Capitolo 14

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Erano passati due settimane da quella brutta esperienza, Diletta si era ripresa abbastanza bene e anche suo figlio, avendo avuto un trauma psicologico ed essendo stato testimone della violenza subita da sua madre.
Owen lo aveva aiutato portandolo in un centro specializzato di neuropsichiatria infantile,dove aveva lavorato per un certo periodo prima di entrare nelle forze armate ,il piccolo aveva paura, difficoltà ad addormentarsi e incubi Diletta con la sua pazienza e con il suo amore riuscì piano piano a tranquillizzarlo.
Una mattina, ebbe l'idea di fare un picnic all'aperto,nel grande parco della loro fattoria e scese in sala dove c'erano Owen e Dimitri che stavano visionando le telecamere tramite monitor.
"Dato che è una bellissima giornata,che ne direste di andare a fare un picnic all'aperto?"
"Niente male come idea" gli rispose Owen rivolgendosi all'amico
"Già, perché no? però dobbiamo visionare le telecamere e fare un'ispezione per verificare se è tutto apposto"
"Allora vado in cucina a preparare qualcosa,che ne dite di toast farciti?"
I ragazzi acconsentirono.
"Sapete se c'è anche mio padre e mio nonno?"
"Tuo padre è stato chiamato per una riunione,tuo nonno come sai va sempre al circolo degli anziani..."gli spiegò Owen
"Ok, allora preparo per noi..."
"Noi andiamo qui fuori a fare un controllo...."le disse Dimitri
"ok.... Però non tardate... non mi piace restare sola..."
"Ascoltami non succederà niente,devi stare tranquilla"le disse Owen mettendole le mani sulle spalle per rassicurarla "Non sei sola,ci sono altri due uomini davanti all'ingresso.."
Diletta sospirò a lungo ed acconsentì
"Ti devi fidare di noi...."fece Dimitri ed uscirono.
Lei aveva paura di restare da sola...
'devo stare tranquilla e non farmi prendere dal panico' pensò.
Chiamò Casilda
" Mi daresti una mano a preparare i toast? Io, Noah e le guardie andremo nel parco vicino alle stalle"
"Certo tesoro" le sorrise la domestica
Avevano finito di preparare il tutto, quando insieme a Owen e Dimitri entrò un signore di mezz'età era il colonnello Mulroney .
"Diletta questo è il colonnello Mulroney, ha seguito il tuo caso e sembra che ci siano stati dei risvolti sull'indagine..." le spiegò Dimitri
"Salve signorina Karev," si avvicinò il colonnello
"scusi se sono venuto qui senza preavviso.... Come diceva il tenente Palvol, abbiamo arrestato delle persone che c'entrano con il suo rapimento" si fermò un attimo e  riprese "Le volevo chiedere se era disponibile per fare....."
"No, non se ne parla" gridò Diletta presa dal panico
"Non ho nessuna intenzione di vedere quelle persone...La prego non mi faccia questo" lo implorò.
I ragazzi cercarono di farla ragionare ma fu inutile.
Brian, questo era il nome del colonnello, si rassegnò, dicendole di non preoccuparsi e le lasciò un fascicolo con foto segnaletiche
"Qua ci sono foto segnaletiche, le può guardare con calma" e  si congedò.
Brian Mulroney, era di origini italo-americane da parte materna, nato ad Atalanta era alto un metro e settanta , occhi di colore nocciola e capelli brizzolati , ama la musica latino- americano.
Fisicamente imponente è esperto nel combattimento di corpo a corpo usando lo stile di tecnica militare che combina colpi a mano aperta, gomitate e calci con mosse sporche come testate e colpi alla gola che gli consente
di confrontarsi con qualunque avversario talvolta più imponente di lui. Aveva conseguito un addestramento militare completo come ufficiale dello US Army. Possedeva un 'ottima conoscenza dei punti di pressione e dell' anatomia umana. Era un uomo molto scaltro in grado di valutare qualunque pericolo con perspicacia e non trascura mai nessun particolare ed è altamente addestrato per qualsiasi situazione. Brian era un veterano e un eroe di guerra, aveva avuto numerose medaglie, avendo combattuto nelle guerre del Golfo, Bosnia, Kosovo e guerra civile somala. Ultimamente lavorava come infiltrato nelle questioni di droga e  sequestro di persona.

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