Diletta Karev scopre delle verità sconcentranti su sua sorella e ne pagherà delle conseguenze....
Diletta è cresciuta con il padre, la madre l'ha abbandonata nel momento che l'ha partorita, dopo tre anni l'uomo conosce una donna con cui si sposa e a...
Diletta riconobbe i suoi rapitori nel fascicolo contenente le foto segnaletiche che le aveva dato il colonnello Mulroney. Uno dei due decise di collaborare chiedendo protezione e indicando i loro loschi giri e nomi di persone che lavoravano con loro. "Chi comanda nel vostro gruppo?" chiese un agente di polizia "Non so il nome... Pare che sia una donna" gli spiegò l'uomo "Da come vedo nel registro, oltre che allo spaccio, siete coinvolti in vari omicidi e sequestro di persona...." "Sì, ce li commissionavano.... E venivamo pagati profumatamente" sospirò poi si ricordò di un nome "Ce li commissionava un certo signor Primigi tramite Ugly alias Paquito Torres , morto per overdose, se non ricordo male era il capo del gruppo Feroz..." "Gruppo Feroz?!" domandò l'agente "sono chiamati così perché uccidono con ferocia.." Owen ricevette una chiamata dal distretto di N. Y. "Salve sergente Mylles, sono l'agente Caines, uno dei due uomini arrestati ha fatto un nome, ha voluto collaborare in cambio di protezione.
L'uomo che sarebbe il boss si chiama Primigi... Sai qualcosa di questo nome? "gli domandò "No...mai sentito" "C'è anche una donna al comando e pare che c'entrino con il rapimento di Diletta Karev" "Oh cavolo ...." esclamò Owen "allora siamo a un buon punto" "Il colonnello Mulroney ha conoscenze nella banda Feroz e vorrebbe entrare a farne parte..." continuò l'agente "Il ragazzo che abbiamo arrestato vuole collaborare con lui, facendolo entrare nella banda" "Bene... bene, informerò Maggiore Palvol... Grazie per la sua telefonata agente Caines" Owen riattaccò sospirando. Nel frattempo entrò Dimitri seguito dal colonnello Mulroney Ho appena avuto un'informazione dal dipartimento di N. Y.... So che entrerai nella banda Feroz" gli disse Owen rivolto al colonnello "Sì, conosco una persona che anch'essa è un infiltrato da poco tempo ... Dovrei avere un' appuntamento uno di questi giorni con lui"lo informò Brian " Si chiama Harper Sullivan fu trasferito tre anni fa a New York e assegnato alla squadra per i furti di camion. La sua abilità nel guidare gli autoarticolati e bulldozerer fu importante per quello che sarebbe diventato il suo primo ruolo sotto copertura come infiltrato in una banda che rubava veicoli. La sua penetrazione nel gruppo permise di arrestare ben oltre 57 persone lungo la costa East River, adesso lavora come autista del signor Primigi e della sua donna ....misteriosa, non sappiamo ancora il suo vero nome, ma sappiamo che ha capelli rossi come il fuoco e si fa chiamare Miss Red... e ha tendenze sessuali sadiche e... " " Cosa?! "lo interruppe Dimitri " Persona che gode del controllo completo sulla vittima, che più è terrorizzata più ne gode "Owen non finì la frase che il maggiore lo zittì mettendo le mani avanti " So cosa vuol dire "disse disgustato. Il colonnello Mulroney riprese a parlare " Harper Sullivan è stato oggetto delle sue fantasie sadiche, non solo lui ma anche altri membri della banda... " " Dovresti stare attento amico! Mi sta venendo la pelle d'oca a pensarci "rise Owen " Cavolo, a questo non ci avevo pensato.... "disse grattandosi la testa.
Dopo che ebbero finito di parlare Owen andò di sopra per salutare Diletta, la ragazza non seppe come si trovò tra le sue braccia e la schiacciò contro il muro, la sollevò e la adagiò sul comó le loro bocche si incontrarono continuando a baciarsi appassionatamente. Lei gli afferrò la camicia, sfilandogliela dai pantaloni, era ansiosa di toccare la pelle liscia e calda di quella schiena virile. Owen smise di baciarla per pochi istanti per sbarazzarsi della camicia, a sua volta le sfilò la maglietta dai pantaloni e fece scivolare dentro una mano, le accarezzò con la lingua la pelle sensibile sotto l'orecchio "Dov'è Noah?" chiese "In camera con il nonno a guardare un cartone animato" "Abbiamo la serata per noi... Dimmi mi hai pensato oggi?" domandò ansimando dal desiderio Lei annuì mordendosi il labbro inferiore "Lo speravo" disse con voce carezzevole, le afferrò la coppa del reggiseno e la sollevò insieme alla maglietta abbassando il viso e con la lingua tracciò il contorno del capezzolo, Diletta sussultò a quel contatto. Lui si sollevò appena per guardarla negli occhi pieni di desiderio, impaziente la prese tra le braccia e la trasportò di peso verso il letto strofinandosi addosso mozzandole il respiro. Lei era più impaziente e con le gambe lo bloccò per trattenerlo "Voglio di più...." "Se lo dici così, mi fai impazzire" Le sfilò i pantaloni e con la mano toccò gli slip accarezzandole nel suo punto sensibile e la infilò dentro penetrandola lentamente con un dito. Diletta moriva dalla voglia di essere toccata in quel punto, la sentì fremere di piacere "Sei così calda e bagnata" mormorò lei gli sorrise, un sorriso estasiato "fallo di nuovo" lo provocò "mi piace quando mi tocchi la micina" "Voglio vedere il tuo viso mentre ti porto in paradiso" annaspò Lo prese per il cinturino dei pantaloni e lo avvicinò, le sue dita trafficarono col la lampo e abbassarono i pantaloni, subito dopo fu la volta dei boxer. Se li tolse velocemente e si adagiò sopra nudo "Ho voglia di assaggiarti" gli sussurrò, voleva provocarlo, farlo impazzire di desiderio. Posò la bocca sul suo membro e cominciò baciarlo, risalendo piano piano fino alla punta e tracciò lì un piccolo cerchio con la lingua e poi lo prese in bocca, Owen ebbe un sussulto. Continuò ad accarezzarlo con la bocca e la lingua "Diletta.... Ti voglio!" E finalmente la penetrò, scivolò in lei mozzandole il respiro "Oh dio... È incredibile!" "E non è ancora niente.." La passione divampò, il ritmo aumentava di intensità mentre andava sempre più in fondo, finché l'organismo arrivò violento che scosse ogni muscolo e ogni centimetro della loro pelle. Quando gli spasmi cessarono Owen le sussurrò all'orecchio " È stato incredibile" "Sì, è stato straordinariamente bello" Diletta si accoccolò su di lui adagiando la testa sulla sua spalla e si riempí le narici del suo profumo e un lieve torpore cominciava a impadronirsi su di lei, Owen si sporse per spegnere l'abat-jour sul comodino e tutta la stanza venne inghiottita dal buio.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
