare,prima che si accorgono...."
disse lei
"Ok... mi sarà difficile starti lontano" sospirò lui.
Sì ricomposero ed uscirono dalla stanza guardando se non ci fosse nessuno.
Dimitri era ancora fuori, menomale.... pericolo scampato .
Diletta andò da suo figlio ed Owen andò sul porticato a fumarsi una sigaretta.
Era ancora fuori quando si presentò Dimitri
"Abbiamo fatto delle ispezioni,controllato le telecamere sembrerebbe tutto apposto"
"Stanotte sono io di guardia,con due agenti esterni faremo la ronda intorno alla casa"
"Ok, starò nello studio a controllare la video sorveglianza, adesso vado a rinfrescarmi,ci vediamo più tardi".
Diletta passò tutto il pomeriggio con suo figlio e con suo padre e verso sera aiutò le due domestiche a preparare la cena e il tavolo.... ogni tanto guardava fuori dalla finestra per vedere Owen, non riusciva a stargli lontano....
Hilda si accorse che la raccolta era innamorata,si avvicinò a lei e sussurrò
"Ti piace quel fusto eh?!, Si vede lontano un miglio che siete cotti" sorrise
"Oh mio Dio,si vede così tanto?" arrossì
"Mi sa che non sono l'unica...."facendo l'occhiolino. Le guance della ragazza divennero rosse per la vergogna :
"Oggi ci siamo baciati ...."
"Solo?" disse lei
Diletta la guardò stupefatta "Ma..."
"non sono nata ieri signorina...i tuoi occhi dicono altro..." e le dette una gomitata
'Oh Dio mio,che vergogna' pensò mentre preparava l'insalata,in quel mentre entrò Casilda
"La tavola è pronta,mancano solo il pane e l'insalata, Diletta vai a sederti che veniamo a servirvi"
"Eh no... anche voi venite a mangiare con noi...forza portiamo queste cose e tu porta i piatti e bicchieri... Ragazzi, tutti a tavola che è pronto!"disse a gran voce "Papà, anche loro stasera mangeranno con noi , è un problema per te?" chiese
"No, nessun problema"
Sì sedettero mancavano solo Owen e Dimitri.
La notte procedeva tranquilla,le guardie facevano la ronda, Diletta era nella sua stanza e aveva appena messo a letto suo figlio,si affacciò alla finestra era una bella serata,mite e calma, quando vide Owen da solo in giardino....il suo cuore mancò di un battito,decise di andare a dargli la buonanotte e stare con lui almeno cinque minuti. Scese di sotto e vide Hilda,la donna capì al volo e fece cenno di andare che avrebbe badato lei al bambino, Diletta le sorrise ringraziandola. Owen la vide e le andò incontro
"Cosa ci fai qui fuori?" Sussurrò
"Ti ho visto e sono venuta a darti la buonanotte"
"Non riesci a starmi lontano eh?"
Lei arrossì
"Mi piace vederti in imbarazzo,mi eccita lo sai?"la sollevò e le coprì la bocca
con la sua.
Il bacio fu lungo, mentre allo stesso momento la sua mano si infilò nei pantaloni del pigiama per accarezzarle il sedere,era bello sentire la sua calda mano sulla sua pelle finché non andò alla sua parte più sensibile, entrando appena con la punta del dito, . Il dito lungo si spinse più a fondo dentro di lei,che riuscì a malapena a respirare per l'eccitazione e mentre gli mordicchiava il lobo dell'orecchio lei venne con contrazioni così intense da fare star male....gli affondò le dita nella schiena in modo che i loro corpi aderissero meglio l'uno all'altro. Inarcò il bacino e si avvicinò alla patta dei suoi jeans e Owen si lasciò sfuggire un mugulio di piacere,il suo membro era rigido e lei voleva che che la riempisse con la sua virilità e la portasse dritta all'orgasmo,lui la penetrò lentamente e dolcemente che li lasciò entrambi senza fiato.Il ritmo aumentò così anche i loro gemiti fino a raggiungere un orgasmo appagante e meraviglioso per lei , Owen le afferrò le natiche
e venne anche lui e restarono abbracciati ansimanti
"Quando mi sei vicina..non so resisterti...."le sussurrò all'orecchio e dandole un bacio sulla fronte "Mi fai impazzire..."
Gli accarezzò la testa affondando le dita nei capelli
"Ti ....amo Owen" disse in un soffio
"Anch'io e tanto" chiuse gli occhi "adesso è meglio che tu vai dentro...mi staranno cercando"
Sì baciarono a lungo
era molto difficile restare
separati.

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