Capitolo 4

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Laurie ricevette una chiamata da Amber
"Mamma, sono nei guai, aiutami per favore!"
"Che è successo stavolta?"
"Sono in galera" rispose la ragazza piagnucolando "ieri la polizia ha chiamato a casa,ha risposto Diletta....lei sa tutto...che faccio adesso?...lo dirà a papà....ho paura mamma....ti prego aiutami!"
"Amber,per l'amor del cielo sapevi che io e papà partivamo" sbuffò " e non tornerò indietro, mettitelo bene in testa,sapevi che era un mio desiderio fare questa crociera. Avvertirò l'avvocato, il signor Haushman, ti pagherà la cauzione così potrai uscire"
"Oh, grazie mamma sei un angelo"
"Però mi devi promettere una cosa,non andare a casa, rimani da Ron, finché non ritorno a casa"
"Ok mamy,ma se Diletta dovesse chiamare a papà?"
"Non ti preoccupare tesoro, farò in modo che il telefono sia irraggiungibile..."e si misero a ridere.
Diletta non riusciva a mettersi in contatto con suo padre,gli lasciò dei messaggi dicendo che aveva bisogno urgentemente di parlare.
"Papà,ho bisogno di parlarti è una cosa urgente,
scusa se ti sto rovinando la vacanza.... quando sentirai il messaggio chiamami"
Ma Arnold non ricevette nessun messaggio...

Quando rientrarono a casa, trovarono Diletta ad aspettarli
"È tutta la settimana che provo a contattarti....ti devo parlare in privato, possiamo andare nel tuo studio?
Arnold la guardò con fare interrogativo,Laurie stava sudando freddo e si dileguò dicendo che andava a farsi la doccia.
Quando furono nello studio, Diletta parlò di quando aveva ricevuto una telefonata dalla polizia dicendole che avevano arrestato Amber....
"Perché non mi avete detto niente?mi avete nascosto tutto....so che non è la prima volta che combina guai....che pagate sempre la cauzione"
"La cauzione?!,guarda che io non ne so niente di tutto questo..."
"Ma se l'agente di polizia mi ha detto che Laurie....oh mio Dio"si interruppe la ragazza vedendo il padre che era diventato bianco in volto "tu non ne sei al corrente?"
"No...."si scoló tutto di un fiato un bicchiere di cognac ed uscì dalla stanza per andare a parlare con Laurie.La trovò seduta sul bordo del letto,lo stava aspettando....si sentiva che prima o poi lo sarebbe venuto a sapere....ma ora era arrivato il momento di dire la verità.
"Quando pensavi di dirmelo,eh?!" le disse prendendola per le spalle "quando?!"
Lei si allontanò da lui
"Mi spiace non volevo farti preoccupare...Amber... è.."
"Una tossicodipendente?"Arnold finì la frase serrando i pugni " e i soldi che dicevi di mandare a tua madre per la casa di cura,li spendevi per la cauzione, vero?"
"S-sì"
"Fammi il favore di andartene...non ti voglio più vedere...mi hai deluso...e dimmi un'ultima cosa da quanto tempo va avanti questa storiella?!"
"Da tanto..."non riuscì a parlare, prese la valigia non ancora disfatta ed uscì dalla camera .Nel scendere le scale incontrò Diletta e la guardò male e maledicendola di essere un' impicciona e se ne andò sbattendo la porta d' ingresso. La ragazza salì di corsa le scale per andare a vedere il padre, entrò in camera e lo vide davanti alla finestra. Si avvicinò e videro Laurie che se ne andava con la macchina.
"Mi dispiace papà..."
"Non è colpa tua....sono stato uno sciocco a non accorgermi di niente" e si abbracciarono.
Laurie andò a casa di Ron per cercare Amber e la trovò seduta fuori sotto il porticato. Appena la figlia vide la madre, le corse incontro
"Mamma...."
Laurie scoppiò a piangere
"Papà sa tutto....mi ha sbattuto fuori casa per colpa di quella stronza di tua sorella"
"Oh cazzo... se la vedo l'ammazzo"
"Tu non farai un bel niente!" le urlò la madre "quando sarà il momento gliela faremo pagare...per ora mi dovrete solo ospitare perché non ho soldi con me "
"Non ti preoccupare...ora ti preparo il letto...dai entra mamma, tra poco arriverà Ron a casa"

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